Ci sono delle criptovalute che generano gravi impatti sull'ambiente ma il concetto di moneta digitale è tutt'altro che insostenibile. Il grande potenziale delle criptovalute in questo momento è stato sommerso dalle critiche di esperti ambientalisti e grandi figure pubbliche con l'accusa di contaminare l'ambientale e di utilizzare fonti di energia non rinnovabili.
Ci sono parecchie iniziative che cercano di migliorare la sostenibilità dei processi tecnologici delle monete digitali e questo per garantire una crescita senza impatti apportando tutti i benefici ai clienti che non dovranno più dipendere dagli intermediari e potranno scambiare una moneta a livello internazionale con un semplice cellulare.
Ma non tutte le criptovalute sono così dannose per l'ambiente: infatti il protocollo utilizzato generalmente determina molti fattori tra cui la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Quali sono quindi i token crittografici più contaminanti? E qual è la consapevolezza degli investitori al giorno d'oggi?
Criptovalute: cos'è un token crittografico e perchè può contaminare l'ambiente
Un token crittografico è il concetto base di una criptovaluta: questo non è nient'altro che un codice identificativo di un valore X legato al portafoglio virtuale di una persona. Determina quindi la proprietà e un prezzo definito che può essere scambiato con un'altra moneta oppure con un bene o servizio.
Essendo tutte le crioptovalute virtuali e non tangibili, l'impatto ambientale generato di base è lo stesso per ciascuna di loro. La tecnologia blockchain e la possibilità di gestire i trasferimenti con un registro online, implica che si utilizzino tutte le apparecchiature moderne elettriche ed elettroniche.
Tutte queste funzionano con l'energia elettrica e talvolta con grandi quantitavi di acqua per garantire il raffreddamento delle componenti durante il loro "picco di lavoro". Tuttavia, l'energia elettrica utilizzata, la frequenza di sostituzione delle componenti e l'acqua usata per il raffreddamento solo valori molto variabili e dipendono strettamente da come è stato progettato il processo di nascita e scambio della moneta digitale in questione.
Criptovalute: ecco tre fattori contaminanti che impattano l'ambiente
Tra i fattori che determinano quanto contaminano le criptovalute non si può non citare:
1) il meccanismo il consenso
2) le apparecchiature utilizzate
Il meccanismo di consenso è forse l'aspetto fondamentale per categorizzare una moneta digitale perchè determina l'ABC del suo meccanismo di scambio e del suo sviluppo digitale. Ci sono meccanismi di consenso che per come sono stati progettati non prevedono spazio per la sostenibilità, soprattutto se la relazioniamo con le dinamiche del mercato finanziario tradizionale.
Il Proof of Work (PoW) ad esempio potrebbe essere meno impattante però con una crescita esponenziale, un'alta domanda del mercato e una competizione sfrenata, per migliorare l'accessibilità a livello mondiale la scelta degli sviluppatori è stata quella di optare per soluzioni veloci e poco rispettose per l'ambiente e le comunità.
Per quanto riguarda l'uso delle apparecchiature elettroniche, ci sono meccanismi di consenso che prevedono un continuo rinnovamento dei componenti sia per l'uso estremo come nel caso nel Proof of Work (PoW) e del Proof of Space and Time (PoST).
Criptovalute: l'allerta dei climatologi
A livello mondiale la questione climatica è sulla bocca di tutti: gli effetti del cambiamento climatico e degli impatti che stanno avendo sul nostro pianeta sono evidenti e ogni giorno più gravi. Tra i fattori contaminanti, le criptovalute non occupano una posizione di rilievo ma questo solo perchè sono ancora un fenomeno ristretto.
Se da domani tutti utilizzassimo solo le monete digitali per scambiare delle somme di denaro, allora l'impatto andrebbe alle stelle e determinerebbe una percentuale di contaminazione altissima. Dal momento che la regolamentazione procede a macchie e non in parallelo tra gli Stati, è difficile determinare qual è esattamente l'impronta ecologica delle criptovalute e quali potrebbero essere gli effetti futuri.
I climatologi sono preoccupati soprattutto per la crescita incontrollata delle monete digitali e di come gestirla al meglio senza limitare il potenziale di queste, soprattutto nei Paesi dove la moneta locale è soggetta a forti fluttuazioni.
La maggior parte degli esperti si è esposta come "A favore" delle monete digitali ma "Contro" alcuni processi che non prendono in considerazione la sostenibilità ma solo i benefici economici di per sè.
Criptovalute: gli investitori sono consapevoli delle proprie scelte?
Secondo le statistiche condotte negli Stati Uniti meno del 10% degli investitori di criptovalute è cosciente della sostemibilità dei propri investimenti e questo è un chiaro indice di quali sono le priorità dei clienti odierni. Sempre più persone comunque si stanno sensibilizzando e cercano soluzioni alternative più "green".
Questo spinge gli sviluppatori ad adottare nuove strategie e a dimostrare che è possibile avere una crescita sostenibile mantendendo tutti i benefici promessi.