Plug Power: un certificato per investire nell’idrogeno

L’aumento della domanda di celle a combustibile porta alla ribalta la tecnologia proposta da Plug Power.

L’aumento della domanda di celle a combustibile porta alla ribalta la tecnologia proposta da Plug Power, leader mondiale delle soluzioni a idrogeno con sede a Latham nello stato di New York.

L’azienda produce sistemi a celle a combustibile per l’alimentazione di carrelli elevatori e veicoli commerciali simili, ma sta investendo anche nello sviluppo di veicoli con propulsione mediante celle a combustibile.

Può vantare partnership con Amazon, Home Depot e Walmart per la fornitura di tecnologia ad idrogeno utilizzata nei carrelli elevatori. La joint venture con Renault guarda invece alla progettazione di veicoli commerciali a basse emissioni.

La tecnologia di Plug Power concorre alla transizione energetica mondiale e punta ad utilizzare una fonte rinnovabile certificata per azzerare le emissioni ambientali. Secondo la Commissione europea, entro il 2050 l’energia proveniente dall’idrogeno crescerà al 13-14% del totale. 

Il sottostante

Plug Power ha recentemente inviato un segnale di forza, superando la media esponenziale a 200 sedute in transito a 28 dollari, ed è riuscito a risalire la china fino a 32 dollari circa, pari al 50% di ritracciamento del ribasso partito lo scorso novembre. Il superamento di 33,50, trend line che scende dai record del 2021, creerebbe i presupposti per rivedere area 35-36, livello successivo nella scala di Fibonacci (il 61,8%). Prezzi che invece dovessero arretrare fin sotto i 28 dollari minaccerebbero seriamente tale scenario, creando i presupposti per un primo affondo verso 25 dollari e per il successivo test in area 21.

Strategie operative con il Certificate Memory Cash Collect

Per il titolo lo scenario si prospetta moderatamente rialzista, ma la strategia è attuabile anche in una visione neutrale. Il nome del prodotto è Memory Cash Collect (Isin NLBNPIT166G1), ultimo prezzo scambiato a 94,2 euro, emesso il 16 dicembre 2021. Il premio trimestrale condizionato è di 3,60 euro. Il prossimo trigger di valutazione è il 10 giugno 2022 e la data di pagamento del premio è il 17 giugno 2022. 

Caratteristiche del certificato Memory Cash Collect

II Memory Cash Collect consentono di ottenere potenziali premi con effetto memoria nelle date di valutazione trimestrali anche nel caso di andamento negativo sottostante purché la quotazione sia pari o superiore al livello Barriera Premio (per questo certificato pari al 70% del suo valore iniziale). Inoltre, a partire dal sesto mese di vita, i Certificate possono scadere anticipatamente qualora nelle date di valutazione trimestrali sottostante quoti a un valore pari o superiore al suo valore iniziale. In questo caso riceve, oltre al premio trimestrale, il Valore Nominale oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente (effetto memoria).

A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono tre gli scenari possibili:

  • se la quotazione sottostante è pari o superiore al livello Barriera Premio, il Certificate rimborsa il Valore Nominale più il premio con Effetto Memoria
  • se la quotazione sottostante è inferiore al livello Barriera Premio ma pari o superiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate rimborsa il Valore Nominale.
  • se la quotazione sottostante è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance sottostante (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 6/7).

Da sapere prima di investire

Rischio di credito sull’Emittente.  I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.

Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.

Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).

Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.

Avvertenze

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