Botti di Capodanno, multa salatissima per chi infrange i divieti in questi Comuni

Il 31 dicembre si avvicina e con esso la voglia di festeggiare e divertirsi. In alcuni comuni, però, i botti di capodanno sono vietati e possono causare multe salate.

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Il Capodanno è un momento di festa e condivisione atteso da tutti, o quasi. Per gli animali, infatti, si tratta di una serata che rappresenta stress e paura. Nonostante questo però, sono in molti a festeggiare a tutti gli effetti la notte di San Silvestro a suon di petardi e fuochi d’artificio.

Non tutti, tuttavia, saranno accontentati, dato che diversi comuni hanno messo i botti al bando,  prevedendo multe fino a 500 euro per i trasgressori.

Ecco, dunque, un elenco dei principali comuni coinvolti nel divieto, e le motivazioni dietro a questa scelta.

Ecco i Comuni nei quali si rischiano multe fino a 500 € per i botti di Capodanno

La scelta di vietare i botti di Capodanno accomuna comuni grandi e piccoli in tutta Italia, dal nord al sud. L'importo delle multe può essere variabile, ma in alcuni comuni può arrivare addirittura a 500 euro.

Ecco, dunque, i principali comuni in cui si rischiano multe salate per i botti di capodanno.

Nord Italia

  • Venezia. È stato appositamente posto un divieto per le celebrazioni pirotecniche entri 500 metri da chiese e centri abitati. Per i trasgressori è prevista una sanzione di 200 euro

    Anche il Comune di Chioggia ha disposto il divieto di utilizzare fuochi artificiali e articoli pirotecnici con sanzioni dai 25 ai 500 euro in caso di violazione.

  • Treviso. Dal 30 dicembre al 7 gennaio sarà vietato accendere fuochi d’artificio o petardi allo scopo di festeggiare in sicurezza proteggendo sé stessi, i propri cari e gli animali. Anche in questo caso, le multe potranno arrivare fino a 500 euro

  • a Bra, in provincia di Cuneo, è stata rinnovata l’ordinanza già il 20 dicembre, prima del periodo natalizio. Previste multe fino a 500 euro

  • Bologna. Dalle ore 12 del 24 dicembre alle ore 7 del 7 gennaio sarà vietato utilizzare botti e petardi. Dal divieto sono però escluse le persone e le aziende autorizzate alla detenzione di materiale pirotecnico con regolare licenza. Le multe previste andranno da 100 a 500 euro

  • niente botti anche a Verona. Il divieto è stato imposto dalla polizia urbana e dalle guardie zoofile. Se verranno utilizzati botti, petardi o fuochi d’artificio, le sanzioni ammonteranno a 200 euro

Centro Italia

  • Civitavecchia. Dopo le numerose segnalazioni ricevute gli anni precedenti, è stata presa la scelta di vietare a tutto il territorio l’utilizzo di materiale pirotecnico. L’inosservanza è punibile con il pagamento di una sanzione da 25 a 500 euro

  • Chieti. I botti, in questo comune, sono vietati tutto l’anno in seguito a un apposito Regolamento comunale del 2013. Chi violerà il divieto sarà sanzionato con una multa da 25 a 500 euro

  • Arezzo si aggiunge ai comuni che hanno deciso di eliminare i fuochi durante le festività, sia nelle strade che nelle piazze. Le violazioni saranno punite con sanzioni fino a 200 euro

Sud Italia e isole

  • Bari. Sono state predisposte 2 ordinanze relative al divieto di vendita di categorie di artificio sia in luoghi pubblici che privati, così come il loro utilizzo. Anche in questo caso, una violazione delle disposizioni verrà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro

  • Matera. Il lancio di un apposito slogan, “Botti di Capodanno? No grazie!”, mira a scoraggiare l’utilizzo di materiale pirotecnico. I trasgressori saranno puniti con multe fino a 500 euro

  • Alghero. In Sardegna, tra il 23 dicembre e l’8 gennaio sarà vietato utilizzare botti di qualsiasi tipo su tutto il territorio comunale. Come per Bari, la multa prevista è compresa tra i 25 e i 500 euro

Oltre a questi comuni, è possibile che l'ordinanza sia stata adottata anche da comuni minori. Inoltre, diversi comuni hanno dato il via libera al divieto soltanto poche ore prima l'inizio dei festeggiamenti, per cui non si può escludere qualche annuncio dell'ultimo minuto. Quest'ultimo caso, ad esempio, si è verificato l'anno scorso a Napoli.

Belli ma letali per animali e non solo. Ecco i perché del no ai botti

Nonostante si tratti di uno spettacolo bellissimo e suggestivo, è innegabile che il fenomeno dei botti rappresenti un problema sotto numerosi punti di vista, e che la scelta di vietarli sia in effetti molto condivisibile.

Il primo punto a sfavore dei botti di Capodanno, infatti, è legato agli effetti che questi ultimi hanno sugli animali. Dotati di un udito più raffinato di quello umano, il rumore dei botti per gli animali domestici è paragonabile agli effetti della caduta di una bomba per i bambini.

Per quanto riguarda gli uccelli, Capodanno rappresenta una vera e propria mattanza, tanto che al mattino dell'anno nuovo non mancano diversi corpi per le strade.

I botti sono anche all'origine di un grande rilascio di CO2, oltre che di PM 5 e 10, gli stessi particolati rilasciati dai motori di scarico delle auto e responsabili di buona parte dell'inquinamento urbano, oltre che dei connessi rischi respiratori per l'uomo.

Infine, i petardi inesplosi o esplosi male fanno ogni anno numerose vittime, o sono responsabili di accecamenti e amputazioni perfettamente evitabili.

Un buon compromesso sembrerebbe essere quello praticato da alcuni comuni, che permettono l'utilizzo di fuochi soltanto ai professionisti, magari imponendo prodotti più rispettosi dell'ambiente e non prolungando troppo lo spettacolo.

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