Tonfo di Apple ma bene lo spread

A Piazza Affari troviamo uno spread che va raffreddandosi e si colloca in area 260 punti base.

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La giornata odierna che va a chiudere la settimana di trading ha avuto inizio con una buona notizia in arrivo dalla Germania, dove l’indice Ifo di gennaio ha superato le aspettative degli analisti economici. L’Ifo è infatti salito in quest’ultimo mese a 104,2 punti dimostrando un incremento nella fiducia degli investitori e ciò ha spinto tutti i maggiori indici europei a virare al rialzo dopo un’apertura piuttosto piatta.Wall St ha chiuso le contrattazioni sotto lo zero ieri dopo la pubblicazione dei dati Apple, il titolo è crollato del 12% raggiungendo quota 450,50 dollari. Iniziano ad intravedersi le prime crepe nei conti del colosso tecnologico di Cupertino che in un’unica seduta si è trovato a perdere 59,63 miliardi di dollari e secondo alcuni esperti finanziari le azioni Apple potrebbero addirittura scendere fino a 300$. Le cifre riportate vedono 54,5 miliardi di dollari ricavati dalla vendita nel primo trimestre dell’anno fiscale 2013 di 47,8 milioni di iphone che ha fruttato alla società un ricavato pressoché uguale a quello dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli investitori a livello internazionale e anche gli analisti sono preoccupati delle prospettive di crescita della Apple che dai picchi di settembre è andata perdendo un ammontare di circa 190 miliardi di dollari a causa del progressivo declino del titolo azionario. A Piazza Affari troviamo uno spread che va raffreddandosi e si colloca in area 260 punti base. Rimbalza Mps che dopo il crollo dei giorni precedenti registra un rialzo del 10.89%; tra i titoli migliori di oggi troviamo anche Autogrill Spa (+1.87%) e Finmeccanica (+0.98%) mentre perdono terreno Telecome Italia (-1.10%), Pirelli (-3.41%) e Saipem (-2.29%). In avvicinamento alla chiusura delle Borse troviamo tutti in listini del Vecchio Continente al di sopra dello zero ad eccezione del FTSE Mib britannico che è sceso in area negativa dopo la pubblicazione del dato sul GDP che ha infatti registrato una contrazione dell 0,3% nell’ultimo trimestre del 2012. Tale cifra sta a dimostrare come il prodotto interno lordo del Regno Unito abbia subito un ribasso per tre trimestri su quattro nel corso dell’anno scorso. Le Olimpiadi sono state decisamente il maggiore incentivo che ha permesso all’economia britannica di performare al rialzo per quanto riguarda il terzo trimestre ma gli analisti prevodono un ulteriore “dip” per la prima stima GDP del 2013, in particolare dopo la perdita economica causata dalla recente nevicata.