CONFINVEST, perdita da euro 0,1 mln nel 2021

Il Consiglio di Amministrazione di CONFINVEST, market dealer di oro fisico da investimento, PMI Innovativa quotata su Euronext Growth Milan, fondata nel 1983 e specializzata nella negoziazione di oro fisico da investimento, ha approvato in data 18 marzo 2022 il progetto di Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2021, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS).

Il Consiglio di Amministrazione di CONFINVEST, market dealer di oro fisico da investimento, PMI Innovativa quotata su Euronext Growth Milan, fondata nel 1983 e specializzata nella negoziazione di oro fisico da investimento, ha approvato in data 18 marzo 2022 il progetto di Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2021, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS).

Roberto Spada, Presidente di CONFINVEST: "Il 2021 è stato un anno caratterizzato da eventi che hanno impattato significativamente il business della Società. Da un lato, l'esercizio appena concluso riflette le mutate circostanze del mercato dell'oro da investimento rispetto al 2020, due periodi resi eccezionali, seppur in senso opposto, dalla pandemia COVID-19 e dalla reazione che ne è seguita sul mercato dell'oro; dall'altro denota il rallentamento nell'adozione della piattaforma Conto Lingotto e una conseguente minor penetrazione di mercato.

Infine nel corso dell'esercizio appena concluso la Società ha rinnovato il proprio management, comportando una riorganizzazione aziendale i cui risultati si potranno apprezzare solo nel medio periodo. La Società conferma il suo focus sul business tradizionale della compravendita dell'oro da investimento, sia attraverso il consolidato business tradizionale, sia mediante nuovi percorsi di sviluppo e integrazione con altri operatori riconducibili al mercato tradizionale e al mondo finanziario. Inoltre, rimane alta la concentrazione sulla penetrazione del mondo fintech, grazie allo sviluppo del modello di business B2B della piattaforma proprietaria Conto Lingotto.

Alla luce di queste considerazioni, la strategia futura sarà improntata su decisioni che mirino a concretizzare le idee del nuovo management al fine di sfruttare al massimo la scalabilità del business nell'ottica di riprendere il percorso di crescita intrapreso nel 2020 e interrottosi nell'esercizio appena concluso.

Esaminando il 2021 emerge con chiarezza che una maggior fiducia legata ai sostegni macroeconomici ha portato il pubblico a rivedere le logiche di investimento in beni rifugio, tra cui l'oro da investimento, generando un'inevitabile riduzione dei prezzi e, come spesso accade, con una reazione che è stata più rapida e significativa dell'eccesso che l'ha causata.

Come conseguenza di un minor appetito per l'oro e di un generale calo del prezzo del sottostante, nel 2021 si è verificata una significativa contrazione a livello di fatturato (-26%), che conseguentemente si è riflessa anche a livello di EBITDA, che resta comunque positivo dimostrando come anche nelle improvvise avversità la Società riesca a mantenere la propria posizione sul mercato grazie ad un ormai consolidato rapporto instauratosi con la clientela. Alla luce delle scorte di magazzino in eccesso, se liquidate, l'EBITDA adjusted per il 2021 sarebbe stato pari a 208 migliaia di euro.

La grande leva operativa della Società, che era stata fatta crescere negli esercizi precedenti, in un anno di calo di fatturato ha sicuramente avuto un impatto negativo sul risultato aziendale, ma resta un punto di forza di Confinvest pensando ai futuri piani di sviluppo del business.

Lavorando in un business anticiclico, ciò che aveva premiato la Società nel 2020, ha invece avuto un impatto negativo nel 2021. La struttura patrimoniale societaria continua a rimanere molto solida e garantisce le risorse finanziarie per supportare le iniziative di sviluppo di business che si intendono portare avanti, in particolare quelle approntate dall'insediamento del nuovo management, che si focalizzeranno sul consolidamento del business tradizionale e sul business B2B relativo al Conto Lingotto®.

Guardando al futuro a breve termine l'arrivo di un'inflazione galoppante, rischia di erodere un'alta percentuale dei risparmi e alla luce di questi dati sull'inflazione, molti Stati, tra i quali la Cina, gli Usa e la stessa Europa, potrebbero avere gravi ripercussioni, anche sotto un profilo sociale, industriale e finanziario.

Senza trascurare ovviamente la parte geopolitica e in particolare quanto sta succedendo in Ucraina, che sta rendendo il mercato dell'oro (e non solo) del tutto instabile ed imprevedibile. In questo contesto di instabilità il prezzo dell'oro nel 2022 è in costante crescita (+10% da inizio anno) e nei primi mesi dell'anno si è notato un notevole aumento di richieste di oro fisico (considerato il bene di rifugio per eccellenza), che, se confermata anche nei mesi a venire, consentirebbe alla Società di riprendere il trend di crescita che ha caratterizzato lo scorso triennio.

Pertanto nella prima parte del 2022 l'oro sicuramente è sotto i riflettori e Confinvest ne sta beneficiando, ma – come anticipato – essendo la situazione estremamente fluida, la Società fonderà la propria strategia di crescita a prescindere dall'aumento del prezzo dell'oro e dalla attuale domanda "emotiva" per lo stesso.

Ed è anche su questi presupposti che si basa la volontà di continuare a sviluppare la soluzione proprietaria fintech Conto Lingotto®, che dopo il lancio commerciale verificatosi nel 2020 e la successiva pausa della sua crescita nel 2021 per una serie di motivi endogeni, ora, finalmente terminato il suo sviluppo tecnico-commerciale, si propone come un prodotto sempre più accessibile a tutti per l'acquisto e la vendita di oro da investimento, in particolare attraverso lo sviluppo di un modello di business B2B con la sua integrazione nell'offerta di altri player del mercato."

*Principali risultati al 31 dicembre 2021 *

**I *Ricavi *sono pari a 30,3 milioni di euro, rispetto a 41,1 milioni di euro nel 2020. È opportuno ricordare come il fatturato sia naturalmente collegato all'andamento dell'oro, che fa crescere i valori a parità di quantità intermediate quando il sottostante aumenta e di converso riduce l'importo dei ricavi quando cala il valore sul mercato: dopo un 2020 eccezionalmente positivo grazie alla funzione di bene rifugio dell'oro in un momento di grande instabilità e incertezza, l'oro è entrato in una fase riflessiva con la riduzione di parte delle posizioni accumulate nel corso dell'anno, con un conseguente calo sia del prezzo che degli scambi. La pandemia ha portato a nuovi lock-down che hanno impedito la circolazione della clientela nel primo trimestre, riducendo significativamente l'attività tradizionale, già poco stimolata dai prezzi dell'oro. I servizi accessori offerti dalla Società, quali i Piani di Accumulo e la custodia di oro fisico, non hanno invece registrato significativi scostamenti. Il 58% dei ricavi si riferisce alla negoziazione di oro fisico da investimento sotto forma di monete d'oro (sterline, marenghi, krugerrand, dollari USA, corone, ecc.), il 42% si riferisce alla negoziazione di lingotti d'oro certificati dalla LBMA. I ricavi realizzati all'estero (principalmente Austria e Svizzera) sono pari a 4,77 milioni di euro (16% del totale). Il canale bancario rappresenta il 16% circa dei ricavi, in crescita rispetto al 2020 (6%), mentre l'e-commerce contribuisce con una quota pari all'11% (10% nel 2020). Il canale diretto, che beneficia del presidio online per la canalizzazione delle richieste, rappresenta il 73%, rispetto all'84% del 2020.

Il *Primo Margine *si attesta a 1,72 milioni di euro, rispetto a 3,08 milioni di euro nel 2020; esso costituisce la vera proxy del fatturato di un market dealer in oro e rappresenta il saldo netto del transato, comprensivo dell'effetto della variazione del magazzino [il primo margine è calcolato come somma algebrica delle seguenti voci: ricavi da vendita di Oro da Investimento, costi diretti dell'attività di compravendita (il controvalore degli acquisti di Oro da Investimento) e variazione netta delle rimanenze dell'Oro da Investimento].

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) *si attesta a 63 migliaia di euro, rispetto a 1,42 milioni di euro nel 2020. A causa della struttura dei costi operativi della Società, cresciuti in modo importante nel corso dell'esercizio 2020 in relazione sia alla quotazione in Borsa, sia alla implementazione e al lancio della nuova piattaforma Conto Lingotto®, la riduzione di fatturato ha avuto un impatto più che proporzionale sull'Ebitda 2021. Considerando le scorte di magazzino in eccesso al 31 dicembre 2021, si calcola che se liquidate a valori di mercato (LBMA fixing price del 31.12.2021) l'EBITDA adjusted *risulterebbe pari a 208 migliaia di euro.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) si attesta a -128 migliaia di euro, rispetto a 1,22 milioni di euro nel 2020, dopo ammortamenti e svalutazioni per 191 migliaia di euro (198 migliaia di euro nel 2020) principalmente attribuibili all'ammortamento della piattaforma tecnologica andata in produzione nel corso del 2020.

Il *Risultato ante imposte (EBT) *è pari a -141 migliaia di euro, rispetto a 1,21 milioni di euro nel 2020, dopo oneri finanziari per 13 migliaia di euro (8 migliaia di euro nel 2020).

L'*Utile Netto *si attesta a -100 migliaia di euro, rispetto a 819 migliaia di euro nel 2020, beneficiando di un effetto fiscale per 40 migliaia di euro (imposte per 393 migliaia di euro nel 2020). Le Rimanenze costituiscono il magazzino di oro fisico, assicurato con una primaria compagnia assicurativa internazionale e depositato presso un istituto bancario: il valore di mercato, calcolato ai prezzi spot del circuito LBMA al 31 dicembre 2021 (51,63 euro al grammo) è pari a 2,73 milioni di euro.

Il valore contabile a FIFO è pari a 2,59 milioni di euro: la differenza tra il valore contabile e il valore di mercato è un ulteriore buffer di marginalità potenziale esprimibile alla data di chiusura del bilancio. L'oro fisico è un asset importante per Confinvest sia per un supporto strategico commerciale che come buffer di liquidità qualora la Società necessiti di risorse per finanziare operazioni commerciali di acquisto.

La *Posizione Finanziaria Netta *è cash positive per 1,05 milioni di euro; la variazione rispetto al 31 dicembre 2020 (cash positive per 2,72 milioni di euro) è principalmente attribuibile alla distribuzione di un dividendo di 700 migliaia di euro e all'incremento del valore delle scorte di magazzino per 415 migliaia di euro, inoltre una programmata operazione con una storica controparte di fiducia ha portato ad un temporaneo credito di circa 250 migliaia di euro, sorto alla fine di dicembre 2021 e finanziariamente regolato entro la prima decade di gennaio 2022. La Posizione Finanziaria Netta adjusted, calcolata come somma algebrica della Posizione Finanziaria Netta e del valore della componente liquida del Magazzino Monete d'Oro (considerata la fungibilità del metallo prezioso e la velocità di conversione in liquidità, si considera come disponibilità l'importo presente in magazzino, al netto del valore necessario a garantire l'operatività) , presenta un saldo positivo di 3,31 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 4,23 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Il *Patrimonio Netto *è pari a 6,05 milioni di euro, rispetto a 6,87 milioni di euro al 31 dicembre 2020, principalmente per effetto della distribuzione di un dividendo pari a 700 migliaia di Euro, della perdita di periodo e dell'aggiornamento del valore della riserva legata al piano di stock options e stock grant.

*Proposta di destinazione dell'utile d'esercizio *

**Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti di riportare a nuovo la perdita d'esercizio, pari a Euro 100.477.

*Evoluzione prevedibile della gestione *

**L'andamento del mercato dell'oro da investimento resta di difficile prevedibilità, a causa dell'impatto derivante dalle aspettative di inflazione, solitamente favorevoli al business in cui opera la Società, e degli effetti sulla ripresa economica, supportata dagli interventi delle banche centrali a sostegno di una ripresa minata dalla incertezza dello sviluppo di varianti del COVID-19. Senza però dimenticare quanto sta accadendo in Ucraina, visto che il confitto con la Russia (terzo produttore mondiale di oro) rende molto difficile ogni previsione riguardante il mercato dell'oro e delle materie prime in generale. Si ricorda però che l'attività aziendale riguarda l'intermediazione del bene e non la produzione dello stesso, per cui l'andamento dei prezzi dell'oro è solo una componente da valutare. L'intenzione del management è quella di focalizzarsi per mantenere la marginalità a livelli soddisfacenti attraverso un'oculata gestione commerciale di acquisto e vendita. I mesi di novembre-dicembre 2021 e gennaio-febbraio 2022 hanno già beneficiato della ripresa degli scambi. In parallelo verrà effettuata una revisione dei costi operativi e di struttura della Società, anche al fine di assorbire eventuali ulteriori shock di mercato.

Guardando al recente passato, quanto accaduto nel 2020, anno eccezionale sotto molti aspetti sia per prezzi sia per volumi, e all'opposto nel 2021, che ha segnato un'eccezionale riduzione dei prezzi di mercato e di volumi (soprattutto nella prima parte dell'anno), compressi dal lockdown generalizzato, ma a livelli comunque superiori a quelli del 2019, suggerisce cautela nell'esprimere delle previsioni per il 2022, seppur il mercato dell'oro appaia comunque un settore verso il quale permane un costante interesse a prescindere dagli elementi di turbolenza che stanno contraddistinguendo la situazione globale.

Anche l'emergenza sanitaria non può essere ritenuta totalmente superata e anche se la campagna vaccinale ne ha ridotto la pericolosità ed è possibile guardare al futuro con maggiore ottimismo, potendo quest'ultimo riservare nuove incognite – in generale - resta comunque difficile fare previsioni sulla prossima evoluzione del mercato. Tuttavia, l'elevata patrimonializzazione della Società e l'insediamento di un nuovo management con grande attenzione al contenimento dei costi permette di attraversare tranquillamente queste incertezze e fornisce una solida base per i prossimi sviluppi. In questo contesto, il management sta orientando la gestione verso azioni commerciali sui principali operatori del mercato finanziario, perseguendo accordi di partnership con istituti bancari, società di intermediazione e con il mondo della consulenza finanziaria, per consolidare ulteriormente il business tradizionale. Conto Lingotto® sta completando positivamente la fase di operatività iniziale, in cui gli inevitabili problemi collegati ad un prodotto interamente nuovo e innovativo sono stati risolti e la piena potenzialità del prodotto è ora finalmente in essere. È ancora in corso di completamento la fase di collegamento con un primo importante istituto di credito, formando un modello di integrazione informatica e contrattuale che si potrà poi facilmente replicare anche con altri operatori del mondo finanziario e fintech.

Un pilastro per il 2022 è la possibilità di moltiplicare il numero degli utenti e delle transazioni tramite l'affiancamento del Conto Lingotto® ad altre aziende fintech già affermate e che abbiano caratteristiche compatibili, che così permettano di capitalizzare il nostro know-how specifico del settore e di espandere il mercato di riferimento. Con lo sviluppo del business tradizionale e l'allargamento del target di riferimento del Conto Lingotto®, si ritiene che le difficoltà legate alla pandemia possano ritenersi ragionevolmente superate e si potrà riprendere il nostro percorso di sviluppo.

(GD - www.ftaonline.com)