Ftse Mib positivo venerdì ma inflazione aumenta

Ftse Mib positivo venerdì nonostante inflazione in aumento.

Ftse Mib positivo venerdì nonostante inflazione in aumento. Il Ftse Mib archivia la seduta di venerdì con un +0,29% a 21355 punti (i prezzi hanno oscillato tra 21024 e 21547). Il mercato ha ignorato il dato sull'inflazione italiana di giugno, salita ai massimi dal 1986. I dati provvisori di Istat mostrano un Nic in rialzo dell'1,2% su base mensile e dell'8% su base annua, le attese erano per un +0,6% e +7,4%. L'incremento su base annua di maggio era stato del 6,8%. In accelerazione l'inflazione di fondo (senza energia e alimentari freschi): +3,8% da +3,2%. A placare il sentiment degli investitori nonostante questi dati è stato l'andamento del Btp, il rendimento del decennale è infatti tornato al 3,10%, la bufera sui titoli di Stato periferici per adesso è passata e anche la borsa ne prende nota. Il Ftse Mib è comunque ancora in un'area critica, i minimi di venerdì a 21024 hanno testato quelli di marzo e quindi anche il 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo del 2020. Il rimbalzo, per quanto benvenuto, non cancella il rischio di una discesa sotto il supporto, con conseguente approfondimento del ribasso verso il livello successivo di ritracciamento, quello del 61,8%, a 19500 punti circa. Un primo indizio positivo verrebbe oltre 21744, minimo del 29 giugno, poi al superamento di 22220, lato inferiore del canale ribassista disegnato dal top di fine marzo, linea violata il 13 giugno e da allora resistenza tenace. Sopra quella primo target a 22750. Sotto area 21000 invece primo supporto a 20580, poi a 19822, base del gap del 6 novembre 2020.

(AM - www.ftaonline.com)