PAXG e USDP: gli unici stablecoin approvati dalle autorità USA. Che hanno di speciale?

Il collasso di TerraUSD (UST) ha posto gli stablecoin in cattiva luce, ormai visti come investimenti rischiosi, ma è davvero così? Assolutamente no! Le criptovalute della Paxos Trust Company sono gli unici stablecoin regolamentati dalle autorità USA. Di queste fanno parte Pax Gold (PAXG), una valuta ancorata all’oro con 1 token che vale sempre quanto 1 OZ di metallo prezioso, e USDP ancorato invece al dollaro.

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Se l’oro è la riserva di valore per antonomasia nei tempi moderni si è fatto strada il concetto di “oro digitale” in relazione ai Bitcoin. 

Di fatto oro e Bitcoin in comune non hanno molto se non che in alcuni aspetti sono due asset con caratteristiche simili e un simile comportamento. I Bitcoin sono infatti tra le criptovalute quelle con una delle forniture massime di token più limitate in assoluto, con il mining che permette l’estrazione di soli 21 milioni di monete.

Il ragionamento alla base dei Bitcoin insomma è lo stesso che sta alla base dei metalli preziosi: hanno una quantità limitata e con il tempo la domanda aumenta ma l’offerta diminuisce e questo porta all’incremento di prezzo.

Ma lasciando stare le similitudini, il bear market attuale ha rimesso in discussione il valore di BTC come riserva di valore, vista la loro forte volatilità di mercato e d’altra parte investire in oro fisico non è proprio una cosa alla portata di tutti.

Tuttavia, il panorama delle criptovalute è molto vasto e di queste fanno parte anche gli stablecoin, un tipo di criptovalute ancorate ad un altro asset; sono cioè monete digitali il cui prezzo ricalca quello di un altro asset di mercato. I tipi più comuni sono quelli ancorati al dollaro USA con un rapporto di 1:1, dove cioè 1 token vale 1 dollaro, di questi fa parte USDP della Paxos.

La Paxos Trust Company ha però emesso da tempo ormai uno stablecoin che è invece ancorato al valore di mercato dell’oro fisico. Questa criptovaluta si chiama Pax Gold (PAXG) e 1 token ha il valore di 1 OZ di oro fisico. È quello che si definisce uno stablecoin “backed”, cioè garantito con una riserva di oro fisico.

La Paxos Trust Company custodisce lingotti d’oro nei caveau professionali di Brink a Londra e per ogni token PAXG coniato la quantità corrispondente di oro è custodita come riserva. Questo meccanismo serve a mantenere l’ancoraggio ed evitare quanto accaduto ad esempio a UST di Terra Luna, cioè che il suo valore si distacchi dall’asset di riferimento.

Praticamente PAXG rappresenta un modo per investire in oro fisico senza le scocciature che questo in genere comporta come la spesa di doverlo custodire.

La lunga distanza che separa Pax Gold (PAXG) e USDP da TerraUSD (UST) e gli stablecoin algoritmici

Prima di addentrarci nel vivo della questione occorre qualche premessa dovuta vista la situazione di mercato e le recenti vicende che hanno coinvolto lo stablecoin TerraUSD (UST).

Quando questo stablecoin è crollato frantumando miliardi di dollari di capitale è cominciato il periodo nero per questa famiglia di valute digitali ora viste come investimenti pericolosi.

Prima di tutto UST era uno stablecoin particolare, cioè “algoritmico”, dove non esisteva nessuna riserva in valuta fiat o oro a garantire l’investimento, mentre gli stablecoin come PAXG o USDP si basano su un presupposto diverso. Per ogni token emesso la società crittografica possiede la quantità corrispondente di oro o dollari depositato su un conto o in un caveau. In modo che l’intera fornitura di token possa in qualsiasi momento essere riscattata e scambiata per l’asset a cui la criptovaluta è ancorata.

Di conseguenza già il paragone di questo tipo di stablecoin con gli stablecoin algoritmici come UST non ha senso di esistere.

Perché gli stablecoin della Paxos Trust Company presentano rischi minori di investimento

Nel caso di PAXG e USDP siamo davanti a qualcosa di ancora più diverso e ancora più affidabile persino di Tether perché la Paxos Trust Company è una delle poche aziende a lavorare sotto le direttive di regolamentazione delle autorità USA.

Tanto che nel 2015 la Paxos ha acquisito lo status di Limited Purpose Trust conferitole dal New York State Department of Financial Services (NYADFS)  e le sue criptovalute sono regolamentate e conformi al diritto bancario in vigore negli USA.

Questo vale sia per PAX Gold sia per USDP che è l’altra criptovaluta della Paxos ed è uno stablecoin dei più classici cioè ancorato al dollaro.

Anche le riserve in oro e valuta fiat sono periodicamente soggette a verifica e revisione da parte delle autorità.

Dunque non c’è nulla di più lontano da Terra Luna e UST che le criptovalute della Paxos Trust Company.

Ovviamente si deve tener conto che Pax Gold così come le altre criptovalute della società non rappresentano qualcosa di decentralizzato, ma del resto difficilmente gli stablecoin di questo tipo lo sono.

Quanto valgono e come si acquistano le criptovalute PAXG

1 token Pax Gold (PAXG) vale sempre quanto 1 OZ d’oro, al momento circa 1.750 €. La criptovaluta è un token ERC-20, cioè una moneta digitale che utilizza la piattaforma blockchain Ethereum.

In ogni caso è possibile acquistare frazioni di criptovaluta, se si utilizza direttamente la piattaforma Paxos è possibile anche l'acquisto di 0,01 PAXG. In ogni caso la valuta è in listing su Binance, Crypto.com, Bybit, FTX, MEXC, etc.

Praticamente Pax Gold rappresenta un modo pratico per investire in oro, ma acquistando criptovalute. Se si possiede almeno 1 token intero questo può essere riscattato, cioè si può ritirare l’oro corrispondente e scambiare la moneta con il bene fisico.