Borsa Italiana: nuovo avvio in rosso dopo la BCE

Di nuovo in calo l'azionario italiano ed europeo dopo la riunione di ieri della BCE che ha avviato una graduale ma decisa stretta monetaria e le prospettive deludenti su crescita e inflazione.

Di nuovo in calo l'azionario italiano ed europeo dopo la riunione di ieri della BCE che ha avviato una graduale ma decisa stretta monetaria e le prospettive deludenti su crescita e inflazione. L'Indice FTSE MIB segna un calo dell'1,69% e il Ftse Italia All Share uno dell'1,66 per cento.

La decisione di lasciare per ora gli interventi contro la frammentazione esclusivamente ai reinvestimenti degli asset del programma PEPP pesa forse sulla crescita anche oggi dei rendimenti dei titoli del debito sovrano italiano: aumenta di 9 punti base al 3,75% lo yield del BTP decennale italiano e porta lo spread sul Bund tedesco a 232 punti base (1,43%).

Fanno ancora da cinghia di trasmissione dei ribassi i titoli del credito con un FTSE Italia Banche in calo del 2,84 per cento. In coda BPER che perde il 5% /1,85 euro) dopo la presentazione di un piano industriale che annuncia una crescita dell'utile a 800 milioni nel 2025 e un'accelerazione sul derisking con la cessione di asset per oltre 500 milioni. Va segnalato però che Jefferies ha confermato un prezzo obiettivo da 3,3 euro e un buy sul titolo dopo il piano. In rosso anche Banco BPM (-3,80%), Intesa (-2,55%) e Unicredit (-2,65%). In rosso anche Poste (-1,95% a 9,54 euro) nonostante l'overweight di JP Morgan con prezzo obiettivo a 13,10 euro.

Le vendite sono comunque allargate a tutti i settori: il petrolio cede qualcosa ma resta sopra i 120 dollari al barile. Brent a 122,31 dollari al barile con una flessione dello 0,51 per cento. ENI cede l'1,97% nonostante l'annuncio della prossima IPO di Plenitude, la controllata del retail e delle rinnovabili di cui dovrebbe andare sul mercato il 30% del capitale. Saipem cede un altro 2,78% e Tenaris il 2,23 per cento.

In rosso anche industriali come Prysmian (-0,54%) e utility come Hera (-1,24%).

Stabile appena sotto il prezzo dell'opa il titolo di AS Roma dopo il via libera della Consob all'offerta e l'approvazione del prezzo da 0,43 euro dell'offerta da parte del cda della società sportiva.

(GD - www.ftaonline.com)