Come diventare proprietario di un terreno abbandonato: è più facile di quanto si pensi

Diventare proprietario di un terreno abbandonato è più facile di quanto si pensi: ecco come fare, e cosa prevede la legge italiana in questo caso.

Ottenere la proprietà di un terreno abbandonato può essere molto vantaggioso, soprattutto se si intende ricavare una rendita da questo tipo di spazio. Per fare un esempio, una volta ottenuto un terreno, è possibile avviare una coltura di qualche tipo, e rivendere i prodotti derivati dal lavoro.

Diventare proprietario effettivo di un terreno abbandonato non è così difficile, come si può apparentemente pensare. In Italia infatti ci sono apposite regole che danno alcune indicazioni di come fare per utilizzare e ottenere la proprietà di uno spazio lasciato in stato di abbandono.

In particolare, per ottenere uno spazio di questo tipo, si può sfruttare il meccanismo dell’usucapione: in base all’utilizzo per un certo periodo di tempo del terreno, automaticamente si può ottenere la proprietà definitiva. Questo metodo è particolarmente utile quando ci si trova di fronte a terreni non coltivati, in cui non sono presenti costruzioni, e di cui apparentemente nessuno rivendica la proprietà. Vediamo nell’articolo come fare.

Diventare proprietario di un terreno abbandonato: ecco come con l’usucapione

In Italia la legge prevede che si possa effettivamente diventare proprietari di una porzione di terreno, a causa del suo semplice utilizzo. In questo modo, seguendo alcuni requisiti specifici, è possibile ottenere la proprietà del terreno e disporne a piacimento, anche ricavandone una rendita.

Questo lo si può fare nonostante il terreno di fatto sia di proprietà di un’altra persona, a patto che siano rispettate le regole per l’usucapione, e che non vi siano contrasti di nessun tipo sulla proprietà effettiva del terreno. Per fare un esempio, un terreno di proprietà di una persona, ma che non viene utilizzato dalla stessa, può essere acquisito da un’altra persona.

Tuttavia è obbligatorio che, affinché avvenga il passaggio di proprietà, il nuovo proprietario vi abbia condotto una costante manutenzione, o abbia lavorato il terreno in modo libero e indisturbato per un periodo piuttosto lungo, di almeno 20 anni.

Non può mai avvenire un passaggio di proprietà per usucapione se il primo proprietario sta effettivamente lavorando il terreno, se ha avviato una produzione agricola, e se ne rivendica la proprietà. In caso di conflitti, è il primo proprietario effettivo ad avere i diritti sul terreno. Ma vediamo quali sono i requisiti per ottenere in modo piuttosto semplice e lineare un terreno abbandonato.

Diventare proprietario di un terreno abbandonato: i requisiti

Per poter diventare il nuovo proprietario di un terreno abbandonato, anche se questo appartiene ad un’altra persona, il primo requisito è quello di prendersene cura per un periodo di almeno 20 anni. Durante questo periodo di tempo, il vero proprietario non deve intervenire per rivendicare la proprietà, ma deve lasciare libero il nuovo soggetto di curare il terreno, ed eventualmente le sue colture.

Il secondo requisito è quindi che la gestione di questo terreno sia avvenuta nel rispetto e con modalità pacifiche, ovvero non devono essere presenti conflitti di alcun genere con il reale proprietario. Un terreno abbandonato infatti si può curare per un certo periodo di tempo senza che il vero proprietario abbia nulla da dire.

Questo capita se per esempio il primo proprietario ha ereditato questo terreno, ma non ha intenzione di prendersene cura, né di venderlo o cederlo. In questi casi, se il vero proprietario non ha nulla in contrario, chiunque può iniziare a curare quel terreno, ottenendo la proprietà effettiva dopo 20 anni.

Per poter sancire questo passaggio non è necessaria una compravendita, tuttavia ci deve essere un giudice che con una apposita sentenza possa accertare l’usucapione, e in questo modo il passaggio di proprietà diventa effettivo e viene registrato nei registri immobiliari.

In poche parole, prendersi cura di un terreno e trarre dei frutti da esso per un lungo periodo di tempo, ne determina l’acquisizione della proprietà, anche senza la necessità di spendere denaro per la compravendita. Tuttavia è consigliato che il vero proprietario sia d’accordo con il passaggio.

Quando non è possibile l’usucapione

Va ricordato che non sempre è possibile diventare il proprietario di un terreno abbandonato. Come visto prima, bisogna rispettare i requisiti per poter ottenere la proprietà, ma non è tutto. Il terreno non deve essere stato acquisito in modo clandestino, inoltre il possesso del bene non deve essere intermittente.

Risulta importante che questo terreno venga utilizzano in modo continuativo e costante, e non a periodi alterni: in questo ultimo caso si rischia di perdere la possibilità di ottenere la proprietà. Inoltre per chi utilizza il terreno non è consentito, salvo acquisizione della proprietà, apportare modifiche strutturali, come ad esempio la costruzione o la demolizione di eventuali immobili.

Infine, come è facile intuire, non è possibile acquisire la proprietà se questa è rivendicata dal reale soggetto a cui è intestato il terreno. Questo soggetto in qualsiasi momento può scegliere di riappropriarsi a pieni titoli del terreno apparentemente abbandonato, per cui gli altri soggetti non possono poi acquisirlo a loro volta facilmente.

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