Acquisto posto auto, il notaio serve sempre? Ecco come risparmiare

Per poter acquistare un posto auto, ma anche una casa, una cantina o un garage, serve obbligatoriamente il notaio: ecco come risparmiare sulla spesa.

Generalmente se si desidera acquistare un immobile in Italia (come una abitazione, un appartamento, un garage, o altri tipi di strutture) è necessario affidarsi per le pratiche burocratiche ad un notaio, oltre a pagare alcune imposte stabilite dalla legge.

La spesa per un professionista di questo tipo può essere molto variabile. Quando si compra casa, è possibile anche dover spendere solamente 1.500 o 2.000 euro per il notaio. Un consiglio per procedere è quello di valutare diversi preventivi e scegliere ciò che è più conveniente.

Acquistare un posto auto può garantire una certa forma di investimento per il proprietario dell’auto, specialmente in città, in cui i posti scarseggiano, e bisogna pagare per posteggiare durante la giornata. Ma come funziona l’acquisto, e quali sono le pratiche da svolgere? Vediamolo nell’articolo.

Acquisto posto auto: a cosa serve il notaio

Per poter acquistare un posto auto serve obbligatoriamente il supporto del notaio, indipendentemente dal prezzo. Questa regola non coinvolge solamente i posti auto, ma vale anche se si decide di comprare immobili, come appartamenti, garage e magazzini.

Anche nel caso in cui si decide di aprire un mutuo con una banca, bisogna rivolgersi al notaio. Questo significa che per stipulare l’atto di acquisto del posto auto, o di una casa, il notaio provvederà a svolgere alcune pratiche importanti per confermare il passaggio di proprietà.

Come è facile intuire, scegliere il notaio è importante sia per ricevere una consulenza da un esperto che potrà svolgere tutte le pratiche, sia per risparmiare, di fronte a spese che possono anche raggiungere cifre a tre zeri.

Ciò non toglie che, anche nel caso del mutuo, anche altri obblighi di legge devono comunque essere rispettati, come la registrazione dell’atto di vendita, o la voltura catastale.

Di fatto il notaio è un pubblico ufficiale, che riceve, certifica, conserva e attribuisce valore pubblico a diversi tipi di atti, inclusi i passaggi di proprietà dei posti auto, e le compravendite immobiliari.

Acquisto posto auto: quali documenti servono al notaio

Successivamente ad aver deciso di acquistare un posto auto, e dopo che si è preso un accordo con il precedente proprietario, cosa può chiedere a questo punto, il notaio, per svolgere correttamente il passaggio? Principalmente, il proprietario precedente deve munirsi di alcuni documenti.

Il notaio infatti può richiedere diverse attestazioni al soggetto che sta vendendo il posto auto, in particolare:

  • carta di identità e codice fiscale;

  • copia dell’atto notarile di acquisto, con la nota di trascrizione;

  • eventuale dichiarazione di successione se presente;

  • planimetria catastale;

  • se ci sono, provvedimenti edilizi, come le concessioni.

Il notaio può in questo modo annotare e certificare il passaggio, sulla base dei dati a disposizione.

Va tenuto presente che la stessa norma che regolamenta queste compravendite è valida anche per altri tipi di adempimenti, come come gli atti che riguardano l’acquisto di diversi tipi di immobili.

Acquisti con notaio: come chiedere le detrazioni

Per chi deve rivolgersi ad un notaio, per esempio per acquistare un immobile, è possibile comunque risparmiare, chiedendo l’accesso ad alcune detrazioni fiscali proprio su questi costi. Va tenuto presente che quando si decide di comprare casa tramite mutuo, oltre al contratto con la banca, che indica la cifra mensile da pagare, bisogna valutare altri costi.

Sono inclusi quindi i costi per le tasse verso lo stato, i costi del notaio, le eventuali spese di intermediazione immobiliare, o spese aggiuntive di qualsiasi tipo collegate alla casa.

La possibilità di risparmiare è rivolta a chi stipula un mutuo con una banca, per acquistare un immobile. In particolare le spese possono essere portate in detrazione presentando correttamente la propria dichiarazione dei redditi. L’agevolazione quindi si applica direttamente sull’Irpef, ovvero sulle tasse sui redditi da lavoro.

Per fare un esempio, utilizzando il modello 730/2022 è possibile dichiarare, tramite specifiche documentazioni che provano la spesa, di aver sostenuto dei costi per il professionista. Ricordiamo quali sono le spese detraibili per quest’anno:

  • costo per la stipula del mutuo;

  • spese sostenute dal professionista per il cliente, come l’iscrizione o la cancellazione dell’ipoteca.

In questi casi si può beneficiare di una detrazione fiscale sulle spese per il notaio del 19%, al pari di come accade per esempio per le detrazioni per le spese mediche.

Il limite massimo è di 4.000 euro di spesa, e si può ottenere una detrazione fino a 760 euro. Per richiedere questa agevolazione, va indicata la spesa nel modello 730 alla voce “Oneri accessori”.

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