Bitcoin (BTC) vs. Bitcoin Cash (BCH): quali differenze?

Tutti conoscono i Bitcoin (BTC), ma in realtà la storia di questa rete è fatta di disaccordi e separazioni, che hanno portato alla nascita di altre Blockchain, i cosiddetti hard fork, e quindi altre criptovalute. La più famosa è Bitcoin Cash (BCH), ma vediamo in cosa differisce questa piattaforma dai Bitcoin.

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I Bitcoin tra le criptovalute non hanno bisogno di particolari presentazioni, eppure la loro storia dalle origini, cioè dal 2009, fino ad oggi è meno lineare di quanto si pensi.

Nel 2017 la rete Bitcoin, cioè i nodi validatori, meglio conosciuti come “miners”, entrarono in disaccordo su alcune modifiche da apportare agli blocchi per aumentarne le dimensioni.

Il disaccordo dei nodi portò ad un Hard Fork, da cui nacque Bitcoin Cash, cioè la rete si divise e nacque una nuova Blockchain che ora è autonoma e ha la sua criptovaluta nativa BCH.

Bitcoin (BTC) e Bitcoin Cash (BCH) sono due monete digitali e due Blockchain indipendenti le une dalle altre, che hanno smesso di comunicare. Solo che nella Blockchain di Bitcoin Cash i blocchi sono di dimensioni più grandi rispetto allo standard di 1 MB, al fine di velocizzare le transazioni.

Sia i BTC che i BCH anno entrambi una fornitura limitata di token, con solo 21 milioni estraibili ciascuno, e si basano sul protocollo di consenso Proof-of-Work (PoW), perché pur essendo due reti separate conservano delle somiglianze strutturali.

Ma la storia non finisce qui perché la piattaforma Bitcoin Cash nel 2018 vede un nuovo fork e si divide in altre due Blockchain: Bitcoin Cash e Bitcoin Cash SV (Satoshi Vision).

Ma il 2017 è il periodo delle separazioni per i nodi della rete Bitcoin perché nello stesso anno si verifica un nuovo Hard Fork che porta alla nascita di una ulteriore Blockchain: Bitcoin Gold con la sua criptovaluta BTG. Questa volta il fine era introdurre modifiche all’algoritmo per sfavorire il mining da parte delle grandi aziende minerarie, cioè portare i Bitcoin verso una maggiore decentralizzazione e favorire i piccoli miners.

I problemi della dimensioni dei blocchi Nella Blockchain Bitcoin e la nascita di Bitcoin Cash

I Bitcoin sono una moneta digitale che permette lo scambio di denaro diretto tra due indirizzi crittografici (peer-to-peer), ma la piattaforma Blockchain su cui lavorano acquistando sempre più utenti e aumentando il volume degli scambi si è trovata davanti a quelli che si definiscono problemi di “scalabilità”, non riuscendo a gestire bene l’elevato numero di transazioni. Questo si concretizza in tempi piuttosto lunghi perché un’operazione sia convalidata. 

Una delle cause di questo rallentamento della Blockchain è dovuto alla dimensione dei blocchi, che per la piattaforma rappresentano dei registri contabili che contengono tutte le transazioni effettuate. La grandezza standard di un blocco Bitcoin e di 1 MB, cioè raggiunta questa quantità di transazioni il registro viene aggiunto alle rete, questa limitazione di grandezza comporta una lunga coda per la convalida delle operazioni.

La parte della rete che si è poi separata andando a formare Bitcoin Cash propose di risolvere il problema con un aumento della dimensione dei blocchi compresa tra 8 o 32 MB. Blocchi più grandi avrebbero permesso una maggiore scalabilità della piattaforma.

Stando ai rilevamenti 1 blocco della blockchain a Bitcoin contiene da 1.000 a 1.500 transazioni. Nel 2018 la Blockchain Bitcoin Cash effettuò quello che si chiama uno stress test dove furono registrate ben 25.000 transazioni per blocco.

Che vuol dire che Bitcoin Cash è un Hard Fork dei Bitcoin

Bitcoin Cash è quello che si definisce un “Hard Fork” della Blockchain Bitcoin, un Fork si verifica quando una parte dei nodi attua una modifica aggiornando il software, il quale non ha compatibilità con le sue precedenti versioni.

Il risultato è la nascita di una rete che lavora in modo indipendente, cioè nasce una nuova Blockchain. Le due Blockchain Bitcoin e Bitcoin Cash condividono la storia delle transazioni e condividono i registri contabili fino al momento della separazione quando sono diventate due entità autonome.

I BTC come criptovaluta hanno continuato ad operare sulla loro vecchia Blockchain, mentre una nuova criptovaluta è stata coniata sulla Blockchain Bitcoin Cash ed è BCH.

Andamento di mercato dei Bitcoin Cash (BCH) dal 2017 ad oggi

Quando la Blockchain Bitcoin Cash è stata lanciata ad agosto 2017, ogni utente che possedeva dei BTC ha ricevuto l’equivalente in token BCH. Il prezzo di listing di Bitcoin Cash è stato di 900 dollari ad unità, per quanto molti noti exchange allora si sono rifiutati di mettere in listing la criptovaluta restando fedeli al progetto originale Bitcoin.

Se Coinbase e itBit facevano parte di questi exchange oppositori, il progetto ha però ricevuto un supporto importante quello di Bitmain, che è la più grande piattaforma al mondo per mining di criptovalute.

Poco dopo il lancio un grande entusiasmo ha avvolto questa criptovaluta che a dicembre del 2017 ha registrato il suo prezzo più alto di sempre quando ha raggiunto 4.355 $ a unità. Quanti è stata veloce l’ascesa di questa moneta digitale lo è stata però anche la sua discesa con i BCH che solo un anno dopo, cioè a dicembre 2018, poco dopo il nuovo hard fork, li ha fatti crollare sui mercati dove hanno raggiunto il loro prezzo più basso di sempre e cioè 75 $ a token.

Al momento il prezzo a unità dei Bitcoin Cash è di 188 $ a BCH. 

Bitcoin Cash vittima a sua volta di un Hard Fork che porta alla nascita della Blockchain Bitcoin Cash SV

Se dicembre 2018 segna la data in cui i Bitcoin Cash hanno registrato il minimo storico, per questo c’è una motivazione. A novembre dello stesso anno i Bitcoin Cash hanno subito a loro volta un Hard Fork che ha creato una Blockchain separata: Bitcoin Cash SV (Satoshi Vision). 

Ancora una volta dietro questa separazione vi è un disaccordo della rete con i nodi che si sono separati nella nuova piattaforma perché avrebbero voluto degli aggiornamenti nel protocollo e l’utilizzo di smart contract.

La vecchia piattaforma Bitcoin Cash ha cambiato nome in Bitcoin Cash ABC, mantenendo la criptovaluta BCH, mentre la nuova Blockchain ha assunto il nome di Bitcoin Cash SV (Satoshi Vision). 

Dietro al progetto Bitcoin Cash SV si cela Craig Wright, informatico famoso per un altro motivo e cioè perché in più occasioni ha affermato di essere lui Satoshi Nakamoto, il creatore dei BTC, una teoria verso cui il mondo crypto è molto scettico visto che il personaggio si è sempre rifiutato di portare prove fondate a carico. Wright è noto anche per le tante cause che muove a quanti negano che a lui appartenga la paternità della criptovaluta più famosa del mondo.

Che cos’è Bitcoin Gold l’altro Hard a Fork dei Bitcoin

Ma Bitcoin Cash non è l’unico Hard a Fork della Blockchain dei Bitcoin. Sempre nel 2017 ad ottobre un’altra parte dei nodi si separò dalla rete madre per dare vita a Bitcoin Gold (BTG). Questa volta in ballo non c’era la dimensione dei blocchi, ma il problema della decentralizzazione.

La cosa può sembrare un controsenso visto che i Bitcoin sono il simbolo della finanza decentralizzata (DeFi), ma quello a cui si faceva riferimento non era l’emissione da parte di un'autorità centrale, ma l’attività di mining.

Ovvero una parte dei nodi avrebbe voluto modificare l’algoritmo di consenso così che le grandi aziende di mining non fossero favorite rispetto ai piccoli miners. Questo aggiornamento su cui si basa Bitcoin Gold impedisce di accelerare il processo di mining con hardware specializzati.

Ma Bitcoin Gold oltre ad una maggiore decentralizzazione si è sempre posto anche il problema dell’anonimato. Ovvero, a differenza dei Bitcoin non sono resi pubblici i dettagli delle transazioni come gli indirizzi dei wallet crittografici da e verso cui provengono. Il prezzo di 1 BTG in data odierna è di 23 $ a unità.