Piazza Affari in rialzo. Amplifon e Tod's sugli scudi

Piazza Affari in rialzo. BTP e spread in peggioramento. Il rendimento del decennale segna 0,76% (chiusura precedente a 0,73%), lo spread sul Bund 104 bp (da 102) (dati MTS).

Piazza Affari in rialzo. Amplifon, industriali e Tod's sugli scudi. FTSE MIB +0,5%.

Il FTSE MIB segna +0,5%, il FTSE Italia All-Share +0,5%, il FTSE Italia Mid Cap +0,7%, il FTSE Italia STAR +1,3%.

BTP e spread in peggioramento. Il rendimento del decennale segna 0,76% (chiusura precedente a 0,73%), lo spread sul Bund 104 bp (da 102) (dati MTS).

Mercati azionari europei incerti: EURO STOXX 50 +0,2%, FTSE 100 -0,1%, DAX +0,4%, CAC 40 +0,4%, IBEX 35 -0,2%.

Circa mezz'ora prima dell'apertura di Wall Street i principali indici americani sono contrastati: *S&P 500 +0,0%, NASDAQ 100 +0,5%, Dow Jones Industrial -0,2%.

Amplifon +5,3% a 34,57 euro accelera al rialzo e attacca la resistenza a 34,80: in caso di successo probabile ritorno sul record storico a 37,81 toccato il 15 febbraio.

Acquisti sugli industriali: STM +2,2%, Interpump +2,3%, Stellantis +1,8%. Sale anche CNH Industrial, +1,7% a 13,1650 euro: Deutsche Bank ha incrementato il target del titolo da 18 a 21 dollari (17,65 euro) con raccomandazione buy confermata.

Molto bene anche Piaggio, +4,0% a 3,4940 euro, che allunga ancora e tocca i massimi da luglio 2007. Mediobanca conferma il giudizio outperform e incrementa il target da 3,40 a 3,60 euro. Gli analisti hanno migliorato le stime di utile per azione del 2021 e 2022 del 3-4% e prevedono per il primo trimestre ricavi a 344 milioni di euro, sopra i 311,4 milioni del trim1 2020 (penalizzato dai lockdown) e in linea con i 346,2 del trim1 2019. Ieri Intesa Sanpaolo ha previsto che i fondamentali del gruppo di Pontedera possano tornare a livelli pre-Covid (e forse anche leggermente al di sopra) nel primo trimestre 2021. Piaggio riunirà il cda per approvare i dati al 31 marzo il prossimo 29 aprile.

Telecom Italia -1,3% perde terreno complici la debolezza del settore (EURO STOXX Telecommunications -1,1%) e le indiscrezioni relative ai piani del governo sulla rete unica. Secondo alcune fonti sentite da Reuters, l'esecutivo guidato da Mario Draghi intende incrementare del 60% le risorse pubbliche da investire nella realizzazione della rete unica ultralarga e sta preparando alcune ipotesi alternative al piano promosso dal precedente governo, piano che prevedeva l'integrazione delle reti di Tim e Open Fiber in AccessCo. La prima ipotesi vede l'accesso a connessioni ultraveloci sfruttando un sistema integrato tra fibra, 5G e FWA (quindi senza la copertura integrale in fibra, ndr) e fornendo incentivi agli utenti. La seconda vedrebbe la creazione della rete unica in fibra mediante fusione tra Open Fiber e la sola rete secondaria di Tim, in modo tale da evitare il rischio monopolio di quest'ultima.

Diasorin, -1,0% a 151,50 euro, arretra dopo il balzo di ieri realizzato in scia all'annuncio dell'acquisizione dell'americana Luminex Corporation per 1,8 miliardi di dollari (1,5 miliardi di euro circa). Oggi Equita ha incrementato il target del titolo a 170 euro: secondo gli analisti l'operazione permette a Diasorin di rafforzarsi negli USA e nel settore della diagnostica molecolare.

Tod's +8,1% scatta nuovamente in avanti dopo la pausa di ieri e tocca i massimi dal febbraio 2020. Dai livelli di venerdì mattina il titolo è in rialzo di oltre il 25% grazie all'effetto positivo dell'ingresso di Chiara Ferragni nel cda.

Iren, +2,7% a 2,4040 euro, balza in avanti e tocca i massimi da marzo 2020. Il titolo approfitta della notizia relativa all'acquisizione da parte della Città Metropolitana di Torino e della controllata Metro Holding Torino del 2,5% del capitale dell'utility a 2,53 euro per azione (2,34 la chiusura di ieri) attraverso un'operazione di reverse accelerated bookbuilding. In base ai dati Consob il Comune di Torino prima di questa operazione deteneva il 18,5% di Iren. Equita conferma la raccomandazione buy sul titolo e il target a 2,90 euro.

Saras +2,9% in ottima forma grazie ai dati sui margini di raffinazione. Alla fine della scorsa settimana il benchmark EMC è salito a 0,0 dollari/barile da -0,9 la settimana precedente.

Gli appuntamenti macroeconomici di oggi: negli USA alle 22:30 scorte petrolio settimanali (API).

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)