Piazza Affari poco sotto la parità. Bancari e Telecom in rosso, bene Eni e Recordati. FTSE MIB -0,05%

Piazza Affari poco sotto la parità.

Piazza Affari poco sotto la parità. Bancari e Telecom in rosso, bene Eni e Recordati. FTSE MIB -0,05%.

Mercati azionari europei contrastati. Wall Street incerta: poco dopo la chiusura delle borse europee S&P 500 -0,0%, NASDAQ Composite -0,2%, Dow Jones Industrial +0,2%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a -0,05% (performance settimanale +1,14%), il FTSE Italia All-Share a -0,10%, il FTSE Italia Mid Cap a -0,42%, il FTSE Italia STAR a -0,32%.

BTP e spread in netto peggioramento. Il rendimento del decennale segna 1,18% (chiusura precedente a 1,07%), lo spread sul Bund 128 bp (da 124) (dati MTS).

*Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo negli USA: spese personali settembre +0,6 m/m *da +1% R (atteso +0,6%), consumi personali +0,3% m/m da +0,6% R; indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) finale ottobre 71,7 punti da 71,4 punti (atteso 71,4 punti); indice PMI Chicago (manifatturiero) ottobre 68,4 punti da 64,7 punti (atteso 63,5 punti). Nell'eurozona: 1a stima PIL trim3 +2,2% t/t (da +2,2%, atteso +2,1%); inflazione preliminare ottobre +4,1% a/a da +3,4% a/a (atteso +3,7%). In Germania: 1a stima PIL trim3 +1,8% t/t da +1,9% (atteso +2,2%). In Italia: 1a stima PIL trim3 +3,8% a/a (precedente +17,0% R, atteso +3,0%).

Banco BPM -7,28% e BPER Banca -6,44% in netto ribasso. Secondo Reuters i benefici fiscali relativi alle fusioni bancari potrebbero essere estesi di sei mesi fino a metà dell'anno prossimo ma con un tetto massimo di 500 milioni di euro. Banco BPM è al centro dei rumor M&A dopo lo stop alle trattative tra MEF e Unicredit -0,59% su Banca MPS -1,06%. BPM potrebbe essere coinvolta nella privatizzazione della banca senese oppure acquisita dalla stessa Unicredit. Meno chiara la posizione di BPER Banca che è stata recentemente accostata a BP Sondrio -1,88% a causa della forte presenza di Unipol -0,72% nell'azionariato di entrambe.

Telecom Italia -2,96% perde ulteriore terreno e scende sui minimi da quasi un anno dopo dati trimestrali deboli e inferiori alle attese e il peggioramento della guidance 2021 su ricavi organici da servizi, EBITDA organico after lease, FCF after lease e indebitamento netto. L'a.d. Luigi Gubitosi durante la presentazione dei risultati ha dichiarato di essere dispiaciuto per la revisione al ribasso della guidance causata, a suo avviso, a errori e analisi insufficienti in occasione della pubblicazione dei dati semestrali a luglio. Il manager ha anche dichiarato che la partnership sul calcio con DAZN darà i risultati previsti ma con tempi più lunghi.

Recordati +2,38% tocca i massimi da inizio settembre. I ricavi nei primi nove mesi del 2021 sono saliti del 5,7% a/a a 1,1562 miliardi di euro, l'utile netto a 296,4 milioni (+8,1% a/a), mentre l'utile netto rettificato è sceso dell'1,3% a/a a 313,4 milioni. Il cda ha deciso di distribuire un acconto sul dividendo 2021 pari a 0,53 euro per azione: stacco il 22 novembre e pagamento dal 24 novembre.

Bene Eni +1,97% che archivia il terzo trimestre 2021 con risultati in forte crescita e superiori alle stime degli analisti. Il risultato operativo adjusted si attesta a +2,492 miliardi di euro (+0,537 un anno fa, consensus +2,44), il risultato netto adjusted a +1,431 miliardi (-0,153 un anno fa, consensus +1,08). L'indebitamento finanziario netto (ante IFRS 16) è pari a 11,3 miliardi, -0,3 rispetto a fine 2020, con leverage in riduzione a 0,28 da 0,31 a fine 2020.

In rialzo EXOR +1,22% che in avvio di seduta fa segnare a 83,44 euro il nuovo massimo storico in scia alla firma del Memorandum of Understanding con la francese Covéa per la vendita di PartnerRe a 9 miliardi di dollari (7,7 miliardi di euro). L'accordo prevede che Exor acquisti da Covéa asset riassicurativi gestiti da PartnerRe pagando 725 milioni di dollari (625 milioni di euro). Exor e Covéa prevedono di siglare gli accordi definitivi entro fine anno, con closing atteso a metà 2022.

Piaggio -7,11% precipita sui minimi da inizio anno dopo la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi 2021. I ricavi salgono a 1,3192 miliardi di euro (miglior risultato nel periodo dal 2007), +32,7% a/a, l'utile netto a 51,6 milioni, +77,1% a/a. I dati sono in forte crescita ma in linea con le attese. Secondo voci di mercato a deludere è stato l'EBITDA, pari a 192,9 milioni di euro, +27,8% a/a.

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)