Sanzioni bancomat, via libera da Draghi. Da quando scattano!

Arrivano i chiarimenti sulle tanto discusse sanzioni sul bancomat: ebbene sì ci saranno, ma non partiranno il 1° gennaio 2022. Tutto è rimandato di un anno. A presentare i chiarimenti sul futuro dei Pos e dei comportamenti dei commercianti e dei professionisti è arrivata direttamente dalla Commissione Bilancio alla Camera.

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Arrivano i chiarimenti sulle tanto discusse sanzioni sul bancomat: ebbene sì ci saranno, ma non partiranno il 1° gennaio 2022. Tutto è rimandato di un anno. A presentare i chiarimenti sul futuro dei Pos e dei comportamenti dei commercianti e dei professionisti è arrivata direttamente dalla Commissione Bilancio alla Camera. Non sarà più sufficiente essere in possesso del Pos, dal 2023, all'interno di negozi o studi professionali: quanti si rifiuteranno di accettare i pagamenti con il bancomat o la carta di credito saranno multati.

Nel corso della giornata di ieri, mentre era aperta la discussione in Commissione Bilancio alla Camera sul DL Recovery, Gian Pietro Dal Moro, del Partito Democratico è intervenuto anche a nome del collega Roberto Pella, deputato di Forza Italia, ed ha spiegato che all'interno della riformulazione degli emendamenti firmati da Stefano Fassina di Leu e da Rebecca Frassini della Lega c'è un grossolano refuso. Sarebbe stato riportato che le sanzioni per chi si rifiuta di accettare i pagamenti con il bancomat partono il 1° gennaio 2022, ma in realtà partiranno il 1° gennaio 2023. Questa riformulazione aveva proprio lo scopo di applicare la sanzione pecuniaria.

Bancomat, a quanto ammontano le sanzioni!

Ormai sembra proprio che la strada sia in discesa: le sanzioni sul bancomat dovrebbero proprio arrivare. La prossima settimana il testo tornerà direttamente in aula per ottenere la fiducia di rito. Nel correttivo al Decreto Legge dovrà essere specificato anche che la sanzione ammonterà a 30 euro, a cui si dovrà aggiungere il 4% del valore della transazione che è stata rifiutata. Di qualsiasi importo possa essere

Già si stanno elevando delle polemiche su questa scelta, soprattutto da parte dei commercianti. La sanzione in capo a quanti non permettano di utilizzare il bancomat per pagare gli acquisti non giunge completamente inattesa. Sono anni che la politica discute sulla possibilità di introdurla, almeno contro quanti si ostinino ad impedire l'uso del Pos Come ben sappiamo il tutto rientra nella lotta che il Governo ha intrapreso per combattere l'evasione fiscale, cercando di limitare l'uso del contante in tutti i modi. 

Il Dl 79/2012 introdotto nel 2012 dall'allora Governo Monti obbligo gli esercenti a dotarsi di un Pos. Ma fino ad oggi non sono mai state previste delle vere e proprie sanzioni per quanti non si fossero adeguati Questa volta, però, il Governo sembra quanto mai sicuro di voler procedere per la propria strada e voler tracciare tutti i pagamenti. Queste sono le motivazioni di questo cambio di rotta.

Il bancomat delle polemiche!

La scelta di sanzionare quanti non accettino il bancomat per pagare gli acquisti è stata accolta con favore da molte associazioni dei consumatori.

Non ci crediamo finché non lo vediamo - è stato il primo commento di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. Non basterà neanche la pubblicazione in Gazzetta per soddisfarci, visto che poi serviranno i decreti attuativi per applicare concretamente la norma. Canteremo vittoria solo quando vedremo comminare la prima multa. Allora e solo allora festeggeremo!

Assoutenti aggiunge:

Vanno bene le sanzioni per chi non accetta i pagamenti elettronici con Pos, ma vanno abbattuti i costi per gli esercenti; sono ancora troppo elevate le commissioni interbancarie.

Bancomat: è tempo di fare sul serio!

A tratteggiare, a malincuore, quella che è stata la storia dei rapporti tra consumatori e bancomat è Massimiliano Dona, che ha spiegato che 

troppe volte siamo rimasti delusi. Abbiamo cominciato a rallegrarci nel 2012, visto che l’obbligo del Pos è stato previsto allora dal Governo Monti con il cosiddetto decreto crescita 2.0 (decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179) e doveva entrare in vigore il 1° gennaio 2014. Poi è stata la volta del Governo Renzi che con la legge di stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) aveva introdotto una sanzione, che però doveva essere fissata con decreti che non hanno mai visto la luce. Poi se ne è riparlato con il Governo Conte II, nel dl fisco, ossia il decreto collegato alla manovra 2020 (decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124), che introduceva esattamente le sanzioni previste ora, ossia 30 euro + il 4% del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Ma poi scoppiarono le polemiche e in fase di conversione del decreto le sanzioni magicamente sparirono.

Dona spiega che già adesso l'articolo 15 del Decreto Legge n. 179 del 18 ottobre 2012, avrebbe previsto, almeno in teoria, uno o più decreti del Ministero dello Sviluppo Economico che avessero lo scopo di regolamentare le sanzioni per quanti avessero violato l'obbligo di accettare i pagamenti con la carta di credito od il bancomat. Di questi decreti, fino ad oggi, non si è visto proprio nulla.