USA: l’inflazione rallenta, probabile pausa nel rialzo dei tassi della Fed

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti.

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Il focus degli investitori è stato rivolto ai dati sull’inflazione statunitense di aprile, che si è attestata al 4,9%, rispetto al 5% atteso dagli analisti. Per quanto riguarda la misurazione core invece, questa è risultata pari al 5,5%, in linea con le previsioni degli analisti censiti da Bloomberg. Secondo diversi esperti, il rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo fa crescere le probabilità di una pausa nel ciclo di rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed a giugno: al momento della scrittura, il CME FedWatch Tool indica una probabilità dell’85,8% di tassi al 5%-5,25%.

Sul fronte delle Banche centrali, sono da menzionare le parole della Presidente della BCE, Christine Lagarde, la quale in un’intervista a Nikkei ha detto che sono necessarie ulteriori azioni da parte dell’istituto, in quanto la lotta all’inflazione non è ancora vinta. Secondo la Governatrice dell’Eurotower per il dato ci sono dei significativi rischi di rialzo e si dovrà prestare attenzione alle dinamiche salariali. Inoltre, la recessione non è lo scenario di base.

Yannis Stournaras, Governatore della Banca centrale greca, ha evidenziato che sebbene ci siano altri aumenti del costo del denaro in vista, nel 2023 il ciclo di incrementi potrebbe concludersi. Oggi le attenzioni saranno rivolte alla riunione della Bank of England che dovrebbe alzare nuovamente i tassi di 25 punti base, portandoli al 4,5%. La BoE dovrebbe anche pubblicare le proiezioni aggiornate su inflazione e crescita economica.

I MARKET MOVER

Oggi gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati sulla riunione di politica monetaria della Bank of England e la conseguente conferenza stampa del governatore Andrew Bailey. Lato dati macroeconomici segnaliamo per gli Stati Uniti la pubblicazione delle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e dei prezzi alla produzione (aprile). Lato Banche centrali segnaliamo inoltre i discorsi di Schnabel, de Guindos (BCE) e Waller (Fed).

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