L'angolo del trader: A2a, Generali e Salvatore Ferragamo

A2a rimbalza in chiusura di ottava in scia al "Buy" di Equita che ne alza anche il fair value a 1,9 euro da 1,55 euro precedente.

A2a

A2a rimbalza in chiusura di ottava in scia al "Buy" di Equita che ne alza anche il fair value a 1,9 euro da 1,55 euro precedente. Migliorano anche le stime di Ebitda del 10% medio al 2024, grazie al focus su transazione energetica ed economia circolare. A2A si allontana dai supporti definiti nelle ultime settimane a 1,695 circa, media mobile esponenziale a 20 sedute. Il titolo dovrà risalire la china oltre 1,74 euro, lato alto del gap del 24 maggio, per dimostrare la volontà di rivedere i massimi di maggio a 1,766 euro e per estendere il movimento ascendente partito lo scorso ottobre fino ad area 1,82. Al contrario, la violazione della media citata rischierebbe di anticipare una accelerazione ribassista verso la base del canale, a 1,60.

Generali

L'agenzia di rating Fitch ha comunicato di aver confermato il giudizio sulla solidità finanziaria di Generali a "A-". L'agenzia ha inoltre confermato il giudizio "BBB+" sul merito di credito. L'outlook rimane stabile. La decisione di Fitch segue l'annuncio da parte di Generali di un'offerta pubblica di acquisto di Cattolica di Assicurazione. Su base pro-forma, Fitch si attende che l'acquisizione risulti complessivamente neutrale dal punto di vista della capitalizzazione, della leva finanziaria e del profilo di rischio d'investimento di Generali. Ma la voglia di crescita di Generali non si ferma a Cattolica: Bloomberg ipotizza che Generali sia tra i pretendenti di NN Investment Partners, la divisione asset management del gruppo olandese NN Group. Oltre a Generali a puntare a questo soggetto ci sarebbero anche UBS, Allianz, DWS, e secondo Il Messaggero anche Intesa Sanpaolo. Equita Sim ha confermato il rating "hold" con prezzo obiettivo a 19 euro su Generali Ass. dopo le indiscrezioni di stampa secondo le quali la società sarebbe interessata a NN Investment Partners. Il titolo con i massimi del 18 maggio a 17,92 euro ha cercato di scardinare la resistenza offerta in area 17,70 dal 78,6% di ritracciamento del ribasso dal picco di novembre 2019 a 19,63 euro. La rottura in chiusura di seduta di questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci permetterebbe di guardare con favore ad una estensione del rialzo in atto dai minimi di fine ottobre a 11,175 con un primo target a 18,33 euro, lato alto del gap ribassista del 24 febbraio 2020, e successivo a 18,90 euro circa. Nel breve termine un primo indizio in favore del test della resistenza critica di area 17,70 verrebbe con il superamento di 17,30. Solo discese al di sotto di 16,70 allontanerebbero lo scenario rialzista ipotizzato facendo temere ribassi. Con la violazione a 16,30 della media mobile esponenziale a 100 giorni rischio di cali verso i 15 euro. Supporto successivo a 14,48, base del gap del 3 febbraio.

Salvatore Ferragamo

Salvatore Ferragamo S.p.A. comunica che è in corso una trattativa in esclusiva con Interparfums Inc., produttore e distributore di profumi e cosmetici di prestigio, per la gestione in licenza mondiale del business dei profumi a marchio Ferragamo. La struttura della transazione è volta a garantire un ulteriore impulso al business dei profumi, preservando i valori e l'heritage del marchio con prodotti Made in Italy e una distribuzione selettiva allineata al posizionamento del brand. Il closing è soggetto alla firma degli accordi definitivi. Equita Sim ha confermato il giudizio "hold" con prezzo obiettivo a 17 euro dopo che la società ha comunicato di avere in corso una trattativa in esclusiva con Interparfums Inc.. Ferragamo ha archiviato la seduta di venerdì con un rialzo dello 0,29% a 19,325. Il titolo resta quindi in vista della resistenza critica a 19,50 euro, massimi ripetutamente testati tra aprile e maggio e picco di inizio 2020. Una vittoria su questo ostacolo rivitalizzerebbe l'uptrend verso target a 20,42 per la chiusura del gap lasciato aperto nel luglio 2019 e più in alto fino a quota 21. Lo slancio perderebbe invece vigore sotto quota 17,80, per supporti a 17 e 16 euro.

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