Bonus prima casa, scatta l'obbligo della vendita!

Si torna al passato. È di nuovo necessario procedere alla vendita del proprio alloggio, nel caso in cui si vogliano mantenere il bonus prima casa e le agevolazioni fiscali. Lo scoppio della pandemia e le conseguenti limitazioni di movimento dei contribuenti avevano stoppato questa regola.

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Si torna al passato. È di nuovo necessario procedere alla vendita del proprio alloggio, nel caso in cui si vogliano mantenere il bonus prima casa e le agevolazioni fiscali. Lo scoppio della pandemia e le conseguenti limitazioni di movimento dei contribuenti avevano stoppato questa regola. Adesso ricomincia il conto alla rovescia: per riuscire a mantenere le agevolazioni sulla prima casa è necessario vendere l'altro immobile entro e non oltre 365 giorni.

Questo significa, in altre parole, che dal 1° gennaio 2022 è tornata in vigore una regola sospesa a causa del Covid 19. Quanti avessero acquistato un qualsiasi immobile, usufruendo del bonus prima casa, ma essendo contemporaneamente proprietario di un altro immobile, dovranno vendere quest'ultimo entro e non oltre 365 giorni per non perdere le agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa. Quest'obbligo era stato sospeso a causa della pandemia, ma è tornato in vigore da inizio anno.

Bonus prima casa: come ottenere le agevolazioni!

Alcune regole che ruotavano intorno al bonus prima casa sono state sospese nel momento in cui è scoppiata la pandemia. Proviamo ad effettuare un esempio pratico. Se nel mese di marzo 2020 - quando ci fu il primo lockdown - erano trascorsi sei mesi dall'acquisto della nuova casa, sarà necessario far ripartire il conto alla rovescia dal 1° gennaio di quest'anno. I sei mesi che rimangono per poter vendere l'altro immobile partono adesso, e sarà necessario sbrigarsi per riuscire a mantenere il bonus prima casa. Ricordiamo, infatti, che la legge ha stabilito che

l'obbligo di vendita in caso di acquisto di una nuova abitazione con le agevolazioni, non è comunque l'unico termine relativo alla prima casa che ricomincia a scorrere da questo mese.

Ricordiamo, inoltre, che per poter usufruire del bonus prima casa è anche necessario trasferire la propria residenza nel Comune dove si trova l'immobile che è stato acquistato. In questo caso si avrà tempo 18 mesi per completare questa operazione burocratica. Questa regola, comunque, era stata sospesa a causa del Covid 19 ed è stata nuovamente ripristinata il 1° gennaio 2022.

Bonus prima casa, quali sono i vantaggi!

Rispettare tutti i parametri del bonus prima casa è molto importante per riuscire a mantenere tutte le agevolazioni fiscali che spettano per legge. Nel caso in cui non si provvedesse a vendere l'altro immobile entro un anno dall'acquisto della nuova abitazione, si andranno a perdere tutte le agevolazioni che spettano per legge. Tra queste rientrano l'imposta di registro al 2%, invece che al 9%. Si ha diritto anche a pagare l'imposta ipotecaria con un importo fisso pari a 50 euro. Stessa regola vale anche per l'imposta catastale che è sempre pari a 50 euro.

Ricordiamo inoltre che esiste un'altra importante regola, alla quale i contribuenti dovranno sottostare: l'immobile che è stato acquistato usufruendo del bonus prima casa, non dovrà essere venduto nell'arco dei cinque anni successivi allo stesso acquisto, sempre che con il ricavato della vendita non si proceda a comprare una nuova casa, che dovrà essere adibita ad abitazione principale. In questo caso ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2022 per provvedere a cercare e concludere tutte le operazioni.

Le novità che riguardano la prima casa!

È stata la Legge di Bilancio 2022 ad aver introdotto alcune novità per l'anno in corso che riguardano la prima casa. Particolare importanza, come spiega Il Messaggero, ha la proroga dei termini

per presentare domanda per ottenere alcuni benefici a valere sul Fondo di garanzia per la prima casa e per poter richiedere le agevolazioni per l'acquisto della prima casa già previste per i giovani che non abbiano compiuto i 36 anni di età, e che abbiano un Isee non superiore a 40mila euro annui.

Ricordiamo che la garanzia arriva a coprire l'80% del valore del mutuo. Questo non potrà, comunque, superare i 250mila euro e sarà erogato con un tasso di interesse a prezzo agevolato. Il Governo ha poi provveduto ad aumentare il Fondo di garanzia per la prima casa aggiungendovi altri 242 milioni per il 2022. Da non dimenticare che le giovani coppie, che abbiano meno di 36 anni ed abbiano un Isee inferiore a 40.000 euro, potranno usufruire delle agevolazioni fiscali ed ottenere il cosiddetto bonus prima casa e potranno evitare di pagare l'imposta di registro catastale ed ipotecaria. Non sarà dovuta nemmeno l'imposta sul mutuo pari allo 0,25%.

Nella nuova Legge di Bilancio sono stati anche inseriti alcuni sconti fiscali per quanti stiano pagando l'affitto. In questo caso è necessario avere meno di 31 anni. Sarà possibile ottenere una detrazione Irpef pari al 20% del canone che viene pagato, fino ad un tetto massimo di 991,60 euro. Il reddito complessivo, inoltre, non dovrà superare le 15.493,71 l'anno.