L'Angolo del Trader: Interpump, Pirelli e Gefran

Interpump, compare una candela ribassista dopo il test a 55,15 euro di un nuovo massimo storico.

Interpump

Interpump, compare una candela ribassista dopo il test a 55,15 euro di un nuovo massimo storico. Il titolo ha approfittato nella prima parte della seduta dei risultati del secondo trimestre in crescita e superiori alle attese ma poi è tornato sui propri passi andando a chiudere sulla parità a 53,90 euro. I ricavi si sono attestati a 405,5 milioni di euro (da 295,6 nel pari periodo 2020, consensus 396), l'EBITDA a 101,8 milioni (da 64,9, consensus 95), l'utile netto a 74,5 milioni (da 30,2, consensus 53,2). La candela giornaliera disegnata dai prezzi è uno "shooting star", elemento che segnala stanchezza dell'uptrend e che può quindi diventare l'origine di una fase negativa. Conferme in questo senso verrebbero al di sotto di 53,60, base del gap rialzista del 4 agosto. Con la violazione di quei livelli rischio di cali verso 52,35, massimo di un altro "shooting star", quello del 15 luglio, poi in area 51,30, top dello "shooting star" del 7 giugno. La rottura di 55,15 segnalerebbe invece la volontà di proseguire con il rialzo, primo target a 57,80, lato alto del canale crescente disegnato dai minimi del 13 maggio.

Pirelli

Ottime indicazioni dal cda di ieri di Pirelli. Il board ha approvato i risultati al 30 giugno con sorprese positive. Nel secondo trimestre i ricavi si sono attestati a 1.320,1 milioni di euro, +72,6% a/a e sopra gli 1.251 milioni del consensus raccolto dalla società. L'adjusted EBITDA è salito a 307,4 milioni contro i 291 del consensus. Il risultato netto è stato pari a +89,4 milioni di euro da -140,2 un anno fa e meglio dei +60 del consensus. L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 3.818,7 milioni (consensus 3.842). Il management ha migliorato tutti gli obiettivi 2021 (tranne gli investimenti, confermati a 330 milioni): ricavi previsti tra ~5,0 e ~5,1 miliardi di euro, (tra ~4,7 e ~4,8 miliardi di euro il target precedente); price/mix tra +4,5% e +5% (+2,5%/+3% il target precedente); Ebit Margin Adjusted compreso tra ~ 15% e ~15,5% (tra >14% e ~ 15% il precedente target); generazione di cassa netta ante dividendi in miglioramento tra ~360/~390 milioni di euro (tra ~300/~340 milioni il target precedente); indebitamento finanziario netto atteso a 3 miliardi di euro.

Gefran

Gefran +7,97% in forte rialzo grazie a ottimi dati trimestrali. I ricavi salgono a 79,6 milioni di euro (+26,8% a/a), EBITDA positivo per 14,3 milioni da 7,3 l'anno scorso, risultato netto a 8,05 milioni da 1,14 un anno fa. Il cda ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,33 euro per azione. Graficamente Gefran ha inviato un segnale di forza con la rottura della resistenza a 9,70 circa completando un testa e spalle rialzista che potrebbe favorire il ritorno sui massimi di giugno a quota 10,90 euro ed eventualmente riattivare la corsa partita alla fine del 2020 verso i record toccati nel 2017 a 15,09 euro. Discese sotto 9,18 euro comprometterebbero invece le aspettative di crescita mettendo nel mirino i minimi di luglio a 8,00 euro.

(SF - www.ftaonline.com)