Cosa sta accadendo al Petrolio?

Il rialzo di questi giorni del Crude Oil rappresenta un esempio interessante per comprendere come si possa sviluppare e realizzare l’operatività con le fasi cicliche stagionali.

Image

Il rialzo di questi giorni del Crude Oil rappresenta un esempio interessante per comprendere come si possa sviluppare e realizzare l’operatività con le fasi cicliche stagionali. Sappiamo quanto sia importante conoscere la tendenza ciclica di ogni singolo mercato: alla base di tutto il nostro lavoro. Conoscere il trend di una commodities, un indice o una valuta consente, prima di tutto, di sapere se avremo maggiori performance sulle fasi bullish oppure su quelle correttive. Il sistema ciclico stagionale s’integra in modo perfetto con qualsiasi sistema di trading autonomo, fornendo un valore aggiunto importante. Tornando al nostro esempio sul petrolio USA, osserviamo come l’attuale contesto ciclico sia ancora in una fase di relativa stabilità, almeno sul lungo termine. Il forte rialzo di questi giorni rientra però, in uno spazio ciclico ristretto ma di natura spiccatamente bullish. La sua estensione terminerà, infatti, nella parte finale di settembre. All’interno dei prossimi due mesi, troviamo diverse scadenze tecniche assai importanti e ravvicinate tra loro. Un elemento questo, in grado di destabilizzare l’attuale fase rialzista. Il primo esame lo avremo proprio in quest’ottava, con dei cluster temporali interessanti. In particolare, saranno le giornate di martedì 17 e mercoledì 18 luglio i momenti di maggiore tensione. In questi giorni non è escludo un aumento della volatilità sul prezzo del Crude Oil. Come dicevamo sopra, essendo l’attuale fase ciclica di natura bullish, è preferibile seguire la formazione di gambe rialziste anziché le correzioni tecniche. Ad esempio, un ritorno su prezzi più bassi dagli attuali, come ad esempio 101,54 dollari al barile in coincidenza con le giornate sopra indicate, creerebbe una combinazione armonica tra Prezzo e Tempo da seguire con un trading long. Infine, ricordiamo come la resistenza appena testata di 106,89 dollari è un livello primario e quindi da prendere in considerazione come eventuale target del momento.