L'Angolo del Trader: Atlantia, Terna e EdiliziAcrobatica

Atlantia in lieve calo venerdì all'indomani del cda che ha approvato l'offerta del consorzio guidato da CDP per le quote di Autostrade per l'Italia.

Atlantia

Atlantia in lieve calo venerdì all'indomani del cda che ha approvato l'offerta del consorzio guidato da CDP per le quote di Autostrade per l'Italia, il completamento dell'operazione non potrà avvenire prima del 30 novembre. Nel fine settimana è arrivata anche la firma del contratto per la vendita dell'88,06% di ASPI: ad acquisire la quota sarà Holding Reti Autostradali S.p.A. (HRA), una newco di diritto italiano di proprietà (diretta o indiretta) di CDP Equity (51%), Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e dei fondi gestiti da Macquarie Asset Management (24,5%). Si prevede che l'acquisizione sarà completata nei prossimi mesi dopo l'ok delle autorità e il soddisfacimento delle consuete condizioni previste per il closing. Il consorzio guidato da CDP avvierà "un dialogo esplorativo per comprendere l'orientamento degli azionisti di minoranza di ASPI, che dispongono del diritto di co-vendita, sul rimanente 11,94% della società da loro posseduto". L'analisi del grafico di Atlantia evidenzia la sostanziale stabilità del quadro di medio periodo: l'incremento di volatilità registrato a fine maggio-inizio giugno non ha avuto conseguenze di rilievo. Il titolo staziona al centro della fascia laterale compresa tra 14,80 e 16,80 euro circa in cui oscilla da inizio febbraio. Il deciso superamento di 16,80 decreterebbe la riattivazione del recupero partito a marzo 2020 verso gli obiettivi a 18,50 e 19,50. Discese sotto 15,20 anticiperebbero invece un test di 14,80: l'eventuale violazione di questo riferimento potrebbe sfociare in un affondo sui 12,70-13,00, minimi di fine gennaio e supporti determinanti in ottica di medio-lungo periodo.

Terna

Terna al rialzo, cresce la domanda di energia dal maggio 2020. Nel mese di maggio la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 24,5 miliardi di kWh. Secondo le analisi di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, tale valore è in crescita dell'8,5% rispetto a maggio del 2020, mese fortemente influenzato dal calo del fabbisogno dovuto alle iniziative messe in atto per contenere la pandemia da covid-19. A livello industriale, l'indice IMCEI ha registrato una performance fortemente positiva rispetto allo stesso mese del 2020, grazie alla crescita di quasi tutti i settori monitorati da Terna, tornando sopra i livelli pre-pandemia. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 46% della domanda mensile. Considerati i valori anomali dei consumi elettrici registrati a partire da marzo 2020, anche per questo mese Terna ha ritenuto opportuno condurre un'analisi statistica supplementare prendendo come riferimento l'anno 2019. Secondo i dati di Terna, il valore di fabbisogno elettrico di maggio 2021 risulta in calo del 4,4% rispetto a maggio 2019 (-3,3% in termini rettificati), sostanzialmente per effetto della riduzione della richiesta del settore dei servizi. Il valore dei primi cinque mesi del 2021 è in calo del 2,1% rispetto all'omologo periodo del 2019 (-1,9% rettificato). Terna ha superato con il massimo di venerdì a 6,486 la resistenza posta in area 6,45, 78,6% di ritracciamento (Fibonacci) del ribasso dal top di fine marzo a 6,56. Grazie alla rottura di quella resistenza il ritorno a 6,56 è ora possibile. Oltre quei livelli il target si sposterebbe a 6,62, top del giugno 2020, e a 6,81, massimo del febbraio 2020. La violazione di 6,38 porterebbe invece a 6,31, media esponenziale a 20 giorni. Supporto successivo a 6,20 euro.

EdiliziAcrobatica

EdiliziAcrobatica accelera in chiusura di ottava dopo che Intesa Sanpaolo ne ha confermato il rating a "buy" e alzato il target price a 13,5 euro da 10 euro. Nelle ultime giornate il titolo ha reagito alla debolezza vista alla fine del mese scorso, risalendo la china verso 11,30 euro, record toccato il 26 maggio. Nel caso di successo anche su questo limite, l'uptrend troverebbe nuova linfa per proseguire verso target a 12 euro e fino a 13,60 circa. Al contrario, l'incapacità di superare area 11,30 potrebbe dar luogo a un calo repentino verso 9,50 euro, minimo di inizio giugno, la cui violazione completerebbe un doppio massimo in formazione da area 11,30, per target negativi a 7,80 circa.

(SF - www.ftaonline.com)