Dovalue chiude il trimestre in utile, ricavi netti +49% a/a

Il Consiglio di Amministrazione di doValue riunitosi in data 13 maggio 2021 ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021.

Il Consiglio di Amministrazione di *doValue *riunitosi in data 13 maggio 2021 ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021. I risultati nel primo trimestre del 2021 confermano il trend di recupero e normalizzazione dell'attività di credit servicing, seppur in un contesto di attività giudiziaria non ancora tornata pienamente ai livelli pre-COVID e di misure di sostegno all'economia che stanno ritardando il flusso di nuovi crediti deteriorati.

Nel primo trimestre del 2021, doValue ha registrato *Ricavi Lordi *pari a €123,7 milioni, in aumento del +47% rispetto ai €84,3 milioni del primo trimestre 2020.

I Ricavi di Servicing di asset NPL, UTP e REO, principale attività di doValue e pari al 90% dei ricavi consolidati, ammontano a €111,0 milioni in crescita del +47% rispetto a €75,4 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente per il contributo positivo di doValue Greece, consolidata a partire da giugno 2020, e per un recupero delle collection che nel mese di marzo 2020 erano state fortemente impattate dalle prime misure di contenimento per il COVID-19.

Come osservato già nell'ultimo trimestre del 2020, i ricavi continuano ad essere sostenuti dalle *commissioni fisse di gestione *("base fees"), pari al 36% dei ricavi lordi rispetto al 37% del primo trimestre del 2020, il cui impatto rimane elevato nonostante un recupero delle collection anche grazie al contributo positivo delle attività di servicing nel mercato greco attraverso la controllata doValue Greece. Quest'ultima, in particolar modo, ha registrato attività di collection molto solide e sopra le attese.

I Ricavi da Co-Investimento e i Ricavi da Prodotti Ancillari e Attività Minori, pari a €12,6 milioni, risultano in marcato aumento del +42% rispetto al periodo di confronto, attestandosi al 10% dei ricaviin rispetto all'11% del primo trimestre 2020 anche grazie alla contabilizzazione di €4,1 milioni tra i Ricavi da CoInvestimento, derivanti dalla cessione con plusvalenza di note mezzanine e junior che erano state acquistate negli ultimi giorni del 2020. Gli altri ricavi ancillari restano stabili ad €8,5 milioni e derivano, in Italia, da servizi per la fornitura di dati, Due Diligence, Master Servicing e servizi legali, in Spagna, da servizi di property management e real estate development.

I Ricavi Netti, pari a €108,6 milioni, sono in aumento del +49% rispetto a €73,0 milioni del primo trimestre 2020. Nel periodo si è registrato un incremento delle commissioni passive legato all'aumento delle attività di collection e all'inclusione di doValue Greece nel perimetro di consolidamento. In termini relativi, diminuisce leggermente l'impatto delle commissioni passive – dal13% all'12% - anche per effetto della strategia di contenimento costi e per l'inclusione di doValue Greece nel perimetro di consolidamento.

I costi operativi, pari a €73,4 milioni (€54,8 milioni nel primo trimestre 2020), includono oneri non ricorrenti per circa €0,5 milioni, ricompresi tra le spese generali, legati ad oneri legati alla fusione di doValue Hellas in doValue Greece, al progetto di riorganizzazione di gruppo e a costi legati all'emergenza da COVID-19. L'aumento dei costi operativi rispetto al primo trimestre 2020, inferiore rispetto all'incremento dei ricavi, dipende dal più ampio perimetro di consolidamento e dal venir meno delle misure straordinarie di contenimento dei costi del personale (come la riduzione della componente variabile). In termini percentuali si registra una riduzione dell'incidenza dei costi per il personale dal 45% al 42% dei ricavi lordi. Proseguono inoltre le misure di contenimento degli altri costi operativi che beneficiano peraltro della recente esternalizzazione dei costi IT.

L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti *è pari a €35,8 milioni, in aumento del +83% rispetto a €19,5 milioni del primo trimestre 2020. In termini di incidenza sui ricavi, l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti è pari al 29% rispetto al 23% del periodo di raffronto. Includendo i costi non ricorrenti registrati nel periodo, sopra citati, l'EBITDA *risulta pari a €35,3 milioni.

Il *risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti *è pari a €5,5 milioni, rispetto a un risultato negativo per €0,7 milioni nel primo trimestre 2020. La crescita del risultato di periodo è legata all'aumento dell'EBITDA, parzialmente controbilanciato dai maggiori ammortamenti su attività immateriali conseguenti all'acquisizione di doValue Greece, da €10,4 milioni nel primo trimestre 2020 a €13,3 milioni nel primo trimestre 2021 e dagli oneri finanziari che passano da €2,9 milioni nel primo trimestre 2020 a €6,8 milioni nel primo trimestre per effetto del maggiore indebitamento contratto per far fronte all'acquisizione di doValue Greece. Il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo inclusi gli elementi non ricorrenti è positivo per €3,1 milioni (era negativo per €3,7 milioni nel primo trimestre 2020).

Il Capitale Circolante Netto ammonta a €127,6 milioni, in leggero aumento rispetto a €123,3 milioni di fine 2020 per un lieve incremento dei crediti commerciali.

Si osserva che il livello del Capitale Circolante Netto nel primo trimestre del 2021 è solo del 3% superiore al livello riscontrato nel primo trimestre del 2020, nonostante un aumento dei Ricavi Lordi del 47%, confermando l'impatto positivo sulla generazione di cassa dell'acquisizione greca già osservato a fine anno.

La *Posizione Finanziaria Netta *è negativa per €376,5 milioni, in miglioramento rispetto a €410,6 milioni di fine 2020. Il trend si riflette in un miglioramento della leva finanziaria Pro Forma, espressa dal rapporto tra indebitamento netto ed EBITDA LTM Pro Forma a 2,5x rispetto al dato di 2,7x a dicembre 2020, nonostante l'inclusione nell'EBITDA LTM al 31 marzo 2021 di un periodo che ha risentito per 12 mesi del COVID-19 (l'EBITDA LTM al 31 dicembre 2020 conteneva ancora i primi due mesi del 2020 di normale attività).

Il positivo andamento dell'attività operativa di doValue si è tradotto in un cash flow operativo di circa €18,8 milioni e in un cash flow di €34,1 milioni per effetto del disinvestimento di note per €21 milioni, parzialmente controbilanciato da oneri finanziari per circa €6 milioni. Ciò si è tradotto in un miglioramento della posizione di liquidità che passa da €132,5 milioni a fine anno a €166,6 milioni a fine marzo 2021, mentre non si registrano variazioni nell'indebitamento lordo.

I Tax Assets per imposte anticipate si attestano a €95,5 milioni al 31 marzo 2021, sostanzialmente invariati rispetto a €94,7 milioni di fine 2020. Comparando i risultati del primo trimestre 2021 con l'andamento del primo trimestre 2020 a parità di perimetro, simulando dunque gli effetti del consolidamento di doValue Greece da gennaio 2020, e non da giugno 2020 come riflesso nei documenti contabili del Gruppo, i ricavi lordi al 31 marzo 2021 pari a €123,7 milioni registrerebbero un incremento del +3,1% rispetto a ricavi aggregati nel primo trimestre 2020 pari a € 117,5 milioni.

Si segnala al riguardo che l'EBITDA pro formato con l'inclusione di doValue Greece nel perimetro di consolidamento nei mesi precedenti all'acquisizione risulta poco significativo a causa di un perimetro HR e di costi di struttura diversi che hanno un impatto positivo sul risultato di doValue Greece non replicabile una volta perfezionatasi l'acquisizione.

*Portafoglio gestito *

**A fine 2020 il Portafoglio Gestito dal Gruppo nei 5 mercati Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro era pari a €157,7 miliardi (Gross Book Value). Il valore non includeva i mandati sottoscritti e non ancora presi in carico per €3,2 miliardi: Icon in Grecia e Marina a Cipro. Nel corso del trimestre, il portafoglio gestito ha visto la presa in carico del mandato Icon per €2,6 miliardi e la sottoscrizione di nuovi mandati per circa €2,0 miliardi in Italia, in Spagna e in Grecia.

Il Portafoglio Gestito è stato inoltre alimentato come di consueto dall'ingresso di flussi da contratti pluriennali in essere in Spagna, Grecia, Italia e a Cipro. Tali flussi sono stati pari a €1,0 miliardi di crediti in gestione affidati da clienti esistenti nel trimestre. Tale livello, che risente delle moratorie e di altre misure di sostegno all'economia che stanno rallentando il formarsi di crediti deteriorati nei bilanci delle banche clienti, è comunque superiore alla guidance del Gruppo che aveva indicato un target di €2 miliardi per l'intero 2021.

Gli incassi di Gruppo nel primo trimestre del 2021 ammontano a €1,3 miliardi, in crescita rispetto a €0,9 miliardi del primo trimestre 2020, grazie al contributo del consolidamento di doValue Greece e ad una ripresa dell'attività giudiziaria che si era fermata nel mese di marzo 2020 per effetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19. Gli incassi relativi ai crediti in gestione in Italia ammontano a €361 milioni, pari ad un collection rate (incassi degli ultimi 12 mesi in rapporto al GBV di fine periodo), escludendo i nuovi mandati in gestione non ancora riflessi appieno negli incassi, dell'1,9%, stabile rispetto al dato di fine 2020.

*EVENTI SIGNIFICATIVI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PERIODO *

*Investimento in Quero Quitar *

**Il 13 maggio 2021 doValue ha sottoscritto un accordo di investimento per la partecipazione a un aumento di capitale nella società fintech brasiliana Quero Quitar S.A. per un ammontare complessivo di circa €1,5 milioni. A fronte di tale investimento, doValue acquisirà una partecipazione di circa il 10% in Quero Quitar, con cui collaborerà in futuro per lo sviluppo di modelli di recupero e tecnologia di collection innovativi nel segmento di crediti deteriorati di tipo unsecured in Europa. Con sede a San Paolo, Quero Quitar è una tra le più promettenti start-up fintech che opera nel campo delle digital collection. Con circa 15 milioni di debitori registrati e oltre 20 clienti tra primari istituti finanziari brasiliane, la piattaforma sviluppata da Quero Quitar consente ai debitori di gestire il processo di rinegoziazione dei propri debiti in forme amichevoli grazie a un processo scalabile ed efficiente completamente digitale. In particolare, la società non si avvale di call center né di intervento umano, ma richiama i debitori sulla piattaforma attraverso strumenti di marketing digitale (social network, internet advertising, mail, sms, etc.), lasciando che siano loro ad intervenire in maniera proattiva rispetto alle proposte di rinegoziazione proposte di Quero Quitar su mandato dei propri clienti.

L'investimento rientra nella strategia M&A di diversificazione verso settori con elevati profili di crescita e modelli di business diversi ma complementari rispetto al core-business di doValue. Assegnazione rating ESG Nel mese di aprile MSCI ESG Rating ha migliorato il rating assegnato al Gruppo doValue portandolo ad A rispetto al precedente BBB. Il rating A è un riconoscimento della crescente attenzione posta dal Gruppo verso tematiche di tipo ESG ora incluse anche negli obiettivi del nuovo sistema di remunerazione del management. Delibera dell'Assemblea Ordinaria degli azionisti In data 29 aprile 2021 l'Assemblea Ordinaria degli azionisti di doValue S.p.A. ha, tra le altre cose, deliberato la distribuzione di un dividendo e rinnovato le cariche sociali. Si rimanda al riguardo al comunicato diffuso dalla società in pari data.

  • EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE *

**Il mercato del servicing in Sud Europa continua ad essere vivace, con istituzioni bancarie particolarmente propense ad accelerare i propri progetti sull'asset quality in vista dell'atteso aumento dei tassi di default, malgrado gli NPE ratio siano mantenuti artificialmente sotto controllo per effetto delle moratorie e di altre misure di sostegno dell'economia. Per tale motivo, i flussi provenienti dai contratti di lungo periodo risultano superiori rispetto alla guidance della società (€2 miliardi per l'intero anno). In tale contesto, doValue è stata comunque in grado di assicurarsi nuovi mandati significativi nel corso del primo trimestre nella maggior parte dei mercati in cui opera e prevede di continuare tale trend nel corso del resto dell'anno con importanti mandati che sono già stati messi in gara nel corso dell'esercizio e che verranno completati nella seconda metà del 2021.

Gli avanzamenti del piano vaccinale e le progressive riaperture delle attività economiche che si stanno registrando in tutta Europa, anche in vista della stagione estiva, stanno supportando una ripresa delle attività giudiziarie già ben avviata nel corso del terzo e quarto trimestre del 2020 e proseguita nel primo trimestre del 2021.Questo consentirà a doValue di conseguire un miglioramento dei tassi di collection recuperando parte del backlog accumulato nel corso del 2020.

L'andamento positivo dello sviluppo del business, il miglioramento progressivo delle collection e un approccio conservativo sul lato dei costi continueranno a supportare la redditività e la capacità di generare cassa di doValue, grazie anche ad un bilancio solido e un livello contenuto di leva finanziaria, caratteristiche difensive importanti nel contesto attuale.

(GD - www.ftaonline.com)