Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Innanzitutto, sono da segnalare le parole del Governatore della Bank of England, Andrew Bailey, il quale ha detto che i tassi rimarranno probabilmente al di sotto di quelli registrati prima della crisi finanziaria. Il Presidente della BoE inoltre ha sottolineato come le prossime decisioni non verranno influenzate dalle turbolenze sul sistema bancario. Secondo diversi analisti, quanto detto da Bailey rappresenta un altro indizio in merito alla possibile fine del ciclo di aumenti del costo del denaro nel Paese. Nel frattempo il Capo della vigilanza della BCE, Andrea Enria, ha dichiarato che le autorità dovrebbero esaminare maggiormente il modo in cui le banche gestiscono il rischio di tasso di interesse. L’esponente dell’Eurotower ha inoltre sottolineato come si stia preparando “un’escalation strutturata degli interventi di vigilanza” nei contesti in cui gli istituti di credito mostrino un ritardo nei progressi sulle scadenze stabilite. Intanto, è interessante segnalare come dopo il ritorno di una certa calma sul settore bancario, le probabilità sono tornate a favore di un rialzo dei tassi da 25 punti base da parte della Fed nel meeting di maggio. Nel dettaglio e stando a quanto riportato dal CME FedWatch Tool, si parla di una stima al 51,3%. Da evidenziare anche come l’Arabia Saudita abbia affermato che l’OPEC+ non dovrebbe cambiare rispetto a quanto già stabilito la produzione di petrolio nel meeting previsto per la prossima settimana.
I MARKET MOVER
Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati sulle vendite in corso di abitazioni (febbraio) e sulle scorte e la produzione di greggio degli Stati Uniti. Lato Banche centrali, segnaliamo i discorsi di Schnabel (BCE) e Barr (Fed).