Bonus Patente 2022: 1000 euro per i nuovi autotrasportatori

A seguito della conversione in legge del Decreto Infrastrutture sarà possibile accedere ai contributi previsti rivolti a chi consegue la patente e l’abilitazione alla guida professionale, la Carta di Qualificazione del Conducente. Beneficeranno dei contributi i giovani sotto i 35 anni di età e coloro che ricevono ammortizzatori sociali e Reddito di Cittadinanza.

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Il Decreto Infrastrutture introduce diverse novità, tra cui anche un contributo per coloro che decidono di intraprendere la carriera di autotrasportatore.

Ma vediamo nel dettaglio come funziona il Bonus Patente 2022 e come ottenerlo. 

Bonus Patente 2022: di cosa si tratta? 

Come molti bonus erogati in precedenza, il Bonus Patente si configura come un rimborso spese fino a 1000,00 euro pari al 50% delle spese sostenute per l’ottenimento, appunto, della patente e della qualificazione. Attenzione però: ne potranno beneficiare solo gruppi target ben definiti, quindi è necessario rientrare nei criteri stabiliti per accedervi, di cui parleremo in seguito nell’articolo. 

Non è bene però essere troppo indecisi sulla propria scelta di conseguire la patente e l’abilitazione alla guida professionale, perché il contributo è richiedibile solo per 6 mesi, dal 1 Gennaio 2022 fino al 30 Giugno 2022.

I beneficiari del bonus patente

Come da Articolo 1, Comma 5bis del Decreto Infrastrutture, il contributo è rivolto a fasce demografiche ben definite, nel dettaglio: 

  • Giovani sotto i 35 anni
  • Soggetti percettori del Reddito di Cittadinanza
  • Soggetti percettori di ammortizzatori sociali, a qualsiasi titolo (NASpI, DIS-COLL etc)

Acquisire la patente e la CQC apre molte possibilità dal punto di vista dell’occupazione: la Carta di Qualificazione del Conducente è infatti obbligatoria per l’abilitazione alla guida di mezzi pesanti, mezzi di massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate ed in generale, al trasporto merci e persone in conto proprio e conto terzi.  

Come funziona il Bonus Patente

Richiedibile dal 1 Gennaio 2022, il Bonus Patente si configura come un rimborso spese pari al 50% delle spese sostenute per il conseguimento della patente e della CQC, fino ad un tetto massimo di 1000€. 

È quindi importante ricordare che il contributo verrà erogato presentando prova delle spese già sostenute tramite una rendicontazione puntuale che andrà presentate entro e non oltre il 30 Giugno 2022, salvo ulteriori proroghe. Non è infatti da escludere che la durata del bonus sarà prolungata, visto l’imponente stanziamento previsto, pari ad un milione di euro. 

Un’altra importantissima condizione per l’ottenimento del contributo è la dimostrazione – entro tre mesi dal conseguimento dell’abilitazione – di aver firmato un contratto di lavoro della validità di almeno sei mesi come conducente per una ditta di autotrasporti.

Come presentare la domanda per il Bonus Patente

Al momento non sono ancora chiare le modalità di presentazione della domanda, che verranno esposte a seguito della pubblicazione del Decreto concernente, quindi fino ad oggi si conosce solo la fascia temporale in cui la misura verrà implementata, ovvero da Gennaio a Giugno 2022. 

Una misura per contrastare la carenza di conducenti 

Il Bonus Patente 2022 nasce anche dalla carenza di camionisti in Italia. Una mancanza che dura da anni e accentuata dalla ripartenza dell'economia dopo lo stallo dovuto alla crisi causata dall'emergenza coronavirus. Molte filiere sono state colte impreparate e le associazioni di autotrasporti hanno optato per una richiesta drastica: l'assunzione immediata di un maggior numero di camionisti dall'estero e l'avvio di politiche attive per risolvere la crisi ed evitare lo stallo del settore nel futuro.

Per il direttore di ANITA, l'Associazione nazionale imprese autotrasporti, Giuseppina della Pepa, mancano circa 5.000 autisti, numero che si prevede aumenterà a 17.000 nel prossimo biennio. 

Il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner ha sintetizzato in poche righe le ragioni di questa situazione di settore: “L'aumento della domanda di trasporto proveniente dal mondo produttivo, la necessità di coniugare tempi di consegna sempre più stretti con il rispetto prioritario delle norme sulla sicurezza stradale, le inefficienze del sistema di distribuzione con aumenti insopportabili dei tempi di attesa per lo scarico e uno stato delle infrastrutture oggettivamente complesso che a sua volta genera un aumento dei tempi di consegna delle merci sta creando una miscela esplosiva, amplificata dalla mancanza di autisti”.

Alla luce di questa situazione praticamente emergenziale, l'associazione ha chiesto al governo di agire, ed il Bonus Patente potrebbe essere il primo passo verso l’incentivazione all’approccio del mestiere di autotrasportatore insieme a politiche per attivare lavori di riqualificazione e formazione del personale. Quello che si vuole scongiurare e prevenire sono le scene che si sono viste a fine Agosto nel Regno Unito – anche se non solo per la mancanza di conducenti di mezzi pesanti – con gli scaffali dei supermercati vuoti. 

CQC merci e CQC persone

Nella scelta della propria professione è d’uopo considerarne tutte le possibilità e le sfaccettature. Nel caso dell’autotrasportatore, vi sono due principali tipi di licenza qualificante, ovvero la CQC per il trasporto merci e la CQC per il trasporto persone, entrambe con legislazioni e normative a sé. È da tenere in considerazione che questa qualifica risulta obbligatoria sia per il trasporto di cose in conto terzi che in conto proprio, e non può essere conseguita da privatista.

Il costo per il conseguimento della CQC non è standard, quindi è opportuno informarsi e fare attenzione a quali siano i posti più convenienti: si va dagli 850 ai 4.000 euro. Il corso di aggiornamento ha invece un costo indicativo tra i 200 e i 250 euro. Questi costi non tengono conto naturalmente delle spese procedurali, tra cui i bollettini e le marche da bollo richieste. 

Per il trasporto merci, la CQC abilita alla guida di veicoli di massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate, e può essere conseguita tramite frequenza obbligatorio di un corso presso le autoscuole autorizzate e di un esame finale presso la Motorizzazione Civile. Attenzione: se si hanno meno di 21 anni non è possibile condurre autocarri di massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate. 

Nel trasporto persone, le condizioni per il conseguimento della CQC cambiano leggermente. Sarà infatti sempre necessario svolgere un corso di 140 ore di cui 130 teoria e 10 di guida presso la Motorizzazione Civile, ma il tetto di età aumenta: il candidato di età inferiore ai 23 anni non potrà condurre autobus con più di 15 persone o con una percorrenza di più di 50km per i servizi di linea. 

Entrambi i limiti di età possono tuttavia essere aggirati frequentando il corso CQC completo, che però dura la bellezza di 280 ore. Ne vale però la pena, specialmente per i giovani al momento disoccupati: il mercato è facilmente accessibile, ed uno stipendio medio da autotrasportatore dopo 5 anni di esperienza è di 23.000€ annui.

Il mestiere dell’autotrasportatore

Fare l’autotrasportatore è un mestiere di grande responsabilità, considerato che spesso i mezzi utilizzati per questo mestiere sono i “giganti della strada” – camion, autotreni e semirimorchi – veicoli che richiedono maestria e concentrazione. 

Chi decide di svolgere questa professione deve mettere in conto lunghe ore di viaggio su strade – ma soprattutto autostrade – e deve prima di tutto conoscere il proprio mezzo. Tuttavia, il mestiere dell’autotrasportatore presenta anche molti vantaggi, e grazie al Bonus Patenti previsto per il 2022, accedere a questa professione sarà ancora più semplice e vantaggioso! 

Le altre novità del decreto infrastrutture

Il Bonus Patente 2022 è solo uno delle diverse novità introdotte con la conversione in legge del DL 121/2021. 

Le nuove norme che regolamentano la circolazione nei centri abitati danno di fatto maggiore autonomia ai comuni, permettendo con ordinanza del sindaco di delineare nuovi spazi di sosta – sia temporanei che permanenti – a diverse tipologie di veicoli, tra cui quelli elettrici, diversi da quelli ordinari. I veicoli coinvolti sono, nel dettaglio: 

  • veicoli degli organi di polizia stradale di cui all'articolo 12, dei vigili del fuoco e dei servizi di soccorso
  • veicoli adibiti al servizio di persone con disabilità, munite del contrassegno di cui all'articolo 381, comma 2, del regolamento
  • veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni, munite di contrassegno speciale, denominato «permesso rosa»
  • dei veicoli elettrici
  • dei veicoli per il carico e lo scarico delle merci nelle ore stabilite
  • dei veicoli adibiti a servizi di linea per lo stazionamento ai capilinea
  • dei veicoli adibiti al trasporto scolastico nelle ore stabilite

Novità anche l’introduzione di spazi dedicati alle donne in stato di gravidanza, che potranno usufruire del permesso rosa in spazi allestiti direttamente dagli enti proprietari della strada, per consentire loro una mobilità agevolata date le condizioni straordinarie. Il permesso rosa si estende inoltre anche ai genitori con uno o più bambini di età non superiore ai due anni, tuttavia potrà essere rilasciato solo mediante procedura ordinaria da svolgersi negli uffici comunali di residenza. 

Pene più salate verranno introdotte dal Decreto per coloro che occupano abusivamente un parcheggio riservato ai disabili: le sanzioni potrebbero arrivare fino a 168€. Coloro che invece risultano in diritto di utilizzare le soste riservate ai disabili, ma ne travalichino condizioni e limiti, saranno multati fino a 344€. 

L’articolo 158 introduce invece l’incremento delle sanzioni previste per il divieto di sosta in spazi adibiti al trasporto scolastico, con multe dagli 80€ per i veicoli a due ruote e fino a ben 660€ per automobili e furgoni. 

Ritoccato anche l’art. 61 in materia di “Sagoma limite”, introducendo un ingrandimento della sagoma limite con riferimento agli autoarticolati e agli autosnodati: secondo quanto statuisce il nuovo comma 2 bis, gli autosnodati e filosnodati destinati a sistemi di trasporto rapido di massa potranno raggiungere la lunghezza massima di 24 m su itinerari autorizzati. 

Secondo la nuova formulazione dell’articolo riguardante le targhe prova, l’autorizzazione alla circolazione di prova può essere impiegata su strada per i veicoli non immatricolati e di quelli già muniti della carta di circolazione ove tali veicoli circolino su strada per esigenze collegate a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, ma anche pure per ragioni di vendita o di allestimento.

Ai fini della circolazione per tali finalità, vi sarà in ogni caso l’obbligo della assicurativa ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di responsabilità civile verso terzi. Dei danni cagionati dal veicolo in circolazione di prova ove munito della carta o del certificato di circolazione, risponde l’assicuratore dell’autorizzazione alla circolazione di prova.

Infine, con decreto del Presidente della Repubblica nel termine di 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge in commento, dovrà provvedersi all’aggiornamento del Decreto per di stabilire le condizioni e il numero massimo di autorizzazioni alla circolazione di prova rilasciabili ad ogni singolo titolare.