Clima di risk-off sui mercati

Il risk-off torna a prevalere sui mercati, con i principali indici di Borsa che ieri hanno registrato flessioni superiori all’1% in Europa e oltre il 2% a Wall Street, dopo l’intervento del presidente della FED Powell.

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Il risk-off torna a prevalere sui mercati, con i principali indici di Borsa che ieri hanno registrato flessioni superiori all’1% in Europa e oltre il 2% a Wall Street, dopo l’intervento del presidente della FED Powell. La Federal Reserve lascia i tassi d’interesse invariati nel range 0-0,25%, impegnandosi a continuare il suo piano di acquisti di asset e a mantenere la politica monetaria accomodante, almeno fino a quando non ci sarà un inizio di ripresa e l’inflazione non sarà “salita al 2% e si appresterà a superare moderatamente il 2% per qualche tempo”. A spaventare gli investitori sono diversi elementi, in primis la concretizzazione di misure sempre più restrittive a causa dell’aumento dei contagi di Covid-19. Mentre il Governo inglese ha affermato di non sapere fino a quando dureranno le misure restrittive, quello francese starebbe pensando al terzo lockdown duro dall’inizio della pandemia. In questo quadro i piani di vaccinazione vanno a rilento, fattore che pesa in maniera importante sul raggiungimento della tanto attesa immunità di gregge e sul conseguente ritorno alla normalità. La Comunità autonoma di Madrid ha sospeso la somministrazione delle prime dosi del vaccino, motivando la decisione con la mancanza di scorte del farmaco. Ieri a Wall Street sono state protagoniste alcune delle società tecnologie più importanti. Nonostante dati trimestrali sostanzialmente solidi e in linea con le attese, gli investitori hanno preferito incassare i guadagni dei mesi scorsi. Facebook ha lasciato sul terreno l’8%, Tesla il 7 e Apple oltre il 3%. Le vendite hanno così fatto volare il VIX, con l’indice della paura cresciuto del 36,4%.

I MARKET MOVER

Nel corso della mattinata gli investitori saranno concentrati sulla fiducia delle imprese e dei consumatori dell’Italia per gennaio. Sempre nel Belpaese le attenzioni saranno rivolte all’asta di BTp a 5 e 10 anni. La fiducia dei consumatori verrà rilasciata anche per l’Eurozona in versione finale. L’attenzione si sposterà poi sull’inflazione tedesca di gennaio. Per gli Stati Uniti il focus sarà rivolto principalmente alle rilevazioni del PIL del 4° trimestre 2020 e sulle richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana. La giornata si concluderà con i dati sulle vendite di nuove case di dicembre.

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