Wall Street chiude in ribasso

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso.

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha perso lo 0,48%, l'S&P 500 lo 0,08% ed il Nasdaq Composite lo 0,28%. La Fed ha confermato i tassi di interesse nel range 0-0,25% ed il piano di acquisto di titoli da 120 miliardi di dollari al mese. Tra i titoli in evidenza Alphabet +2,97%. La holding di Google ha presentato risultati relativi al primo trimestre segnati da profitti netti rimbalzati da 6,84 miliardi, pari a 9,87 dollari per azione, a 17,93 miliardi, e 26,29 dollari, ampiamente sopra ai 15,82 dollari del consensus di Refinitiv. I ricavi totali sono cresciuti del 34% annuo a 55,31 miliardi di dollari (45,60 miliardi al netto dei costi di acquisizione del traffico), contro i 51,50 miliardi del consensus di FactSet. Le ricerche web sono state ancora la principale fonte di entrate con 31,88 miliardi di ricavi, mentre gli incassi dalla pubblicità su YouTube sono rimbalzati del 49% annuo a 6,00 miliardi.International Business Machine (IBM) +0,7%. Il colosso informatico ha comunicato che il board ha approvato un dividendo trimestrale di 1,64 dollari per azione (in pagamento il 10 giugno prossimo su posizioni al 10 maggio), per un aumento di appena un centesimo. Big Blue ha sottolineato come il 2021 sarà il ventiseiesimo anno consecutivo con un incremento del dividendo. Microsoft -2,83%. L'inventore del sistema operativo Windows ha comunicato risultati per il terzo trimestre del suo esercizio segnati da ricavi in crescita da 33,06 a 41,71 miliardi di dollari, contro i 41,04 miliardi del consensus di FactSet. Redmond aveva superato quota 40 miliardi per la prima volta nella sua storia proprio nel precedente periodo. Nei tre mesi allo scorso 31 marzo i profitti netti sono rimbalzati del 44% annuo a 15,46 miliardi. Su base rettificata l'eps si è attestato a 1,95 dollari contro gli 1,78 dollari del consensus di Refinitiv. Sul titolo sono scattate le prese di beneficio (dopo aver toccato martedì il massimo storico).Sul fronte macroeconomico a marzo le scorte all'ingrosso (preliminare) hanno fatto segnare un incremento dell'1,4% superiore alle attese, fissate al +0,5%. Nel mese di febbraio le scorte erano cresciute dello 0,6%. Escluso il settore auto, le scorte sono cresciute dello 0,6% a marzo dopo essere cresciute dell'1,4% a febbraio. Nel mese di marzo la bilancia commerciale di beni ha segnato un deficit pari a 90,6 miliardi di dollari, in aumento rispetto al disavanzo di 87,1 mld del mese precedente e fronte di un deficit atteso pari a 88,2 mld. Le importazioni sono aumentate a 232,6 miliardi di dollari (+14,9 mld di dollari rispetto a febbraio) mentre le esportazioni sono cresciute a 142 mld (11,4 miliardi di dollari in più rispetto a dicembre).

(RV - www.ftaonline.com)