Wall Street chiude in rialzo

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo sostenuta dall'apparente calma nel comparto obbligazionario dopo il rassicurante dato sull'inflazione pubblicato mercoledì.

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo sostenuta dall'apparente calma nel comparto obbligazionario dopo il rassicurante dato sull'inflazione pubblicato mercoledì. Mercati guidati anche dall'ottimismo per il mega piano di aiuti in Usa, per il positivo dato sulle richieste di disoccupazione e per il progresso nel programma globale di vaccinazione contro il Covid-19.Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,58%, l'S&P 500 l'1,04% ed il Nasdaq Composite il 2,52%. L'indice delle blue chip ha messo a segno la quarta chiusura record consecutiva mentre il listino delle 500 aziende a maggiore capitalizzazione ha aggiornato il massimo storico intraday. Sugli scudi il comparto tecnologico.Tra i titoli in evidenza Fossil Group -16,33%. Il produttore di orologi ha comunicato per il quarto trimestre perdite nette in calo da 6,9 a 3,9 milioni di dollari. Il rosso per azione è invece sceso da 14 a 8 centesimi, a fronte di ricavi in flessione da 711,6 a 528,1 milioni di dollari. Per l'esercizio 2021 il gruppo texano si prevede che la pandemia continui a esercitare pressioni sulle vendite, attese però in crescita tra il 10% e il 15% rispetto al 2020. Oracle -6,49%. La chief executive del gruppo dei software, Safra Catz, ha dichiarato di attendersi per il trimestre in corso un eps rettificato compreso tra 1,20 e 1,24 dollari, a fronte di una crescita dei ricavi del 5% -7% (1,28 dollari e 4% il consensus di Refinitiv). A deprimere i corsi è soprattutto il dato sulla crescita delle vendite nei servizi cloud. Il progresso del 5% annuo registrato nel terzo trimestre è positivo ma rimane in singola cifra, troppo poco per andare a impensierire colossi come Amazon, Microsoft e Google che da tempo operano nel comparto. Secondo diversi analisti Oracle rimane un player di nicchia nel cloud. In ogni caso nell'ultimo periodo Oracle ha registrato profitti netti quasi raddoppiati da 2,57 miliardi, pari a 79 centesimi per azione, a 5,02 miliardi, e 1,68 dollari. Su base rettificata l'eps è salito da 97 centesimi a 1,16 dollari, a fronte di ricavi in aumento da 9,79 a 10,08 miliardi. Il consensus di FactSet era invece per 1,11 dollari e 10,07 miliardi rispettivamente.Sul fronte macroeconomico le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 5 marzo febbraio si sono attestate a 712 mila unità, inferiori alle attese (725 mila) e al dato della settimana precedente (754 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione (calcolato sui dati al 28 febbraio) si attesta a 4,144 milioni, inferiore a 4,337 milioni della rilevazione precedente (attese 4,220 milioni).

(RV - www.ftaonline.com)