Spese condominiali: ecco chi le paga in caso di debiti del vecchio proprietario

Chi paga le spese condominiali, se il vecchio proprietario ha lasciato dei debiti? Ecco cosa è meglio sapere e come tutelarsi.

Quando si parla di spese condominiali, bisogna tenere in considerazione che, se il vecchio proprietario ha contratto dei debiti, possono essere presenti delle cifre non saldate. Ci si può trovare in una spiacevole situazione se un nuovo compratore viene a conoscenza dei debiti, e gli viene richiesto di provvedere al pagamento.

Ma andiamo con ordine: stai acquistando un appartamento, all’interno di un condominio, per cui è previsto il versamento di una certa quota per le spese condominiali.

Ricordiamo che si riferiscono a tutti quei costi aggiuntivi rispetto al pagamento delle bollette, ovvero per la manutenzione o l’illuminazione degli spazi comuni, o per riparazioni generiche. Sono esclusi da questo tipo di spese tutti i costi legati a interventi straordinari, come il recupero della facciata esterna.

Tuttavia, cosa accade se il nuovo proprietario viene notificato di un debito su queste spese condominiali, ma che è precedente al suo arrivo? In questo caso si tratta di un debito contratto dal precedente proprietario di casa. Vediamo nel dettaglio cosa dice la legge in proposito.

Spese condominiali con debiti: chi deve pagare

Prendiamo in considerazione la regola generale, e andiamo ad analizzare i dettagli. Secondo la legge italiana, a dover pagare i debiti presenti, come nel caso delle spese condominiali arretrate, è sia il vecchio che il nuovo proprietario.

La normativa fa riferimento sia alle quote riferite all’anno in corso, sia a quello precedente. In breve, la responsabilità del debito secondo la legge è sia a carico del nuovo proprietario che del vecchio.

Se per esempio, una fattura non è stata pagata ai fornitori, in riferimento all’appartamento, questi ultimi possono chiedere la cifra sia al vecchio proprietario che al nuovo. Per quanto riguarda le bollette non pagate invece, questo non è valido.

Tuttavia, secondo queste indicazioni, la situazione sarebbe parecchio svantaggiosa per colui che acquista l’appartamento.

Può accadere infatti che chi compra non sia a conoscenza dei debiti pregressi, relativi all’anno precedente, cumulati dal vecchio proprietario, e si ritrovi notificato nel dover versare queste somme. Va considerato che, anche se questa situazione è piuttosto complessa, ci sono delle soluzioni.

Spese condominiali arretrate con debiti: come difendersi

Una volta compreso che ci sono delle spese condominiali arretrate, l’inquilino potrebbe trovarsi nella spiacevole situazione di dover versare delle somme specifiche per pagare soggetti terzi. Queste somme possono riferirsi a:

  • servizi di pulizia di scale e pianerottoli in comune nel condominio;

  • manutenzione di serramenti, citofoni, ascensori e caldaie;

  • sostituzione di lampadine non più funzionanti, in parti comuni di passaggio nel condominio;

  • riparazioni di tubi dell’acqua o impianti elettrici;

  • eventuali assicurazioni;

  • il pagamento all’amministratore del condominio.

Si tratta di alcuni esempi di spese il cui pagamento può essere richiesto anche al nuovo proprietario di casa, se sono presenti debiti arretrati di un anno. Ma è possibile difendersi e non pagare?

In questo caso il nuovo proprietario di casa non può fare altro che cercare di rivalersi, anche tramite avvocati, sul proprietario di casa precedente, per esigere il pagamento delle somme dovute.

Va tenuto presente che per le spese ordinarie, il condominio può rivalersi sia sul nuovo proprietario che su quello precedente, ma questo non è valido nel caso di spese straordinarie, per cui al momento dell’approvazione dei lavori erano presenti i precedenti proprietari all’assemblea per le decisioni.

Come è facile intuire, le spese di condominio sono a carico del nuovo proprietario, generalmente dal momento in cui acquista l’abitazione.

Spese condominiali non pagate: cosa possono fare i fornitori

Tra i fornitori di diversi servizi attinenti alle spese condominiali, ci sono per esempio le ditte che svolgono periodicamente la pulizia delle scale del condominio, oppure ancora i servizi di professionisti come amministratori, o incaricati alle riparazioni.

I fornitori possono trovarsi nella situazione di non vedersi pagate alcune fatture, in particolare di arretrati. In questo caso, premesso che i soggetti terzi possono rivalersi sia sui nuovi proprietari che su quelli precedenti, come possono agire a tutela dei propri interessi?

In un primo momento il fornitore esterno può decidere di rivalersi sull’intero condominio, ovvero andare a colpire direttamente il conto corrente condominiale. Tuttavia se questo non basta, può anche decidere di individuare con precisione i soggetti che non hanno pagato in un preciso periodo.

In questo caso quindi è possibile per i soggetti terzi procedere contro chi nel momento in cui è sorto il debito, rivestiva il ruolo di condomino, ovvero sul soggetto che nel concreto ha contratto il debito.

Tuttavia, in caso di insolvenza di quest’ultimo, nulla vieta ai fornitori di rivalersi sul nuovo proprietario di casa, nonostante questo possa essere all’oscuro del debito contratto.

Per tutelarsi al meglio in queste situazioni è sempre consigliato l’aiuto di un avvocato esperto, che possa assistere il nuovo proprietario dai debiti precedentemente cumulati da altri soggetti.

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