Regolamento criptovalute in Europa definitivo: raggiunto finalmente l’accordo con il MiCAR

Sembrava lontano, ma alla fine c'è riuscita: l'Europa crea un regolamento appositamente per le criptovalute. Ecco i punti fondamentali.

Ogni Paese del mondo ha avuto un approccio differente al settore crypto.

Alcuni ne hanno sposato la blockchain e la tecnologia relativamente nuova del Distributed Ledger, mentre altri come la Cina ne hanno bandito il trading, pur lavorando allo sviluppo di nuove blockchain.

Insomma il panorama mondiale è assai variegato e crediamo che cambierà ancora. Ma in Europa? Pur avendo in Italia un nostro quadro relativo alla tassazione delle criptovalute, manca ancora un regolamento appropriato che permetta chiaramente, di operare in modo consapevole nel settore.

Ecco l’UE ha finalmente risposto: la nuova regolamentazione prende il nome di MiCAR e contiene una serie di novità che dobbiamo obbligatoriamente sapere.

Vediamo di conoscerne il contenuto.

Primo regolamento criptovalute: Mica

Quello che abbiamo oggi è frutto di un lavoro che affonda le sue radici in uno degli anni più duri di sempre per tutte le crypto.

Il nuovo regolamento crypto è stato infatti ufficializzato per la prima volta nell’estate 2022, con il nome di Mica.

Questo passo ha rappresentato, non solo un momento decisivo per l’Europa, ma il primo regolamento assoluto del suo genere. Erano già state date alcune linee guida, ma, come sapevamo, la finalizzazione del quadro si avrebbe avuta solo nel 2023.

Ed eccoci qui! Tutti pronti ad accogliere il definitivo e primo quadro di regolamentazione per criptovalute d’Europa: il MiCAR.

Ecco alcuni dei dettagli di maggiore interesse per società e privati.

Arriva MiCAR: regolamento criptovalute definitivo

In un contesto d’incertezza economico-finanziario che vede il mondo preda di una crisi diffusa, l’Europa prova a mettere dei punti fermi. Il nuovo regolamento crypto mira infatti a proteggere maggiormente i consumatori e a dare linee guida chiare ai provider e gli investitori.

Ovviamente si mira anche a proteggere il sistema finanziario tradizionale, ma con una porta aperta al futuro su blockchain!

IL MiCAR fa riferimento a tutti i diritti, o valori, digitali che possono essere emessi, distribuiti e memorizzati elettronicamente grazie al Distributed Ledger o tecnologie analoghe.

Questo include tutte le tecnologie che in futuro saranno sviluppate e risponderanno allo scopo!

Regolamento criptovalute: 3 sezioni distinte

Si tratta di un documento molto vasto, ma proveremo a raccogliere le sezioni di maggiore interesse.

Il regolamento ha infatti come oggetto 3 differenti tipologie di “criptovalute”:

  1. 1.

    Stablecoin

  2. 2.

    Unbacked Crypto-Currencies

  3. 3.

    Utility Token.

Alla prima sezione appartengono le già note crypto ancorate a un sottostante, come Tether (USDT). Qui il regolamento crea una distinzione tra i più classici e-money token, cioè quelli aventi come sottostante una valuta fiat e tutti gli altri denominati asset reference token.

Alla seconda invece i più noti Bitcoin, Etehreum, ecc.

E per finire gli Utility Token saranno quelli che daranno accesso a beni e servizi.

Differenza per l’emissione di token

Qui entra in gioco un’altra novità: la natura del crypt asset.

Chiunque voglia emettere una valuta digitale, come le più classiche criptovalute Solana, Ripple, Bitcoin, Matic, ecc. dovrà semplicemente presentare un white paper, perché non è prevista nessuna autorizzazione specifica.

Storia diversa per gli asset reference token, che devono presentare una richiesta speciale in modo da non creare problemi alla BCE. Per quanto riguarda invece gli e-money token, questi saranno emessi solo da banche e istituti di valute digitali.

Un quadro chiaro che colloca finalmente le crypto nel loro insieme d’appartenenza. In questo modo non ci saranno errori o fraintendimenti!

Provider di criptovalute: come funziona?

La faccenda viene semplificata anche in questo caso.

Per tutte le società, gli exchange e gli istituti privati che offrono servizi in merito alle criptovalute, il regolamento MiCAR non prevede alcuna differenziazione in merito al tipo di valuta digitale trattata. Vi è un regime di autorizzazione specifico che, nel caso di asset digitali non utilizzati per pagare, si rifanno al MiFID, l’istituto europeo che regola il mercato finanziario in UE.

Questo è quanto al momento, nell’attesa dell’entrata in vigore da qui a qualche settimana, questi sono i punti fondamentali.

Per chiunque volesse i dettagli specifici, è possibile consultare il testo del MiCAR qui.

Leggi anche:”Criptovalute, cosa cambia su tracciamento e riciclaggio con il regolamento Ue

MiCAR: quanto tempo per adeguarsi?

I tempi sono maturi, ma ci vorrà ancora un pò per vedere il regolamento per criptovalute già operativo.

Non ci vorrà molto più di qualche settimana per vederlo entrare in vigore, ma passeranno dai 12 ai 18 mesi per vederlo al 100% operativo. Per coloro che invece si dovranno adeguare al nuovo quadro normativo, tutti sono obbligati a mettersi in pari prima della fine del 2024. Sembra tanto tempo, ma le leggi possono richiedere alcune modifiche complesse per aziende e privati, perciò attendiamo e speriamo per il meglio!

Potrebbe interessarti anche:”L’Italia è uno dei 10 Paesi più attivi al mondo nello sviluppo blockchain

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate