L'Angolo del Trader: Telecom Italia, Mediaset e Saras

Mediaset archivia il primo trimestre con ricavi in crescita a 654,3 milioni di euro rispetto ai 634,2 milioni del primo trimestre 2021.

Telecom Italia

Telecom Italia (-1,77%) in rosso al termine delle contrattazioni di ieri. Sul titolo pesano le indiscrezioni di stampa secondo cui l'accordo di coinvestimento di Fibercop (ultimo miglio in fibra, partecipata da KKR al 37,5%) è in dubbio dopo che l'a.d. Pietro Labriola ha chiesto un adeguamento automatico delle tariffe all'inflazione. La richiesta potrebbe azzerare l'iter del processo di autorizzazione presso la Commissione Europea, notificato dall'AgCom all'inizio della scorsa settimana, in corso da circa un anno. Di qui l'irritazione di KKR che potrebbe avere conseguenze anche sul dossier rete unica: per domani, giovedì 26, sono previsti i cda di Telecom e CDP per l'esame della bozza di accordo. Graficamente il titolo è impegnato da oltre una settimana a lottare con la media mobile esponenziale a 20 giorni, passante a 0,28 circa. Solo una chiusura di seduta oltre quota 0,28 permetterebbe una estensione del rialzo in atto dal 9 maggio con primo target a 0,30, media esponenziale a 50 giorni, poi a 0,33, linea che scende dal top di novembre. Sotto 0,26 i prezzi si arrenderebbero al ribasso: primo obiettivo nel breve a 0,2520, poi via libera verso i bottom di marzo a 0,22 euro circa.

Mediaset

MFE-MEDIAFOREUROPE (Mediaset) archivia il primo trimestre con ricavi in crescita a 654,3 milioni di euro rispetto ai 634,2 milioni del primo trimestre 2021. I margini sono penalizzati dall'incremento dei costi operativi a causa di "investimenti in contenuti non presenti nei conti del primo trimestre 2021". L'EBIT si attesta a +15,3 milioni rispetto ai +67,9 di un anno fa e il risultato netto consolidato a +2,7 milioni rispetto a +52,5 milioni. L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2021 è pari a 719,6 milioni, in miglioramento rispetto agli 869,2 milioni di inizio periodo. La generazione di cassa caratteristica (free cash flow) sale a +222,4 milioni contro i +177,5 milioni dei primi tre mesi 2021. La raccolta pubblicitaria in Italia mantiene un trend positivo anche nei primi quattro mesi dell'anno, dopo il +2% del primo trimestre, mentre in Spagna ad aprile risulta in calo a doppia cifra dopo il +2,4% del primo trimestre. Per l'esercizio 2022 il management "conferma l'obiettivo di conseguire per l'esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica (free cash flow) positivi". L'analisi del grafico di MFE B mette in evidenza la tendenza ribassista del titolo e la caduta sul minimo storico toccato ieri a 0,74 euro. Primi segnali di forza al superamento di 0,83-0,84, prologo a un attacco alla resistenza dinamica ora in transito per 0,85 circa. In caso di successo via libera verso 0,90 almeno, con obiettivo successivo sul massimo del 21 aprile a 1,0140.

Saras

Saras, seduta molto positiva martedì, terminata in recupero dal minimo di inizio giornata toccato a 1,1055. Il titolo ha guadagnato infatti l'1,27% a 1,155 euro. Alla fine della scorsa settimana il nuovo benchmark di riferimento adottato dal gruppo, l'EMC Reference Margin, è sceso a 11,4 dollari/barile da 16,2 nella precedente ottava. I margini di raffinazione restano comunque molto elevati. Il rimbalzo visto dai minimi di martedì a 1,105 euro dovrà percorrere ancora un po' di strada perchè sia possibile confermare la ripresa dell'uptrend in atto dai minimi di marzo (a 0,4787) che si è interrotto con il top del 19 maggio a 1,26 circa, allineato con i minimi di giugno 2019. Solo oltre area 1,20 i prezzi potrebbero tornare a mettere sotto pressione area 1,26, poi atteso il test a 1,40 circa del 50% di ritracciamento del ribasso dal picco di novembre 2017. Solo sotto 1,092, base del gap rialzista del 17 maggio, rischio di assistere ad una flessione significativa, obiettivo fino a 0,90 almeno.

(SF - www.ftaonline.com)