Auto del defunto, ecco chi la eredita

Chi eredita l'auto del defunto, soprattutto se quest'ultimo non ha sottoscritto un testamento? Ecco cosa dice il Codice Civile.

Chi eredita l'auto del defunto

Quando un individuo non rilascia un testamento prima del suo decesso, diventa molto difficile capire chi eredita i suoi beni, auto inclusa.

Infatti l'auto è uno di quei beni che devono necessariamente destinati a un proprietario e in questi presupposti gli eredi entrano spesso in contrasto tra loro.

Però c'è una soluzione, che è prevista appunto dalla legge e stabilisce il legittimo proprietario.

Eredità dell'auto senza testamento

All'interno del Codice Civile c'è un articolo che disciplina le successioni, ossia l'articolo 582.

Il meccanismo descritto è abbastanza complesso e comprende la "concorrenza".

Le casistiche sono due:

1) se il defunto dovesse avere familiari, questi hanno la concorrenza del coniuge;

2) se il defunto dovesse avere solo il coniuge, questo ha la concorrenza degli ascendenti.

In linea di massima tra gli eredi ci devono essere delle negoziazioni al fine di mettersi d'accordo in maniera completamente equa e dando priorità a chi ne ha più bisogno.

Eredità dell'auto del defunto: cosa accade se non la si accetta

La questione diventa più complicata se l'erede individuato decide di rifiutare l'auto.

Il problema è che a quel punto si cerca di assegnare il bene a un altro erede, che deve prendersi carico della parte burocratica e dei costi.

I costi da sostenere sono 6:

1) aggiornamento della carta di circolazione da erogare alla Motorizzazione civile: 10,2€;

2) Certificato di proprietà digitale: 16€;

3) bollo per l’aggiornamento della carta di circolazione: 16€;

4) emolumenti al Pubblico Registro Automobilistico: 27€;

5) bollo per le note di richiesta formalità: 32€;

6) Imposta Provinciale di Trascrizione: importo variabile, che si calcola in base alla provincia in cui è stata immatricolata la residenza dell'erede.

Auto del defunto cointestata: divisione delle spese

Un altro caso importante da tenere in considerazione è la cointestazione del veicolo del defunto con divisione di oneri e onori.

In tale circostanza è importante sottolineare che le spese vanno suddivise a metà e la responsabilità è in solido.

Il ché significa che anche in caso di multa di uno dei due proprietari, entrambi devono prendersi carico del pagamento della sanzione.

Pertanto se il proprietario che ha commesso l'infrazione dovesse decidere di non pagare la multa, le autorità possono rivolgersi al secondo proprietario.

Auto del defunto: la parte burocratica

In quest'ultimo paragrafo sarà descritta la parte burocratica, in particolar modo saranno elencati i documenti necessari per effettuare il passaggio di proprietà del veicolo.

L'erede o gli eredi cointestati hanno un tempo di 6 mesi a partire dal decesso del familiare se accettare l'eredità o meno.

Se dovessero accettare di ereditare l'auto, allora intervengono un'agenzia di pratiche auto o un notaio, che devono fare la redazione dell'atto di vendita causa morte.

Essa è una scrittura privata con firma certificata che documenta il passaggio di proprietà dal deceduto all'erede.

Sono necessari altri documenti come:

1) Carta di circolazione;

2) Carta d'identità;

3) Codice fiscale;

4) Dichiarazione sostitutiva del certificato di morte;

5) Dichiarazione della qualità di erede.