La Bce ricalibra il tiro, EuroDollaro resiste sopra 1,18

Christine Lagarde smorza i timori sull’inflazione, ma riduce gli acquisti. Commento di IG Italia.

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Non ci sono state grandi soprese dalla riunione odierna della Bce. Il Consiglio direttivo, infatti, ha lasciato invariati i tassi di interesse, annunciando una riduzione degli acquisti legati al programma Pepp (ovvero il programma degli acquisti legati alla pandemia), il cui ritmo sarà “moderatamente inferiore” rispetto agli ultimi due trimestri. La Bce ha inoltre confermato la dotazione del Pepp a 1850 miliardi e durata almeno fino a fine marzo 2022.

Christine Lagarde, nella conferenza stampa successiva all’annuncio, ha sostenuto che la riduzione del ritmo degli acquisti è in linea con il recupero dell’economia dell’eurozona, le cui previsioni di crescita per l’anno in corso sono state alzate al 5% dal precedente 4,6% previsto a giugno. Non preoccupa al momento il balzo dell’inflazione che rimane a detta di Lagarde influenzata da fattori del tutto temporanei.

Le reazioni sui mercati

Sui mercati abbiamo assistito a un parziale recupero degli indici europei, mentre l’euro è rimasto per lo più invariato verso il biglietto verde e si è indebolito verso yen e sterlina. Il cambio EurUsd, infatti, dopo un iniziale tentativo di rimbalzo verso 1,1840 ha fatto dietrofront testando nuovamente l’area di 1,1810.

Quali prospettive sull’EuroDollaro

Il cambio sarà influenzato nelle prossime due settimane principalmente da alcuni dati macro, in particolare quello sull’inflazione Usa in agenda martedì 14 Settembre, e dall’attesa della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che si terrà il 21-22 Settembre.

Tecnicamente la risalita partita dai minimi di agosto (a 1,1660) potrebbe non essere ancora finita. La perdita della trend line che ha guidato i rialzi delle ultime settimane potrebbe tradursi solo come una discesa fisiologica. Non escludiamo pertanto nuovi rialzi fino a 1,1910. Qui la resistenza si sta dimostrando essere veramente forte ed ha ostacolato il recupero del cambio negli ultimi due mesi. Solo un superamento potrebbe alimentare nuovamente rialzi nell’area 1,1980-1,20.

Grande attenzione deve essere posta al cedimento del supporto di 1,18, dove passa il primo dei rintracciamenti di Fibonacci nella discesa partita dai massimi di maggio e culminata ad agosto. L’eventuale rottura di tale supporto infatti potrebbe portare a una sensibile perdita di spinta con discese fino a 1,1750.