Analisi del certificato Step Down su ENEL, ENI, REPSOL, Royal Dutch Shell

Analisi del certificato Cash Collect Step Down con ISIN NLBNPIT133G1 su un paniere composto dai titoli ENEL, ENI, REPSOL, Royal Dutch Shell

Il certificato Step Down Cach Collect con codice ISIN NLBNPIT133G1 emesso da BNP Paribas Issuance S.a., si basa su un paniere sottostante composto da più titoli legati al mondo dell’energia.

Nello specifico il certificato si basa sui titoli Enel Spa, il cui corrispondente codice Bloomberg è ENEL IM ed il suo codice ISIN è IT0003128367, il titolo Eni Spa, con codice Bloomberg ENI IM e codice ISIN IT0003132476, il titolo Repsol SA, con codice Bloomberg REP SQ e codice ISIN ES0173516115 e il titolo Royal Dutch Shell con codice Bloomberg RDSA NA e codice ISIN GB00B03MLX29.

I titoli che compongono il paniere sono quotati in borsa presso le borse di Milano, per quanto riguarda Enel ed Eni, la borsa di Madrid per quanto riguarda il titolo Repsol e la borsa di Londra per il titolo Shell.

In questa guida vedremo le caratteristiche principali del certificato, la sua struttura interna, a quali condizioni è sottoposto e quali sono i margini di profitto e rischio ad esso legati.

Va ricordato inoltre che, anche se la retribuzione derivante da questo certificato è dipendente dall’andamento dei titoli sottostanti, l’acquisizione del certificato non da diritto alla divisione dei dividendi dei titoli sottostanti.

Panoramica su Enel, Eni, Repsol e Shell

Enel è una società energetica italiana, di proprietà al 23,6% dello stato italiano tramite il Ministero dell’economia e delle finanze, ed è la 73° società al mondo per fatturato.

Il suo capitale di mercato è stimato intorno ai 25 miliardi di Euro e il valore medio delle sue azioni oscilla tra i 3,9€ ed i 6,91€.

Come Enel, anche Eni è una società energetica italiana, che vanta il raggiungimento della posizione 461 nella classifica delle 2000 società a statuto azionario diffuso in termini di fatturato, utile e capitalizzazione, realizzata da Forbes nel 2021, Eni ha inoltre conquistato la posizione 216 nella classifica delle 500 società al mondo per fatturato e la posizione 25 nella classifica Top 100 Global Energy Leader e nella Thomas Reuters top 25 per il settore Oil & Gas.

Il suo capitale di mercato è stimato intorno ai 50 miliardi di dollari e le sue azioni hanno un valore medio che va dai 10,42€ a 14,18€.

Repsol è una multinazionale spagola operante in 29 paesi e specializzata nel settore energetico, con un capitale di mercato stimato intorno ai 20 miliardi di euro e le sue azioni hanno un valore medio che oscilla tra 10,33€ e 16,15€.

Ultima ma non meno importante, Royal Dutch Shell, nota più semplicemente come Shell, si tratta di una compagnia energetica britannica, una delle quattro società più grandi al mondo nel settore, con un capitale di mercato stimato intorno ai 163 miliardi di sterline. Le sue azioni hanno un valore medio che oscilla tra 1.833 e 2.557 sterline.

Struttura del Certificato e strategie operative

Come abbiamo visto il certificato si compone di quattro titoli sottostanti legati a società energetiche quali Enel, Eni, Repsol e Shell, la sua configurazione lo classifica tra i certificati classificati Cash Collect, ovvero certificati composti da più titoli sottostanti.

Il certificato presenta un meccanismo di Worst performance, ovvero di misurazione della performance peggiore, questo valore è utilizzato per determinare il titolo peggiore tra quelli presenti nel paniere. La worst performance è determinante al fine di attribuire premi condizionati, scadenza anticipata e importo di liquidazione.

Il certificato è si compone di una meccanica di Step Down, ovvero una condizione che consente la liquidazione anticipata del certificato anche nel caso in cui i titoli sottostanti perdano troppo valore rispetto alla data di osservazione iniziale. Si tratta a tutti gli effetti di uno strumento di tutela del capitale investito finalizzato a limitare le perdite possibili con investimenti di questo tipo.

Il certificato prevede dispone anche di un meccanismo di memoria che consente, nel caso in cui non venga soddisfatta la condizione di pagamento dei premi ad una determinata data di osservazione, di non perdere il premio, ma di ricevere alla successiva data di pagamento, un premio maggiorato.

Il certificato è stato emesso in data 23 giugno 2021 con osservazione iniziale al 18 giugno 2021, ad un prezzo di 100€e con un importo nozionale fissato per certificato pari a 100€.

La data di osservazione iniziale è utilizzata per determinare il livello di barriera per la scadenza anticipata, il livello barriera per il pagamento dei premi condizionati ed il valore di Strike.

Nello specifico, il valore di strike corrisponde al valore dei titoli sottostanti osservato alla chiusura dei mercati di riferimento alla data di osservazione iniziale ed è pari a 16,67 per Shell, 10,74 per Repsol, 10,314 per Eni e 8,054 per Enel.

La barriera per la scadenza anticipata è fissata al 70% del prezzo di riferimento iniziale, mentre la barriera per il versamento dei premi condizionati ha un valore progressivo, che parte dal 70% del prezzo di riferimento e cala su base semestrale fino ad arrivare al 30% del prezzo di riferimento iniziale.

Il certificato prevede date di osservazione e valutazione delle condizioni di scadenza anticipata e pagamento dei premi condizionati, pari allo 0,71% dell’importo nozionale, che hanno cadenza mensile a partire da luglio 2021 per l’assegnazione dei premi e da dicembre 2021 per la scadenza anticipata.

Attribuzione dei premi condizionati per il certificato step down su Enel, Eni, Repsol e Shell

Come abbiamo visto, il certificato prevede l’assegnazione mensile di premi condizionati. Questi premi, dal valore pari allo 0,71% dell’importo nozionale, ovvero 0,71€, vengono assegnati solo se vengono rispettate una serie di condizioni. Nel caso in cui queste condizioni non sono rispettate, il premio per effetto memoria non viene perduto ed è pagato alla successiva data di pagamento in cui le condizioni di pagamento sono soddisfatte.

Perché il certificato paghi i propri premi condizionati è necessario che, alla data di valutazione del premio condizionato, il prezzo di chiusura di ogni sottostante, è pari o superiore alla barriera del premio condizionato, il cui valore è decrescente e parte dal 70% del prezzo di riferimento iniziale per i primi 6 mesi, scende al 60% nei successivi sei mesi, poi diventa del 50%, del 40% e in fine del 30% nell’ultimo semestre.

Con l’abbassarsi del livello di barriera per i premi condizionati, aumentano le probabilità che questi possano essere pagati recuperando anche i premi non versati in precedenza.

Se infatti ad una data di osservazione, uno o più titoli sottostanti presentano un valore inferiore al livello di barriera previsto per quella data, il premio non viene versato ma si somma al premio previsto per la successiva data di pagamento.

Scadenza anticipata del certificato step down su Enel, Eni, Repsol e Shell

La scadenza anticipata è uno degli elementi centrali di questo certificato, esso infatti prevede diverse condizioni di scadenza anticipata e liquidazione anticipata del certificato.

Nel caso in cui, ad una qualsiasi data di valutazione dell’importo di liquidazione anticipato, il prezzo di chiusura di ogni sottostante, è pari o superiore al 100% del relativo prezzo di riferimento iniziale, il certificato viene liquidato anticipatamente, con un importo prefissato pari all’importo nozionale.

Condizioni di liquidazione del certificato step down su Enel, Eni, Repsol e Shell

Nel caso in cui non venga a verificarsi nessuna condizione di scadenza anticipata, il certificato verrà liquidato alla data di pagamento finale prevista dallo stesso, ovvero 25 giungo 2024 con osservazione finale al 18 giugno 2024.

L’osservazione finale ha il valore di determinare l’importo di liquidazione, questo infatti può essere pari all’importo nozionale nel caso in cui alla data di osservazione finale non è stato registrato un evento barriera.

Per evento barriera si intende la condizione per cui il valore di uno o più titoli sottostanti, è inferiore alla barriera prefissata al 70% del prezzo di riferimento iniziale o strike.

Nel caso in cui dovesse verificarsi un evento barriera, l’importo di liquidazione ricevuto sarebbe pari all’importo nozionale meno un importo commisurato alla performance del sottostante peggiore, quello con il maggior distacco in negativo dalla barriera.

In questo caso, l’importo versato potrebbe essere inferiore all’importo nozionale e di conseguenza inferiore al prezzo di acquisto, causando una perdita parziale o totale del capitale investito.

Indicatore di Rischio

La struttura e gli elementi del certificato presentano diversi elementi di tutela del capitale investito finalizzati a limitare e contenere le perdite possibili, queste limitazioni tuttavia, influiscono anche sui possibili margini positivi.

Per questo certificato è stato quindi indicato come livello di rischio un livello cinque su una scala da uno a sette, dove uno rappresenta il rischio più basso e sette il rischio più alto. Un livello 5 su 7 rappresenta una classe di rischio medio alta che consente all’investitore di ottenere buoni margini con relativamente pochi rischi.

Per semplificare rendere più chiari i possibili rendimenti e perdite derivanti da questo certificato, l’emittente BNP Paribas ha prodotto quattro diversi scenari, classificati come Stress, Sfavorevole, Moderato e Favorevole. Lo scenario Stress rappresenta il caso peggiore mentre lo scenario favorevole quello migliore.

Ipotizzando un investimento iniziale di 10.000€ e di mantenere l’investimento fino alla sua scadenza, naturale, nel caso di scenario di Stress, la retribuzione finale stimata potrebbe essere di circa 4300€, con una perdita di 6700€ sul capitale iniziale.

Nel caso di uno scenario sfavorevole, la retribuzione finale stimata potrebbe essere di 6890€ con una perdita di circa 3100€ sul capitale iniziale.

Nel caso di scenario moderato, la retribuzione finale stimata potrebbe essere di 10400€ con un guadagno di circa 400€ sull’investimento iniziale.

Nel caso di scenario favorevole, la retribuzione finale stimata potrebbe essere di 14400€ con un guadagno di oltre 4400€ sull’investimento iniziale.

Da sapere prima di investire

Costi

L’unico costo previsto dall’emittente per questo certificato è un costo di ingresso pari allo 0,95%, già compreso nel prezzo del certificato. L’emittente non ha previsto o indicato altri prezzi, tuttavia è possibile che eventuali rivenditori possano applicare prezzi addizionali e commissioni.

Liquidazione anticipata dell’investimento

Il certificato ha una durata fissa ed una scadenza, qualora l’investitore volesse ritirare il denaro investito in anticipo rispetto alla scadenza prefissata può vendere il proprio certificato fuori mercato. In questo caso vendendo il certificato prima della fine consigliata, l’importo che riceverebbe potrebbe essere inferiore, anche di molto, a quello che avrebbe ricevuto mantenendo il certificato fino alla fine. È tuttavia possibile, in situazioni di mercato straordinarie, che la vendita anticipata del prodotto, potrebbe essere temporaneamente difficile o addirittura impossibile da eseguire.

Avvertenze

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Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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