ATM Bitcoin Depot quotato al Nasdaq: offerta pubblica per $885 milioni. Ecco il piano dollaro

La compagnia americana impegnata nella produzione e diffusione di crypto ATM, Bitcoin Depot, sarà quotata al Nasdaq facendo ben sperare per il settore.

Sapevate che esistono gli ATM di Bitcoin e criptovalute? Ebbene, pur non avendone ancora moltissimi in Italia, gli ATM di Bitcoin e crypto sono ormai una realtà della quale si è a lungo parlato. 

Il trend però sta crescendo e, visto che non ci sono poi tante società che si occupano della produzione e installazione di questi prodotti, alcune stanno cercando di affermarsi quanto prima sul mercato crypto.

Come funziona un Bitcoin ATM?

Molto semplice. Non si tratta di strumenti utilizzati tanto per il prelievo di valuta digitale (ovvia la ragione, visto che si tratta appunto di denaro virtuale), quanto di macchine adibite alla compravendita di criptovalute.

Inseriamo il nostro contante o carta e procediamo all’acquisto del Bitcoin o la criptovaluta supportata dalla macchina in questione tramite un riconoscimento che spesso avviene tramite smartphone o codici OTP. Nulla di troppo complicato insomma.

In particolare, una delle società che si occupano della produzione di queste macchine ATM, Bitcoin Depot, è risultata protagonista di un’offerta pubblica dal valore di centinaia di milioni presso il Nasdaq.

Una notizia che non ha precedenti e che merita di essere trattata come tale.

Chi è Bitcoin Depot?

Non è una sorpresa che molti non la conoscano, in fondo si tratta di una compagnia di nicchia.

Bitcoin Depot ha sede ad Atlanta, USA, e afferma di avere una rete di oltre 7.000 sedi negli Stati Uniti e in Canada, che gli conferiscono una quota di mercato globale del 19,1% secondo i dati del celebre CoinRadar. Ci sono più di 38.000 ATM crittografici installati in quasi 80 paesi, come mostrano i suoi dati.

Si tratta della compagnia impegnata nella produzione e installazione di ATM crytpo più grande al mondo!

Ora, Bitcoin Depot si fonderà con GSR II Meteora Acquisition Corp (GSRM) per diventare Bitcoin Depot Inc. e negoziare con il simbolo BTM sul Nasdaq US Stock Exchange.

L’offerta pubblica sarà lanciata nei primi mesi del 2023 per un valore da capogiro.

Compagnia quotata al Nasdaq per $885 M

Si tratta di un evento più unico che raro in seno al settore crypto e da settimane Wall Street e le crypto community globali sono in fermento.

Secondo le comunicazioni di poche settimane fa, Bitcoin Depot, questo enorme fornitore di bancomat crypto diventerà pubblico sul Nasdaq attraverso un accordo da $885 milioni con una società di acquisizione per scopi speciali (SPAC).

La società dovrebbe avere un valore aziendale post-transazione di 755 milioni di USD, mentre il patrimonio netto si avvicinerebbe a 855 milioni di USD dopo il conteggio dei contanti ottenuti dalla transazione. Di tutto questo denaro, 321 milioni di USD saranno assegnati a un fondo detenuto da GSRM da utilizzare per future acquisizioni e ridimensionamenti.

Decisamente una bella cifra. 

SPAC, l’offerta pubblica

Facciamo un po’ di chiarezza, però, su cosa sia questa fantomatica offerta pubblica di cui sarà protagonista la nuova Bitcoin Depot Inc.

La SPAC, o Special Purpose Acquisition Company, è un modo d’investire da parte di una figura, o più solitamente un team d’investitori, che decidono di raccogliere capitale tramite una quotazione in Borsa.

Dovete immaginarla come una sorta di raccolta fondi sostenuta e garantita da una figura oppure un team, nominati come “sponsor”, che più è affidabile più è capace di raccogliere fondi.

Le fusioni SPAC (in sostanza quanto succederà tra GMSR e Bitcoin Depot) sono state un modo popolare di quotarsi in borsa negli ultimi anni, rappresentando più della metà di tutte le offerte pubbliche iniziali nel periodo 2020-2021, secondo quanto riportato a marzo 2022 dalla SEC degli Stati Uniti.

Bancomat crypto: regolamentazione?

Per quanto riguarda le regole in seno agli ATM per criptovalute, qui la questione è ancora spinosa.

I bancomat crittografici consentono agli utenti di acquistare criptovalute con contanti o carte e di trasferire i token direttamente a un portafoglio da loro scelto, senza passare attraverso un exchange di criptovalute.

Tuttavia, vengono utilizzati anche da abili truffatori e, per questa ragione, a marzo, la Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito ha avvertito che gli ATM crittografici che operano nel paese sono illegali e devono essere chiusi.

In USA, invece, sembrano incentivati e addirittura anche in Italia sembrano una realtà più che tollerata.

La costituzione di regole ad hoc per questi nuovi strumenti si rende necessaria, però, ora più che mai, perché realtà così grandi avranno un impatto sicuramente non indifferente su scala globale molto presto.

Leggi anche: ATM criptovalute nel mondo: crescita da $472 MLN, il mercato esploderà entro 5 anni

Il mercato ATM ne vale la pena?

Non si tratta di pochi spiccioli e il settore cresce, seppur lentamente e in modo quasi silenzioso per molti di noi.

Tanto per portare un esempio, Bitcoin Depot ha generato oltre 623 milioni di USD di entrate negli ultimi 12 mesi con un utile netto di oltre 6 milioni di USD.

Gli stessi bancomat BTC della società permeano già oltre il 40% della popolazione statunitense nelle sue 7.000 sedi, il comunicato indica che la società ha una domanda in sospeso per entrare nello stato di New York per espandersi ancora.

Insomma numeri importanti che giustificano questa offerta pubblica di 885 milioni di USD al Nasdaq!

Leggi anche: Bitcoin ATM: ecco cosa devi sapere

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