Equita, nei nove mesi utile a euro 14 ml (+60%)

Il Consiglio di Amministrazione di Equita Group S.

Il Consiglio di Amministrazione di *Equita Group *S.p.A. (di seguito la "Società" e, insieme alle sue controllate, "Equita" o il "Gruppo") ha approvato in data 11 novembre 2021 i risultati del Gruppo al 30 settembre 2021.

Andrea Vismara, Amministratore Delegato di Equita, ha commentato: "I risultati dei primi nove mesi e le aspettative sul quarto trimestre ci rendono particolarmente soddisfatti e ci portano a stimare Ricavi Netti e Utile Netto in forte crescita per l'esercizio 2021. L'impegno di tutti i professionisti di Equita, il forte posizionamento del Gruppo raggiunto in tutte le aree di business e la strategia di diversificazione adottata dal management in questi anni ci permetterà di raggiungere e superare gli obiettivi del piano strategico già nel 2021, con un anno di anticipo".

Vismara ha aggiunto: "Le proiezioni sul 2021, unite alla forte solidità patrimoniale del Gruppo e alle aspettative positive per i prossimi anni, ci porteranno a proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo superiore a Euro 0,30 per azione, frutto di un payout ratio pari ad almeno 90%".

  • RICAVI NETTI CONSOLIDATI (BREAKDOWN DIVISIONALE) *

*Nei primi nove mesi del 2021 l'area del *Global Markets, che include la linea di business Sales & Trading, le attività Client Driven Trading & Market Making e il Trading Direzionale, ha visto i propri *ricavi *crescere da Euro 24,8 milioni nel 2020 a Euro 32,5 milioni nel 2021 (+31%).

Con riferimento alle attività di intermediazione in conto terzi, al 30 settembre 2021 Equita ha registrato una quota di mercato dell'8% su tutti i principali mercati azionari (MTA – Euronext Milan, AIM Italia – Euronext Growth Milan), del 9% sul mercato obbligazionario e del 7% sulle opzioni su azioni , confermandosi il principale broker indipendente in Italia.

Nello stesso periodo, i volumi intermediati in conto terzi sul mercato italiano sono cresciuti del 13% sui titoli azionari (9M'21 vs 9M'20) mentre sono calati del 30% i volumi sui titoli obbligazionari (9M'21 vs 9M'20) .

I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, hanno raggiunto Euro 16,9 milioni nei primi nove mesi del 2021 (Euro 16,4 milioni nei primi nove mesi del 2020, +3%) e i ricavi delle attività di Client Driven Trading & Market Making si sono attestati a Euro 8,9 milioni (Euro 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2020, +1%).

I ricavi netti delle attività rivolte ai clienti (Sales & Trading e Client Driven Trading & Market Making) hanno dunque fatto registrare la migliore performance dalla quotazione raggiungendo Euro 25,8 milioni (+2% rispetto ai primi nove mesi del 2020) e dimostrando così la bontà della strategia di diversificazione adottata dal Gruppo nel corso degli anni.

Il Trading Direzionale ha registrato ricavi netti pari a Euro 6,7 milioni nei primi nove mesi del 2021 (Euro -0,4 milioni nei primi nove mesi del 2020), contribuendo significativamente alla crescita dei ricavi netti dell'area Global Markets. Tale risultato rappresenta il periodo più forte dalla quotazione per il Trading Direzionale, significativamente superiore alla media storica degli ultimi anni, grazie alle condizioni di mercato particolarmente favorevoli.

Nel terzo trimestre 2021 l'area Global Markets ha registrato ricavi netti in crescita del 18% rispetto al terzo trimestre 2020, da Euro 6,5 milioni a Euro 7,7 milioni, per effetto della performance particolarmente positiva delle attività rivolte ai clienti (Sales & Trading e Client-Driven Trading & Market Making).

L'area dell'Investment Banking ha visto crescere i ricavi da Euro 19,9 milioni nei primi nove mesi del 2020 a Euro 23,8 milioni nei primi nove mesi del 2021 (+20%) grazie alla buona performance delle attività connesse ai mercati dei capitali e alle attività di M&A advisory, a cui si aggiunge il consolidamento di Equita K Finance che nei primi nove mesi del 2021 ha contribuito per Euro 2,7 milioni circa.

Tali risultati sono stati raggiunti in un contesto di mercato interessante, che ha visto crescere in maniera importante il numero di operazioni di Equity Capital Markets (da 23 nei primi nove mesi del 2020 a 41 nei primi nove mesi del 2021, +78%) e quasi raddoppiare il numero di operazioni di Debt Capital Markets (da 27 nei primi nove mesi del 2020 a 50 nei primi nove mesi del 2021, +85%, con riferimento alle sole emissioni corporate).

Anche il *settore dell'M&A *ha visto il numero di operazioni aumentare in maniera importante (da 628 nei primi nove mesi del 2020 a 817 nei primi nove mesi del 2021, +30%), con controvalori in forte crescita (da Euro 29 miliardi nel 2020 a Euro 71 miliardi nel 2021, +144%) anche se influenzati da alcune importanti operazioni tra cui le fusioni GrandVision-EssilorLuxottica, FCA–PSA Peugeot-Citroen e Nexi-Nets.

Durante i primi nove mesi del 2021, oltre alle numerose operazioni del primo semestre già annunciate, Equita ha completato con successo diversi mandati di elevato profilo svolgendo anche il ruolo di Joint Global Coordinator, Joint Bookrunner e Nomad nell'ammissione di Advanced Logistics for Aerospace (A.L.A.) su AIM Italia (ora Euronext Growth Milan), il ruolo Sole Bookrunner del Reverse Accelerated Bookbuilding di azioni Unipol Gruppo, il ruolo di Placement Agent nell'ambito dell'aumento di capitale di Autogrill da Euro 600 milioni e il ruolo di financial advisor per ACEA nell'acquisizione di Deco.

Nel terzo trimestre 2021 l'Investment Banking ha registrato ricavi netti in calo del 47% rispetto al terzo trimestre 2020, da Euro 10,9 milioni a Euro 5,8 milioni. Tale performance è riconducibile all'effetto di alcune importanti operazioni che avevano contribuito in maniera significativa ai risultati del terzo trimestre 2020. Il terzo trimestre 2021 ha comunque visto una buona performance di tutti i team di investment banking.

Con riferimento al quarto trimestre 2021, si segnala che alla data odierna il team di Investment Banking ha già completato diverse importanti operazioni svolgendo il ruolo di global coordinator nell'ammissione di Defence Tech Holding su Euronext Growth Milan, il ruolo di placement agent nelle emissioni obbligazionarie di WIIT da Euro 150 milioni, Alerion Clean Power da Euro 200 milioni e OVS da Euro 160 milioni, il ruolo di co-lead manager nell'emissione obbligazionaria di FNM da Euro 650 milioni e il ruolo di financial advisor ed intermediario incaricato nell'OPA di Generali su Cattolica Assicurazioni.

L'area dell'*Alternative Asset Management *ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi netti pari a Euro 5,2 milioni (Euro 3,1 milioni nei primi nove mesi del 2020, +70%) e masse in gestione pari a Euro 1.030 milioni (Euro 998 milioni al 30 giugno 2021, Euro 944 milioni al 31 dicembre 2020).

I *ricavi connessi alle attività di gestione (Portfolio Management e Private Debt) *sono cresciuti del 50%, da Euro 2,9 milioni nei primi nove mesi del 2020 a Euro 4,4 milioni nei primi nove mesi del 2021. Tale crescita è stata principalmente guidata dalle nuove commissioni di Equita Private Debt Fund II, il secondo fondo di private debt lanciato nel corso del 2020 e che al 30 settembre 2021 aveva raccolto Euro 178,5 milioni di commitment (primo closing a settembre 2020 con Euro 100 milioni).

Il Portafoglio Investimenti *del Gruppo ha invece contribuito ai risultati consolidati dei primi nove mesi del 2021 per Euro 0,9 milioni (Euro 0,2 milioni nei primi nove mesi del 2020). Nei primi nove mesi del 2021, le attività di gestione del team di *Portfolio Management *hanno registrato performance positive, nella gran parte dei casi superiori ai benchmark di mercato, mentre il team di *Private Debt, oltre ad aver continuato le attività di marketing volte a raccogliere nuovi commitment per il secondo fondo e raggiungere così l'obiettivo di Euro 200 milioni entro la fine del 2021, ha continuato a svolgere le proprie attività di deal sourcing volte a supportare la fase di investimento.

Il team di *Private Equity *ha invece lanciato a giugno 2021 Equita Smart Capital - ELTIF, il PIR alternativo di Equita focalizzato su investimenti di private equity in imprese italiane private medio-piccole. A pochi mesi dall'avvio della commercializzazione con Cordusio SIM, il fondo ha già chiuso il suo primo periodo di raccolta con circa Euro 50 milioni di adesioni a novembre 2021 e può ora iniziare le attività d'investimento. In parallelo, il team continua le attività di distribuzione – ora supportate da altri selezionati collocatori che si sono aggiunti a Cordusio SIM – con l'obiettivo di raccogliere massimi Euro 140 milioni entro la fine del 2022.

Nel terzo trimestre 2021 l'Alternative Asset Management ha registrato ricavi netti in crescita dell'84% rispetto al terzo trimestre 2020, da Euro 1,1 milioni a Euro 2,0 milioni. Escludendo il contributo del Portafoglio Investimenti e considerando i soli ricavi connessi alle attività di gestione, il terzo trimestre è anch'esso risultato in crescita dell'84%, da Euro 1,0 milioni nel 2020 a Euro 1,8 milioni nel 2021, principalmente per effetto delle nuove commissioni del fondo Equita Private Debt Fund II.

Il *Team di Ricerca *ha continuato a supportare le altre aree di business del Gruppo e fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su 117 società quotate italiane e 36 estere. A queste si aggiungono diverse coperture di titoli obbligazionari con le quali Equita ha continuato a rafforzare la propria presenza anche nel mondo del Fixed Income.

  • CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO *

**I risultati dei primi nove mesi del 2021 evidenziano *Ricavi Netti Consolidati *in crescita del 29% rispetto all'anno precedente, da Euro 47,7 milioni a Euro 61,6 milioni. I ricavi netti derivanti dalle attività rivolte ai clienti – ovvero escluse le attività di Trading Direzionale e gli impatti al 30 settembre 2021 connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di Alternative Asset Management – sono cresciuti del 13%, da Euro 48,0 milioni nel 2020 a Euro 54,0 milioni nel 2021.

Le *Spese per il Personale *sono passate da Euro 22,6 milioni nei primi nove mesi del 2020 a Euro 28,9 milioni nei primi nove mesi del 2021 (+28%), per effetto della crescita dei ricavi.

Il Compensation/Revenues ratio si è attestato al 46,9% (47,2% nei dodici mesi del 2020, 47,3% nei primi nove mesi del 2020) e il numero dei dipendenti del Gruppo ha raggiunto quota 170 professionisti al 30 settembre 2021 (161 al 30 settembre 2020).

Le Altre spese operative sono passate da Euro 12,7 milioni nei primi nove mesi del 2020 a Euro 13,4 milioni nei primi nove mesi del 2021 (+6%). I costi di trading 8 sono aumentati del 2% seguendo il trend dei ricavi connessi ai volumi dei clienti del Global Markets. I costi di Information Technology sono anch'essi cresciuti rispetto all'anno precedente (+3%), principalmente per effetto di alcuni nuovi sviluppi sull'infrastruttura tecnologica del Global Markets. La voce Altro è cresciuta da Euro 6,1 milioni nei primi nove mesi del 2020 a Euro 6,6 milioni nei primi nove mesi del 2021 (+9%) per effetto dei maggiori costi dovuti a un diverso perimetro nel primo semestre (es. Equita K Finance) e per i costi di advertising connessi al lancio del nuovo fondo di private equity Equita Smart Capital - ELTIF.

Il *Cost/Income ratio * dei primi nove mesi del 2021 si è attestato al 69%, in miglioramento rispetto al 74% dei primi nove mesi del 2020, per effetto della crescita significativa dei ricavi e dell'elevata leva operativa.

L'Utile Netto Consolidato, pari a Euro 14,0 milioni nei primi nove mesi del 2021, è cresciuto del 60% rispetto all'anno precedente (Euro 8,8 milioni nel 2020). La marginalità post-tasse si è attestata al 23%, grazie anche a un tax rate del 25%, in riduzione rispetto allo stesso periodo del 2020 (26%), per effetto dei benefici derivanti dall'affrancamento dell'avviamento e dall'utilizzo di perdite fiscali pregresse in capo a Equita K Finance.

*PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO *

**Il Patrimonio Netto Consolidato al 30 settembre 2021 è pari a Euro 91,1 milioni e la redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) si è attestata al 37%. Si segnala, inoltre, che a partire dal 26 giugno 2021 è venuta meno l'applicazione della Direttiva CRDIV che disciplinava i requisiti prudenziali sul capitale (incluso il Total Capital Ratio) e che Banca d'Italia, a fine luglio, ha confermato, a fronte della cessata applicazione del Regolamento Delegato 680/2014, l'entrata in vigore, a partire dal 26 giugno, del nuovo Regolamento UE 2033/2019 (IFR) che prevede nuovi requisiti.

Alla data del presente comunicato il Gruppo – classificato tra gli intermediari di Classe 2 – conferma, sulla base delle indicazioni ad oggi pervenute dagli organismi di vigilanza, il suo alto livello di patrimonializzazione, ampiamente al di sopra dei requisiti minimi di base.

*OUTLOOK 2021 *

**In considerazione dei risultati raggiunti nei primi nove mesi dell'anno e sulla base delle aspettative per il quarto trimestre 2021, il management del Gruppo si attende – in termini di Ricavi Netti e Utile Netto Consolidato – risultati in forte crescita rispetto all'esercizio precedente e significativamente superiori agli obiettivi al 2022 definiti nel piano strategico annunciato a novembre 2019.

La strategia di diversificazione adottata nel tempo e il continuo impegno di tutti i professionisti di Equita, infatti, permetteranno di raggiungere e superare ampiamente gli obiettivi fissati per il 2022 con un anno di anticipo, già nel corso dell'esercizio corrente. Inoltre, sulla base dell'Utile Netto Consolidato atteso per l'esercizio 2021 e tenuto conto del nuovo framework prudenziale ad oggi indicato dagli organismi di vigilanza che vede il Gruppo ampiamente patrimonializzato, il Consiglio di Amministrazione – salvo eventi particolarmente negativi per il mercato – valuterà di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo superiore ad Euro 0,30 per azione, da corrispondersi in due tranche così come avvenuto nel corso del 2021 e rappresentativo di un payout ratio pari ad almeno il 90%.

Tale ipotesi si basa sugli utili consolidati dei primi nove mesi del 2021 (Euro 14,0 milioni) che se integralmente distribuiti (payout ratio del 100%) permetterebbero già oggi di corrispondere agli azionisti un dividendo per azione superiore a Euro 0,30.

(GD - www.ftaonline.com)