L'Angolo del Trader, CNH Industrial, Diasorin e Telecom

Diasorin potrebbe guadagnare terreno oggi in controtendenza con il mercato.

CNH Industrial

CNH Industrial in verde giovedì grazie a Deere & Co.. La rivale americana ha chiuso a ottobre il suo quarto trimestre fiscale (chiuso a ottobre 2021) con risultati migliori delle attese offerto buone indicazioni per 2022. I dati di Deere mostrano: fatturato +16% YoY a $11.33bn, EPS +72% YoY a $4.12, attese sul prossimo anno fiscale: fatturato circa +18% a $47bn, net profit +9/+17% a $6.5/7.0bn. Banca Akros ha confermato il rating "buy" con prezzo obiettivo a 18,25 euro su Cnh dopo i dati sulle immatricolazioni europee dei veicoli commerciali relativi al mese di ottobre. CNH ha archiviato la seduta a 16,12 euro, in rialzo dell'1,22%. Il titolo potrebbe tentare di mettere nuovamente sotto pressione la resistenza critica di area 17 euro. Su quei livelli si colloca la proiezione dell'ampiezza del "flag" disegnato dal top di giugno il cui lato alto è stato superato il 20 ottobre. Oltre 16,50 possibile il ritorno a 17 euro, solo oltre quei livelli nuovo segnale di forza per 18,50. Sotto la base del "martello" del 24 novembre probabile un return move verso il lato alto del "flag", ora in transito a 14,40 euro.

Diasorin

Diasorin potrebbe guadagnare terreno oggi in controtendenza con il mercato. Possibile infatti che il titolo attivo nel settore dei test molecolari approfitti della notizia della scoperta in Sud Africa di una nuova variante del Covid-19: a quanto pare può dare vita a molte mutazioni con il rischio che i vaccini sviluppati finora siano inefficaci. L'analisi del grafico di Diasorin mette in evidenza la flessione delle ultime settimane e l'avvicinamento ai minimi della prima metà di ottobre a 167-168 euro. L'eventuale violazione di questi riferimenti determinerebbe un netto peggioramento del quadro grafico di medio periodo con probabili approfondimenti verso 156 e 133. Il superamento di 182,50 favorirebbe invece un attacco ei recenti massimi allineati in area 192,50: in caso di successo via libera verso 205-2010.

Telecom Italia

Telecom Italia ha invertito la rotta giovedì (dopo aver toccato in avvio a 0,5094 il massimo da marzo 2020) in scia alle indiscrezioni di Reuters relative al possibile inserimento di un tetto del 50% ai lotti aggiudicabili a un solo operatore (o consorzio di operatori) nelle gare per le aree grigie (dove un solo soggetto fornisce connessioni ad alta velocità). Il limite sarebbe stato sollecitato informalmente dalla Commissione Europea al governo italiano nel corso delle trattative sugli investimenti da 7 miliardi nella banda larga e nel 5G facenti parte del PNRR, con l'obiettivo di favorire la concorrenza nello sviluppo delle reti. L'ipotesi è al momento al vaglio dell'esecutivo: quest'ultimo potrebbe anche decidere per un tetto meno stringente del 66%. La pausa appare necessaria dopo la corsa che ha permesso al titolo di guadagnare oltre 40 punti percentuali raggiungendo a 0,51 circa il lato alto del canale che contiene l'ascesa da ottobre 2020 e che ha spinto in zona di ipercomprato i principali oscillatori grafici. Eventuali flessioni dovranno mantenersi al di sopra di 0,43 per mantenere vive le speranze di crescita che, oltre area 0,51, guarderebbero a obiettivi a quota 0,5372, picco di febbraio 2020. Sotto area 0,43 atteso invece un affondo verso 0,3655 almeno, poi fino a 0,35 circa, per la chiusura del gap apertosi il 22 novembre.

(SF - www.ftaonline.com)