L'Angolo del Trader: Poste Italiane, Unicredit e Rai Way

Rai Way, cresce l'appeal speculativo. Mario Draghi ha firmato secondo Reuters un Dpcm che consente a Rai di scendere sotto il 51% di Rai Way, la società che controlla le 2300 torri televisive, della quale attualmente Rai detiene il 65%.

Poste Italiane

Poste Italiane +4,64% estende il rimbalzo dai minimi da febbraio 2021 toccati ieri. Proprio ieri è stata annunciata la riattivazione della "piattaforma per l'acquisto dei crediti d'imposta dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'ultimo Decreto Legge di modifica del regime di circolazione dei crediti d'imposta". Poste Italiane valuterà quindi "l'acquisto dei crediti d'imposta unicamente da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni)" e "unicamente a valle della loro disponibilità alla cessione sulla piattaforma messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate". Il titolo riesce a reagire dopo aver ricoperto il gap del 3 febbraio 2021 a 8,372 euro, sfruttando la condizione estrema di ipervenduto in cui erano sconfinati i principali oscillatori nel ribasso delle ultime settimane. Le quotazioni sono tornate al di sopra dei 9,00 euro (target del testa e spalle ribassista disegnato dai massimi dello scorso giugno e completato a febbraio) creando le premesse per una reazione più ampia. Conferme in questo senso oltre 9,80 euro per target a 10,40 circa. La perdita del supporto in area 9,00 spingerebbe i corsi più sotto fino a 8,00 euro circa, minimi del 2021.

Unicredit

Unicredit rassicura i mercati sull'esposizione verso la Russia. In un comunicato il gruppo ha precisato che l'esposizione diretta nel Paese tramite la controllata UniCredit Bank Russia ammonta, tenendo conto delle coperture su cambi, a 1,9 miliardi di euro. L'esposizione cross border (ovvero non tramite la controllata) verso soggetti russi è pari a circa 4,5 miliardi di euro, principalmente in EUR e USD e regolata da leggi internazionali e soggetti a tribunali internazionali. I clienti colpiti dalle sanzioni rappresentano meno del 5% dell'esposizione. L'esposizione in derivati verso banche russe è di circa 300 milioni di euro, con massima perdita potenziale nel caso in cui il valore del rublo si approssimi allo zero di circa 1 miliardo di euro. Complessivamente nello scenario peggiore (totale azzeramento dell'esposizione) "l'impatto sul CET1 ratio di UniCredit a fine 2021 (15,03%, che sconta il dividendo maturato nel 2021 per 1,2 miliardi di euro) sarebbe di circa 200 punti base", quindi sopra il target 12,5-13,0%. Unicredit conferma pertanto sia il dividendo in contanti proposto per il 2021 di 1,2 miliardi di euro che "il riacquisto di azioni fino all'importo precedentemente concordato di 2,58 miliardi di euro, sotto la condizione che il nostro CET1 proforma di fine anno 2021 rimanga superiore al 13,0%". Inoltre un "impatto finale sul capitale delle nostre esposizioni russe inferiore a 200 punti base ci permetterà di utilizzare fino a un importo equivalente per il riacquisto di azioni". L'analisi del grafico di Unicredit mette in evidenza la massiccia flessione delle ultime settimane (oltre -40% dal picco di un mese fa circa) e il test del supporto di area 8 euro. La strada del riequilibrio del quadro tecnico è molto lunga e prevede innanzitutto il riposizionamento sopra 10,00-10,50, prologo a un tentativo di attacco a 12,60-12,70: in caso di successo via libera verso i 15,9320 del 10 febbraio. Discese sotto quota 8 anticiperebbero invece approfondimenti verso area 6.

Rai Way

Rai Way, cresce l'appeal speculativo. Mario Draghi ha firmato secondo Reuters un Dpcm che consente a Rai di scendere sotto il 51% di Rai Way, la società che controlla le 2300 torri televisive, della quale attualmente Rai detiene il 65%. Si apre così la strada al processo di consolidamento nel settore delle torri di trasmissione. L'integrazione tra Rai Way ed Ei Towers, oggi partecipata dal fondo infrastrutturale F2i (60%) e MediaForEurope (40%), diventa ora possibile, anche se ancora tutta da negoziare. Equita Sim ritiene che "l'operazione Rai Way-Ei Towers avrebbe molto senso per le sinergie operative e soprattutto per il potenziale re-leverage della società, realizzabile distribuendo un dividendo straordinario, che stimiamo potrebbe essere superiore a un euro per azione". Rai Way termina la seduta di martedì in rialzo del 5,86% a 5,06 euro (massimo intraday a 5,31 euro). A 5,20 euro circa transita il lato alto del canale ribassista che contiene i prezzi dal top di ottobre 2021. Una chiusura di seduta oltre quei livelli sarebbe un interessante segnale di forza che potrebbe preludere al test dello stesso massimo di ottobre a 5,60 euro. Resistenza successiva a 5,99, lato alto del gap ribassista del 16 settembre 2020. Solo discese nuovamente al di sotto della base del canale citato, a 4,72, negherebbero lo scenario rialzista.

(SF - www.ftaonline.com)