Partenza positiva di Piazza Affari all’indomani dell’election day. L’ultima settimana di settembre si apre nel segno positivo per la borsa italiana, che registra lievi guadagni anche se lo spread torna a salire a causa dei rendimenti che hanno nuovamente superato il 4,5%.
Piazza affari e le altre borse europee
Dopo una settimana di negoziazioni non particolarmente positive per le borse europee, in cui i mercati sono stati dominati dall’attesa di decisioni della Federal Reserve e dal continuo aumento dell’inflazione dovuta ai rincari energetici causati dalla guerra in Ucraina, nell’ultimo lunedì di Settembre, l’aria sembra cambiare direzione, almeno per la borsa italiana, con Milano che tenta un rimbalzo positivo, anche se lieve.
Nel contesto generale delle borse europee Piazza Affari si configura come la migliore per risultati in apertura, anche se i guadagni sono lievi e moderati.
Per essere più precisi, l’indice FTSE MIB ha guadagnato in apertura lo 0,13%, per raggiungere un guadagno dello 0,22% nel corso della mattinata, mentre Francoforte, Parigi ed Amsterdam continuano sulla linea rossa già tracciata la scorsa settimana. Nel dettaglio, Amsterdam è in perdita dello 0,49%, segue Francoforte con una perdita dello 0,59% e chiude Parigi in negativo dello 0,71%.
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Focus su Piazza Affari
Un precario equilibrio mantiene Piazza Affari in vantaggio, con titoli bancari in ascesa e discesa, e lo stesso sul mercato energetico.
Tra i titoli migliori della giornata figurano Fineco Bank e Telecom Italia rispettivamente in positivo del 3,95% e del 4,05%, cui fa seguito Moncler con un guadagno del 3,86% e Intesa Sanpaolo con un più moderato guadagno dello 0,34%.
Di segno opposto invece Enel, Bper, Banco BPM e Mfe A. Tra questi il risultato peggiore è stato registrato da Enel, in perdita del 2,77%, più contenute le perdite di Bper e Banco BPM rispettivamente perdono lo 0,21% e 0,10%. Sotto lo 0,5% anche le perdite di Mfe A che registra uno -0,18%
Spread in aumento
Nonostante i risultati discretamente positivi registrati a piazza affari, lo spread torna a salire sopra i 237 punti base. Nei giorni scorsi c’era stata una leggera flessione dovuta ad un aumento dei rendimenti dei Bund tedeschi a 10 anni.
Nonostante le ingenti acquisizioni di obbligazioni italiane da parte della BCE attraverso il TPI, lo scudo anti spread, la fiducia dei mercati per le obbligazioni italiane è più bassa che mai, ed i rendimenti hanno raggiunto il 4,6%, tuttavia, per gli osservatori, il rischio recessione, seppur dietro l’angolo, non è imminente, e si ipotizza uno spread massimo intorno e non oltre i 250 punti base.