L’assegno unico 2022 non cancella le detrazioni per i figli!

L'assegno unico 2022 non spazza via le detrazioni fiscali per i figli a carico: il decreto Sostegni ter cambia le regole! Ecco quali bonus puoi ottenere!

Quali sono le detrazioni fiscali per i figli che si possono ottenere anche da marzo 2022, con l’entrata in vigore dell’assegno unico e universale? A mettere ordine sulla questione è proprio una norma inserita nel decreto Sostegni ter, che interviene e modifica alcuni articoli del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Avevamo già parlato dei bonus e delle detrazioni fiscali che saranno cancellati con l’arrivo dell’assegno unico 2022: da marzo spariranno moltissimi bonus famiglia, tra i quali il bonus bebè e il bonus mamma domani (già scaduti il 31 dicembre 2021), gli assegni familiari, l’assegno temporaneo e le detrazioni per i figli a carico.

Tuttavia, a sparire saranno solo le detrazioni per i figli percepite nella busta paga dei lavoratori, mentre le detrazioni fiscali nel modello 730 si potranno ancora ottenere.

Ma quali sono, quindi, le detrazioni fiscali per i figli che si possono ottenere anche dopo l’entrata in vigore dell’assegno unico e universale da marzo 2022? Scopriamo insieme quali sono le novità inserite nel decreto Sostegni ter.

Assegno unico 2022: la rivoluzione per le famiglie

Dal 1° gennaio 2022 è entrato in vigore il nuovo assegno unico e universale, che si può richiedere all’INPS con o senza ISEE. Possono ottenere il bonus mensile tutti i genitori a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età del figlio (in questo articolo abbiamo spiegato come funziona l’assegno unico per i ragazzi dai 18 ai 21 e come si possono ottenere più di 1.000 euro dall’INPS).

L’assegno universale è la più grande novità attesa per quest’anno: dopo il posticipo da luglio 2021 a gennaio 2022, finalmente è pronto a partire. Nonostante le domande si possano presentare da gennaio, solo dal mese di marzo 2022 partiranno i primi pagamenti.

Grazie a questa nuova misura si possono ottenere da 50 a 175 euro al mese per ogni figlio, con importi maggiori dal terzo figlio, per i ragazzi con disabilità, per le giovani mamme, per i genitori che lavorano. 

Ma è importante soffermarsi anche su quali sono i cambiamenti portanti dall’assegno unico e universale 2022: da marzo spariscono una serie di bonus, ma alcune detrazioni fiscali per i figli si potranno ancora ottenere. Vediamo nel dettaglio quali sono e come cambiano le regole grazie al decreto Sostegni ter.

Assegno unico 2022: quali bonus spariranno da marzo?

L’assegno unico e universale 2022 ha come obiettivo quello di semplificare le misure e i bonus destinati alle famiglie con figli a carico: in un’unica agevolazione, infatti, verranno inglobati moltissimi bonus.

A partire dalle nascite registrate dal mese di gennaio 2022 non è più possibile richiedere il bonus bebè e nemmeno il bonus mamma domani, mentre c’è tempo fino a 90 giorni dopo l’ingresso del bambino in famiglia per richiedere i bonus relativi alle nascite, adozioni o affidamenti avvenuti nel mese di dicembre 2021.

Da marzo 2022, invece, spariranno altri bonus famiglia: l’assegno temporaneo lascerà il posto a quello universale, mentre verranno completamente cancellati gli assegni familiari e le detrazioni per i figli a carico da fruire nella busta paga. Anche per questo motivo molti lavoratori potrebbero ricevere una busta paga più leggera.

Tuttavia, una norma inserita nel decreto Sostegni ter ha modificato la normativa, o meglio ha messo ordine dove c’erano incomprensioni e ha confermato le detrazioni fiscali per i figli under 21 a carico dei genitori da fruire nel modello 730. Di quali detrazioni si tratta?

Assegno unico 2022 e detrazioni fiscali per i figli: le novità

È proprio l’articolo 18 del decreto Sostegni ter – ancora in bozza nel momento in cui scriviamo – a modificare l’articolo 12 del TUIR:

Ai fini delle disposizioni fiscali che fanno riferimento alle persone indicate nel presente articolo, anche richiamando le condizioni ivi previste, i figli per i quali non spetta la detrazione ai sensi della lettera c) del comma 1 sono considerati al pari dei figli per i quali spetta tale detrazione.

Ma che cosa significa tutto questo? Il comma precedente dell’articolo 12 del TUIR evidenzia quali sono i familiari – compresi i figli – da considerare “a carico”: si tratta di tutti i componenti che possiedono un reddito inferiore a 2.840,51 euro. Il limite sale a 4.000 euro solo per i figli di età non superiore a 24 anni.

Ciò significa che per tutti i figli che risultano a carico dei genitori, sono state confermate le detrazioni fiscali fruibili nel modello 730, ovvero – scrive il Sole 24 Ore – quelle relative a “spese sanitarie e farmaceutiche, istruzione e attività sportiva”.

Detrazioni fiscali per i figli 2022: quali si possono ottenere?

L’introduzione dell’assegno unico da marzo 2022, quindi, non andrà a impattare sulle detrazioni fiscali riconosciute nel modello 730 per tutti i figli a carico under 21, nemmeno se si sta già beneficiando dell’assegno universale. 

Dunque, anche da marzo 2022 si potranno ottenere le detrazioni fiscali relative, per esempio, alle spese per l’asilo nido o per l’istruzione in generale, le spese scolastiche o universitarie, le spese relative allo svolgimento di attività sportiva, oppure le spese per l’acquisto dell’abbonamento ai mezzi pubblici. Confermate anche tutte le detrazioni relative alle spese mediche e sanitarie per i figli.

Detrazioni per i figli in busta paga: addio da marzo 2022!

A differenza delle detrazioni fruibili nel modello 730, saranno, invece, le detrazioni fiscali in busta paga a non essere più previste dopo l’entrata in vigore – a pieno regime – del nuovo assegno unico e universale per i figli a carico fino a 21 anni.

Saranno cancellate, sempre da marzo 2022, anche le ulteriori detrazioni fino a 1.200 euro per le famiglie numerose (ovvero con quattro o più figli a carico), e anche le maggiorazioni previste per i bambini con meno di 3 anni.

Resta confermato, nonostante l’arrivo dell’assegno universale, il bonus asilo nido 2022: vediamo come funziona.

Bonus asilo nido 2022: chi può richiederlo e importi

L’unico superstite tra i bonus famiglia 2022 è proprio il bonus asilo nido 2022, una misura che spetta alle famiglie dei bambini fino a 3 anni di età, in misura proporzionale al reddito complessivo del nucleo familiare.

Il bonus nido 2022 viene erogato sottoforma di rimborso delle spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza dell’asilo nido pubblico o privato che sia. In alternativa, i bambini che soffrono di disabilità tali da non permettere la frequenza scolastica, possono richiedere un rimborso per l’assistenza formativa domiciliare.

Un messaggio pubblicato dall’INPS comunica gli importi relativi al bonus asilo nido 2022: per coloro che presentano l’ISEE gli importi possono raggiungere anche i 3.000 euro all’anno, mentre il bonus asilo nido senza ISEE permette di ottenere il minimo importo pari a 1.500 euro all’anno.

Per conoscere i dettagli e i documenti necessari per richiedere il bonus asilo nido 2022 consigliamo la lettura del nostro approfondimento dedicato. Torniamo adesso alle detrazioni per i figli in busta paga e cerchiamo di capire che cosa cambia dal 1° marzo 2022.

Assegno unico 2022 e detrazioni per i figli: nessuno ci perderà. Ecco perché!

Non c’è da preoccuparsi per l’addio alle detrazioni fiscali in busta paga relative ai figli a carico, in quanto nessuno ci perderà. È proprio la “clausola di salvaguardia” prevista dal decreto legislativo n. 230/2021 a definire le maggiorazioni per le famiglie.

A partire dal 1° marzo 2022, non appena entrerà in vigore a pieno regime il nuovo assegno universale, le maggiorazioni potranno raggiungere addirittura i 190 euro, affinché nessun nucleo familiare possa perdere nemmeno un centesimo.

Assegno unico, detrazioni fiscali, IRPEF: come cambia la busta paga?

Un’ultima specificazione importante da fare riguarda il cambiamento della busta paga dei lavoratori a partire dal 1° marzo 2022. Se nessuno ci perderà, non significa che gli importi in busta paga resteranno gli stessi. Anzi, chi prima percepiva gli assegni familiari vedrà sicuramente una riduzione della busta paga proprio per il fatto che l’assegno unico viene erogato dall’INPS.

Non solo: anche la nuova riforma IRPEF porterà dei cambiamenti nelle buste paga dei lavoratori. I nuovi scagliono sono quattro anziché cinque, nonostante la no tax area non sia stata minimamente toccata.

E ancora: cambia anche il bonus Renzi: chi potrà ricevere 100 euro in più in busta paga nel 2022? Pochi i fortunati: se rientri nel primo scaglione di reddito, ovvero sotto i 15 mila euro, potrai ottenere il trattamento integrativo. Per i redditi fino a 28 mila euro, invece, sono previste specifiche condizioni per ottenere il bonus Renzi.

Se vuoi approfondire l’argomento puoi consultare i nostri articoli dedicati alla busta paga 2022, alla riforma IRPEF e al bonus Renzi.

Assegno unico 2022: a quando i primi pagamenti?

In conclusione di questo articolo andiamo a soffermarci sui primi pagamenti dell’assegno unico e universale 2022: INPS ha già comunicato le prime date.

Ricordiamo anzitutto che le domande presentate tempestivamente all’INPS, nei mesi di gennaio e febbraio 2022, saranno le prime ad essere processate e permetteranno di ottenere il pagamento sin dai primi giorni previsti dal calendario. Si può presentare domanda in qualsiasi momento, ma l’importante è ricordare che le istanze presentate dal 1° luglio 2022 danno diritto all’erogazione delle mensilità a partire dalla successiva a quella di presentazione della domanda.

Ciò significa che per ottenere gli arretrati dal mese di marzo 2022 le famiglie devono inoltrare la domanda di assegno unico all’INPS entro il 30 giugno 2022. Sono esclusi dalla presentazione della richiesta solo i percettori del reddito di cittadinanza, per i quali il bonus viene riconosciuto in automatico.

I primi pagamenti dell’assegno unico verranno effettuati dall’INPS direttamente sul conto corrente dl beneficiario già dalla seconda settimana di marzo 2022, quella che va dal 15 al 21 del mese.

I titolari del reddito di cittadinanza, invece, riceveranno i pagamenti sulla carta RdC.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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