Dopo le Banche centrali, focus sui dati del mercato del lavoro USA

I principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta positiva.

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I principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta positiva. Archiviato il meeting della Fed, il focus degli operatori si è spostato su BoE e BCE. Nel dettaglio la Bank of England ha alzato i tassi di 50 punti base, portandoli al 4%. L’istituto si attende che il PIL scenda dello 0,5% nel 2023, meglio del -1,5% previsto a novembre, mentre l’inflazione è attesa al 4% nel 2023 e in riduzione sotto il 2% entro la prima parte del 2024. Intanto, la BCE ha alzato i tassi di 50 punti base, come da attese. L’istituto ha anche comunicato che a marzo dovrebbe essere effettuato un altro incremento dello stesso ammontare, per poi valutare il percorso di politica monetaria.

Per quanto riguarda la riduzione del bilancio, questa verrà inizialmente effettuata tagliando il portafoglio APP in media di 15 miliardi di euro al mese da marzo a giugno 2023. Nella sua conferenza stampa, Christine Lagarde ha detto che il processo deflattivo non è ancora in atto e che la riapertura della Cina avrà delle conseguenze sull’inflazione. Inoltre, la Governatrice dell’Eurotower ha sottolineato che a marzo non verrà raggiunto il picco del costo del denaro e che è necessario mantenere la rotta, anche mantenendo i tassi in territorio restrittivo per qualche tempo.

Oggi i riflettori sono puntati al mercato del lavoro USA, con i dati di gennaio. Il consensus Bloomberg vede i Non-Farm Payrolls in contrazione a 190mila unità rispetto alle precedenti 223mila, oltre ad una disoccupazione dal 3,5% al 3,6%. Intanto, le richieste di sussidi di disoccupazione in USA sono scese per la quarta volta in 5 settimane, attestandosi a 183mila unità, sotto il consensus a 195mila unità.

I MARKET MOVER

Giornata densa di dati macroeconomici quella odierna. Gli operatori dei mercati finanziari monitoreranno diverse misurazioni per le principali economie del Vecchio Continente e per gli Stati Uniti. Per Italia, Germania, Gran Bretagna, Eurozona e USA segnaliamo gli indici S&P Global PMI (servizi e composito, gennaio). Per l’Eurozona si attende inoltre l’indice dei prezzi alla produzione (dicembre). Dal primo pomeriggio focus sui dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti di gennaio: Non Farm Payrolls, tasso di disoccupazione e salario orario medio. Sempre per gli USA è atteso inoltre l’ISM dei servizi (gennaio).

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