La donazione permette di trasferire la proprietà di un bene da un soggetto ad un altro in maniera totalmente gratuita. Tuttavia, ciò non significa che non dovranno essere sostenuti dei costi per effettuarla.
Infatti, per questa procedura è obbligatorio designare un notaio, il quale chiederà il pagamento dell'onorario professionale e delle imposte per la registrazione dell'atto. Ecco chi paga.
Donazione, a chi spetta pagare il notaio
Anche nella donazione, così come nel caso della compravendita, le spese relative al notaio dovranno essere corrisposte dal donatario, ovvero dal soggetto che beneficia della procedura. Ciò nonostante, tali costi potranno essere affibbiati al donante, ossia al soggetto che deteneva la proprietà del bene concesso al donatario, qualora venga stipulato uno specifico accordo tra le parti.
La motivazione per cui le spese dovranno essere sostenute dal soggetto che acquisisce la proprietà del bene riguarda tutti gli adempimenti e le operazioni che vengono effettuate dal notaio, le quali servono a consentire al donatario di non avere intoppi nella procedura e di acquisire il bene donato a tutti gli effetti.
Dopo che avrà stipulato l'atto, il notaio provvederà ad eseguire i seguenti adempimenti, ovvero:
Ognuno di questi adempimenti che vengono svolti dal professionista designato andranno ad incidere sul prezzo finale che dovrà sostenere il beneficiario.
Quando paga il donante
Nella generalità dei casi, abbiamo visto che a pagare le spese in un atto di donazione sarà il donatario, ovvero il soggetto che acquisisce la proprietà del bene.
Tuttavia, l'ordinamento giuridico nazionale dispone che, qualora venga raggiunto un accordo tra il donatario ed il donante, allora potrà essere previsto anche che sia proprio quest'ultimo a dover sostenere tutte le spese che riguardano la procedura.
La modalità con la quale dovrà essere redatto questo accordo sarà la forma scritta, altrimenti si considera nullo.
Quanto si paga?
La somma che si dovrà corrispondere al professionista comprendere queste due voci:
La maggioranza delle volte il compenso del professionista sarà decisamente inferiore rispetto ai costi che si dovranno sostenere per quanto riguarda le tasse da pagare nei confronti dello Stato.
Spese notarili, quali e quante sono
Risulta praticamente impossibile stabilire l'ammontare esatto delle spese notarili che dovrà corrispondere il soggetto donatario.
Infatti, non esiste un listino prezzi oppure una legge che identifica l'importo che dovrà essere inserito all'interno della parcella dal professionista. Perciò, quest'ultimo potrà decidere in completa autonomia le spese da richiedere in caso di donazione.
Tuttavia, sarà possibile prendere in considerazione dei criteri specifici, i quali consentiranno di arrivare al calcolo complessivo dei costi.
A tal proposito, infatti, le spese notarili dipendono dai seguenti fattori, ovvero:
- la complessità dell'atto, ossia se sono presenti o meno delle ipoteche, dei pignoramenti oppure dei vincoli all'immobile che viene donato;
- la città nella quale è situato il suo studio professionale;
- il prestigio dello studio professionale;
- la rendita catastale dell'immobile che viene donato;
- la categoria immobiliare.
Perciò, ne conviene che il compenso che dovrà essere corrisposto al professionista varierà in base a tutti questi fattori e sarà diverso a seconda dei casi.
Perciò, è consigliabile richiedere anche più di un preventivo da diversi notai, in modo da valutare quale offrirà dei migliori servizi a dei prezzi maggiormente vantaggiosi.
Ecco a quanto ammontano le imposte da versare
Ecco quali sono le quattro differenti tipologie di imposte previste per legge:
- di registro, la quale prevede un costo fisso di ammontare pari a 200 euro;
- di bollo, la quale prevede un costo fisso pari a 230 euro;
- ipotecaria, la quale prevede, nella generalità dei casi, il versamento di una percentuale pari al 2% del valore dell'immobile, mentre, nel caso di "prima casa" l'importo è fisso e sarà pari a 50 euro;
- catastale, la quale prevede, nella generalità dei casi, il versamento di una percentuale pari all'1% del valore dell'immobile, mentre, nel caso di "prima casa" l'importo è fisso e sarà pari a 50 euro.
L'imposta sulle donazioni sarà di ammontare diverso in base alla tipologia di donazione per la quale si procede. Infatti, in quella tra:
- coniugi, figli, genitori o nonni: l'imposta è del 4%, ma solo se il valore supera 1 milione di euro;
- fratelli e sorelle: l'imposta è del 6%, ma solo se il valore supera 100.000 euro;
- parenti entro il quarto grado, affini in linea retta o collaterale entro il terzo grado: l'imposta è del 6%;
- altri soggetti: l'imposta è dell'8%.
Che cosa succede quando non si paga il notaio
Quando non si paga il notaio, saranno responsabili sia il donatario che il donante (responsabilità solidale passiva).
Perciò, il professionista, qualora il primo non paghi, potrà richiedere quanto dovuto al secondo, il quale potrà potrà ricevere indietro il denaro dal primo.
Quando non è obbligatorio pagare
Alcune donazioni non sono soggette a tassazione. In particolare, stiamo parlando di quelle:
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