Prevalgono i timori per l'epidemia

Sui mercati tornano in primo piano i timori per una seconda ondata di epidemia in Cina e negli Stati Uniti.

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Sui mercati tornano in primo piano i timori per una seconda ondata di epidemia in Cina e negli Stati Uniti. Diversi stati americani, tra cui l'Oklahoma, dove Donald Trump ha in programma sabato una campagna in vista delle elezioni presidenziali di novembre, vedono un aumento preoccupante dei contagi da coronavirus. In Cina, la capitale Pechino ha annullato decine di voli interni, chiuso le scuole e messo in isolamento alcuni quartieri della città dopo un ritorno di nuovi casi da Covid (21 nuovi casi nelle ultime 24 ore, che portano a 158 il numero di contagi sulla settimana). Questa mattina i listini asiatici si muovono per la maggior parte in territorio negativo, in scia a una Wall Street incerta. Tokyo ha chiuso in calo dello 0,45%, Sydney ha ceduto quasi 1 punto percentuale. Nel mese di maggio, gli effetti del mix pandemia coronavirus e lockdown hanno azzerato in Australia 227.000 posti di lavoro, facendo schizzare il tasso di disoccupazione al 7,1%, record dal 2001. In questo quadro le Borse europee, compresa Piazza Affari, sono attese aprire gli scambi sotto la parità, proseguendo la debolezza di ieri. L'indice Ftse Mib, che si era spinto a ridosso dei 20mila punti, alla fine ha chiuso in calo dello 0,2% a quota 19.585,89 punti.

APPUNTAMENTI ECONOMICI

In primo piano oggi la Bank of England (BoE) che dovrebbe aumentare di 100 miliardi di sterline il programma di Quantitative Easing. Tra i dati, in uscita la bilancia commerciale dell'Italia e le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti.

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