BCE: gli investitori scommettono sul picco dei tassi al 3,9%

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno iniziato la settimana all’insegna dei rialzi. 

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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno iniziato la settimana all’insegna dei rialzi. Poche le notizie di rilievo monitorate dagli investitori, che hanno posto il focus principalmente sulle questioni geopolitiche. In particolare, gli Stati Uniti hanno avvertito la Cina che vi saranno “gravi conseguenze” nel caso in cui venissero fornite armi letali alla Russia. Inoltre, è da mettere in evidenza come Pechino abbia accusato Washington di mettere in pericolo la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan per via del transito di un aereo militare USA su tale spazio.

Lato Banche centrali, è da segnalare che la Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha detto che è molto probabile che l’istituto alzerà i tassi di 50 punti base nel meeting di marzo. Inoltre, la Governatrice dell’Eurotower ha ribadito che le successive mosse saranno dipendenti dai dati e che l’intenzione è quella di riportare l’inflazione al 2% e di mantenerla a tali livelli in modo sostenibile. Nel frattempo, Bloomberg ha messo in evidenza che il pricing del mercato degli swap mostra che le attese per il picco del costo del denaro da parte della BCE sia al 3,9% a febbraio 2024.

L’aggiustamento al rialzo, fino a poche settimane fa le attese erano per un massimo al 3,5%, è dovuto ai dati economici arrivati dagli Stati Uniti, che hanno mostrato la resilienza dell’indice dei prezzi al consumo. Fronte materie prime, la Russia ha interrotto le consegne verso la Polonia in vista del taglio delle forniture in risposta al price cap.

I MARKET MOVER

Nella giornata odierna gli investitori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici importanti per gli Stati Uniti. Per gli USA si attendono le misurazioni della bilancia commerciale di beni (gennaio), indice dei prezzi delle case (dicembre), PMI Chicago (febbraio), fiducia dei consumatori elaborata dal Conference Board (febbraio) e gli indici manifatturiero e dei servizi della Fed di Richmond (febbraio).

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