Alcol test, quando si può rifiutare e con quali conseguenze: tutti i casi

Alcol test, quando si può rifiutare? Le conseguenze del rifiuto non offrono alcun vantaggio all'automobilista, anche quando non ha consumato alcol.

L’alcol test è uno specifico esame che permette di rilevare il tasso di alcol nel sangue di un automobilista quando quest’ultimo viene fermato per un controllo da parte delle forze dell’ordine.

Esistono diverse fasce e soglie il cui superamento comporta sanzioni amministrative e penali. Rifiutare di sottoporsi all’alcol test non permette di aggirare tali sanzioni, eccetto alcuni casi.

Al contrario, il rifiuto prevede le sanzioni più aspre previste per coloro che vengono trovati con il tasso alcolemico più alto.

Ma quali sono queste sanzioni e come sono divise le diverse fasce? E quali sono i casi in cui il rifiuto di fare l’alcol test non può essere punito penalmente?

Alcol test: limiti e sanzioni

Prima ancora di analizzare cosa succede qualora l’automobilista si rifiuti di effettuare l’alcol test, vediamo quali sono le soglie del tasso alcolemico e le sanzioni a esse legate previste dalla legge.

Le sanzioni previste per chiunque guidi in stato di ebbrezza vengono stabilite dall’articolo 186 del Codice della Strada e prevedono:

  • una sanzione amministrativa che può andare dai 543€ ai 2.170€ se il valore del tasso alcolemico è superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). A questo si aggiunge la sospensione della patente di guida dai 3 ai 6 mesi;

  • una sanzione da 800€ a 3.200€ qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). A questo si aggiunge la sospensione della patente da 6 mesi a un anno;

  • ammenda tra i 1.500€ ai 6.000€ e l’arresto da 6 mesi a un anno qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). Viene, inoltre, sospesa la patente da uno a due anni.

Cosa succede se l’automobilista rifiuta di fare l’alcol test

Analizzare quali sono i limiti e le sanzioni è utile per capire cosa succede se l’automobilista rifiuta di fare l’alcol test.

Cominciamo col dire che le forze dell’ordine non possono, di fatto, costringere il guidatore a sottoporsi all’esame. In teoria, quindi, il guidatore può rifiutare di effettuare il test, ma ciò non gli permette di aggirare eventuali sanzioni.

Questo perché il rifiuto di effettuare l’alcol test comporta le stesse conseguenze di quelle che si troverebbe ad affrontare colui che lo effettua con un risultato del tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. E questo anche nel caso in cui non si sia consumata alcuna bevanda alcolica.

Infatti, come si legge all’articolo 186, comma 7, del Codice della Strada:

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, in caso di rifiuto dell’accertamento di cui ai commi 3, 4 o 5, il conducente è punito con le pene di cui al comma 2, lettera c).

In sostanza, chi rifiuta di sottoporsi all’alcol test è soggetto alle pene previste per la guida in stato di ebbrezza sopra la soglia massima. In particolare:

  • dovrà pagare una multa che va dai 1.500 ai 6.000 euro;

  • è previsto l’arresto da 6 mesi a un anno;

  • gli verranno decurtati 10 punti dalla patente;

  • la patente verrà sospesa per un periodo che va da uno a due anni;

  • il mezzo verrà confiscato;

  • la patente può essere revocata in caso di recidiva.

In sostanza, quindi, non vi è alcun beneficio per l’automobilista nel decidere di rifiutare di sottoporsi all’alcol test.

Rifiuto di sottoporsi all’alcol test: quando è possibile senza conseguenze

Come abbiamo visto, il rifiuto di sottoporsi all’alcol test è reato e, dunque, comporta sanzioni pecuniarie, ma anche penali.

Detto ciò, è bene sapere che la Cassazione ha specificato che chi rifiuta di effettuare l’alcol test può beneficiare della particolare tenuità del fatto.

La “particolare tenuità del fatto” è un principio giuridico che si applica in ambito penale. Esso stabilisce che alcune azioni che, in teoria, potrebbero costituire reati, vengono considerate di scarsa rilevanza e non perseguibili penalmente a causa della loro insignificanza.

In sostanza, le autorità giudiziarie e di polizia hanno il potere di non procedere con il perseguimento penale. Questo avviene perché l’azione in questione è considerata di entità così minima da non richiedere l’intervento del sistema giudiziario penale.

Si tratta, comunque, di un paradosso del sistema giudiziario, in quanto può essere applicato solo in caso di reato.

In effetti, questo principio giuridico vale per chi si rifiuta di fare l’alcol test, ma non vale qualora l’automobilista si sottoponga all’esame e venga trovato con il tasso di alcol minimo (in questi casi, infatti, è prevista solo la sanzione amministrativa).

Tuttavia, è importante sottolineare che l’applicazione della particolare tenuità del fatto dipende dalle circostanze specifiche e dalle politiche giudiziarie locali. Ciò significa che non tutti i reati minori o azioni di scarsa rilevanza saranno automaticamente esclusi dal perseguimento penale, ma potrebbero essere valutati caso per caso.

Leggi anche: Codice della Strada, dai monopattini alla guida in stato di ebbrezza: strette in arrivo

 

 

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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