Bollo auto, spiacevoli conseguenze se non lo paghi per 3 anni di seguito

Il bollo auto è un'imposta annuale obbligatoria per tutti i veicoli che circolano su strada. Scopri perché conviene pagarlo sempre.

Il bollo auto è un’imposta obbligatoria che dev’essere pagata annualmente da tutti i proprietari di un veicolo che circola su strada. Il suo importo varia in base alla cilindrata e alla Regione di residenza del proprietario. La scadenza del pagamento è indicata sul libretto di circolazione e può comportare sanzioni e interessi di mora se non rispettata.

Il ricavato del bollo auto viene utilizzato per il finanziamento delle spese pubbliche e dei servizi legati alla mobilità.

Il bollo è una delle tasse più odiate dagli italiani ed è anche tra le più evase. Cosa succede in caso di mancato pagamento e, in particolare, se il veramente non avviene per 3 anni successivi?

Ecco perché conviene pagare il bollo auto

Il mancato pagamento del bollo auto rappresenta un’infrazione penale, la quale potrebbe comportare l’applicazione di eventuali sanzioni amministrative o penali. Per questa ragione è importante pagarlo tutti gli anni. Ma cosa accade se il proprietario del veicolo non lo paga per 3 anni? In tal caso la legge prevede, sicuramente, l’applicazione di multe e interessi.

Chi non paga il bollo auto entro il termine di scadenza può essere multato e subire l’applicazione di interessi legali. Nel caso in cui il pagamento non venga effettuato per 3 anni, le somme addebitate potrebbero essere molto elevate.

Inoltre, si rischia anche il fermo amministrativo del veicolo, ovvero la sospensione della circolazione dell’auto per un periodo di tempo variabile. Ma queste non sono le uniche punizioni previste dalla legge. Scopriamo anche le altre.

Altre sanzioni sancite dalla legge

Oltre a quelle sopra citate, esistono altre sanzioni. In primo luogo, può essere adottata la riscossione coattiva: in caso di morosità prolungata, l’ente creditore (ad esempio l’Agenzia delle Entrate) potrebbe ricorrere a una procedura di riscossione coattiva.

In secondo luogo, il proprietario dell’automobile potrebbe avere difficoltà a vendere l’auto: in caso di bollo auto non pagato, la legge prevede che il trasferimento del veicolo non possa essere effettuato sino a quando non viene regolarizzata la situazione debitoria.

Ecco quando bisogna pagarlo

Il bollo auto deve essere pagato ogni anno entro la fine del mese di scadenza. Precisiamo che non è possibile chiedere il pagamento rateizzato in due soluzioni, pagando magari la prima rata entro il 31 gennaio e la seconda entro il 30 giugno. Dunque, il bollo dev’essere pagato in un’unica soluzione.

Inoltre, è importante tenere presente che il bollo auto deve essere pagato anche in caso di rottamazione, vendita o cambio di proprietario del veicolo, poiché il pagamento è collegato alla targa e non al proprietario. In caso di mancato pagamento del bollo auto, si rischia una sanzione amministrativa e la sospensione della circolazione del veicolo fino a quando non sarà regolarizzato il pagamento.

Come pagare il bollo auto

Per pagare il bollo auto è possibile utilizzare diversi mezzi di pagamento, tra cui:

  • online tramite pagoBollo dell’ACI;

  • presso una delle delegazioni ACI;

  • da uno dei canali resi disponibili da Poste Italiane;

  • presso le Banche che aderiscono alla cosiddetta iniziativa PSP;

  • mediante le Agenzie Sermetra;

  • ai Punti di vendita Mooney o quelli di Lottomatica.

Infine, si tenga conto che l’operazione ha un costo che varia a seconda del metodo di pagamento scelto ma che, in alcuni casi, il bollo prevede delle riduzioni per alcuni soggetti. Pertanto, si consiglia ai proprietari di una vettura di informarsi prima di effettuare il pagamento.

Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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