Borse europee al test dell’inflazione dell’Eurozona

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti.

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. In Cina, il PIL del 2022 si è attestato al 3%, segnalando un deciso rallentamento rispetto all’8,1% del 2021. La misurazione è stata la peggior rilevazione dal 1976 se si esclude il 2,2% del 2020, oltre ad essere ben al di sotto rispetto ai target governativi al 5,5%. La causa principale di questo rallentamento è principalmente attribuibile alla politica “Covid-zero” per arginare i contagi.

Secondo diversi analisti, la rimozione di queste misure restrittive potrebbe porre le basi per una ripresa nel 2023. Sul fronte delle Banche centrali Philip Lane, Capo economista della BCE, ha detto che l’istituto dovrà alzare i tassi ad un livello tale da restringere la crescita, con il picco che dipenderà dalla risposta dell’economia. Una volta che il costo del denaro avrà raggiunto un livello adeguato, l’Eurotower dovrà riuscire a bilanciare il rischio di aver fatto troppo a quello di aver fatto troppo poco.

Lane ha anche evidenziato che nei prossimi anni saranno necessari “significativi aggiustamenti fiscali” da parte dei Governi. Per oggi, il focus sarà rivolto all’inflazione dell’Eurozona di dicembre (finale), che stando alle attese Bloomberg dovrebbe attestarsi al 9,2%. Mario Centeno, Presidente della Banca centrale portoghese, ha evidenziato che nel 4° trimestre del 2022 l’Eurozona potrebbe aver fatto meglio delle attese, chiudendo l’anno con il segno più. Se ciò avvenisse, significherebbe che il blocco è riuscito ad evitare una recessione tecnica (due trimestri di crescita negativa consecutivi).

I MARKET MOVER

Nella giornata odierna gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici importanti per l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’Eurozona si attendono i dati dell’inflazione di dicembre (finale). Per gli USA focus sulle vendite al dettaglio (dicembre), prezzi alla produzione (dicembre), produzione industriale (dicembre), indice NAHB (fiducia dei costruttori di abitazioni, gennaio) e sul Beige Book. Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi di Villeroy (BCE) e dei componenti della Federal Reserve Bostic, Bullard, Harker e Logan.

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