5 verità scomode sugli NFT: ecco perché sono ritenuti cattivi investimenti dagli esperti

Non possiamo negare che gli NFT siano un asset interessante, ma ci sono 5 ragioni per cui gli esperti li considerano cattivi investimenti.

Se consideriamo il mercato oggi, sicuramente gli NFT hanno perso molto dell’interesse iniziale. Sarà per il settore fortemente ribassista al momento, sarà perché non riescono ad attrarre più gli appassionati della blockchain, ma è ormai ovvio come gli antichi fasti siano terminati.

C’è ancora chi spera di fare fortuna grazie ai Non-Fungible-Token, ma, fatta eccezione per alcune collezioni celebri come The Bored Ape Yacht Club, sembra ormai difficile fare fortuna grazie a questi speciali token! Gli esperti di finanza e diverse community di analisti in giro per il web sembrano sempre più delusi dall’andamento di questo settore e non sorprende il fatto che molti di loro non siano entusiasti dell’argomento.

Ma perché un mercato così esplosivo si è spento così velocemente? Si tratta davvero della fine? Fermo restando che il futuro è ancora tutto da scrivere, non possiamo non elencare le 5 ragioni per cui diversi investitori continuano a stare lontani dagli NFT.

Volatilità e mercato imprevedibile

Questo è un problema comune a tutti gli asset digitali del Web3. Tuttavia sembra che la volatilità, l’imprevedibilità e il fatto che si tratti di asset giovani porti gli NFT a non essere la scelta ideale di un investitore.

Si tratta letteralmente di un settore dove nascono e muoiono centinaia di token al giorno, dove il prezzo può essere altissimo al momento dell’acquisto solo per poi scendere ai minimi termini pochi giorni dopo.

Molti credono di avere trovato El Dorado con una o più collezioni, ma è il mercato a decidere, non l’acquirente!

Investire poi in una realtà così giovane impedisce di avere un passato di performance e attività su cui basarsi, rendendo spesso ardua la decisione da prendere in merito all’esposizione.

Questo porta tanti piccoli risparmiatori a catapultarsi in un mercato che non conoscono e di cui hanno solo sentito parlare, con effetti a lungo termine spesso disastrosi.

Furti NFT: facili e troppi

Un altro problema che non deve essere sottovalutato. Trattandosi di token crittografici, non di oggetti tangibili, si fa l’errore di credere che siano difficili da rubare. Niente di più sbagliato.

Già, accade spesso che dimentichiamo la password o d’inserire un sistema di autenticazione a due fattori, rendendo così la vita più semplice ai ladri.

Dobbiamo stare molto attenti, preferendo sempre wallet offline (cosiddetti cold wallet), facendo in modo di proteggere almeno i più rari e costosi.

Chi ha una conoscenza avanzata, infatti, non ha problemi a derubarci dei nostri NFT. E ricordiamo poi che si tratta di semplici codici informatici nel 90% dei casi.

Truffe NFT: alto rischio

Uno dei principali vantaggi di avere un Non-Fungible-Token è che consente agli artisti digitali di rivendicare la proprietà del proprio lavoro. Questo però si è rivelato spesso solo un modo di fare soldi per i truffatori.

Già, in pratica i truffatori hanno iniziato a utilizzare NFT illegalmente, anche rubando l’opera al legittimo proprietario senza nemmeno che lui se ne accorga.

Stanno plagiando il lavoro originale degli artisti, costruendo siti Web falsi, aumentando il prezzo degli NFT e vendendolo agli acquirenti a prezzi più alti del suo valore reale.

La cautela è d’obbligo e ricordiamo che avere volti famosi e celebrità a sostegno di un token non lo rendono più sicuro di altri!

Anche perché sappiate che non esiste ancora una tecnica standard per certificare la proprietà di un Non-Fungible-Token in modo efficace.

Valore Non-Fungible-Token? Zero

Nonostante il mercato delle criptovalute sia cresciuto a dismisura negli ultimi anni e la blockchain sia sempre più sotto l’occhio degli investitori, sappiate che gli NFT non sono un buon investimento a lungo termine.

Vi basta porre una domanda: qual è la loro utilità? Attualmente, il valore degli NFT risiede nella rivendita e quanto qualcuno è disposto a pagare per questo. Si tratta di puro e semplice collezionismo, volendo semplificare le cose al massimo!

Se le persone perdono interesse per il tuo Non-Fungible-Token e non sono disposte a pagarlo, perderà il suo valore, arrivando anche a zero.

Questo perché la persona che compra è intenzionata semplicemente al possesso di uno o più token specifici, senza averne un beneficio diretto, né sul breve né sul lungo termine.

Potrebbe interessarti anche: Attenzione agli NFT Pokemon: sono un falso. Truffe, denunce e phishing, ecco la trappola

Impatto ambientale NFT troppo alto

I token e le criptovalute non fungibili hanno un enorme impatto ambientale che li rende insostenibili.

Molti sapranno già che il mining di criptovalute consuma molta energia e i nostri Non-Fungible-Token non fanno eccezione, anzi alcuni consumano anche di più.

Pensate che sono stati necessari 8,7 megawattora di energia per il conio di questi asset digitali. Questa energia è equivalente all’elettricità consumata mensilmente dal residente americano!

Una transazione relativa a un singolo NFT può comportare emissioni di CO2 eccessive e insostenibili per l’ambiente, soprattutto in un contesto dove tutti i Paesi del mondo cercano di combattere il riscaldamento globale.

Che dire? Gli analisti hanno le proprie ragioni e non si può dire che abbiano torto.

Leggi anche: Truffe su Magic Eden: piattaforma ancora affidabile? Falsi NFT preoccupano gli utenti

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate