Con una nota della BCE, la banca centrale ha reso noto il via libera per un’operazione di rafforzamento del capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena che verrà discussa e sottoposta ad approvazione dell’assemblea prevista per il prossimo 15 settembre.
Aumento di capitale per MPS
Lo scorso giugno banca MPS aveva approvato un piano industriale al 2026, per il quale è previsto l’iter di approvazione del DG Competition, una delle direzioni generali della commissione europea.
Il piano industriale prevede, tra gli altri punti, la ricapitalizzazione del banco con un aumento di capitale di circa 2,5 miliardi. Alla ricapitalizzazione dovranno partecipare tutti gli azionisti del banco intenti a mantenere invariata la propria quota di partecipazione, tra questi, va segnalato che al momento l’azionista di maggioranza del banco, con una quota del 64,2% è il Ministero del Tesoro. Quota ottenuta a seguito del piano di aiuti da circa 5,7 Miliardi del 2017 per salvare il banco dalla bancarotta.
Il piano industriale di MPS
Il piano industriale al 2026, prevedeva una serie di step, il primo dei quali era la ricapitalizzazione di 2,5 miliardi entro la fine del 2022. A questa avrebbero fatto seguito circa 4000 uscite volontarie, attraverso il ricorso al fondo di solidarietà, che avrebbero permesso alla società di risparmiare circa 270 milioni all’anno a partire dal 2023.
Tuttavia, affinché questo piano potesse essere attuato, si leggeva nella nota di fine giugno, era necessaria l’approvazione della Banca Centrale Europea. soltanto dopo il via libera della BCE l’assemblea avrebbe votato per l’effettivo aumento di capitale.
Effetto della ricapitalizzazione sui mercati
Il via libera della BCE non ha sortito grandi effetti positivi sui titoli di MPS il cui valore è diminuito del 5% circa rispetto alla chiusura di ieri, passando da 0,315€ per azione all’apertura a 0,30€ per azione alle 13:00.