Passaporto online: vediamo come farlo e costi

Vediamo come fare il passaporto online, passo dopo passo. Qui le istruzioni e i documenti necessari.

Fare il passaporto online significa evitare quelle lunghe code che solitamente si farebbero per la richiesta di questo documento presso gli uffici della Polizia di Stato.

Andremo a vedere come e dove bisogna richiederne il rilascio, qual è la procedura da seguire passo dopo passo, con un’attenzione ai costi che si andranno a sostenere.

Come presentare la domanda per il passaporto online

La domanda per il passaporto online può essere presentata utilizzando l’apposito servizio che è stato messo a disposizione, a partire dall’anno 2010, dalla Polizia di Stato. Quest’ultima ha, per l’appunto, elaborato un nuovo sistema di prenotazione online per poter prendere l’appuntamento e richiedere il rilascio del passaporto elettronico.

Il servizio “Passaporto Online” è totalmente gratuito ed è disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 sul sito ufficiale della Polizia di Stato. Per prendere appuntamento bisognerà effettuare i seguenti passaggi:

  • recarsi sul sito https://www.passaportonline.poliziadistato.it e selezionare la voce “Accesso per il cittadino”;
  • accedere al servizio presente sul sito, esclusivamente attraverso l’utilizzo delle proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure mediante l’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica (CIE), così come viene disciplinato dall’art. 24, Comma 4, del Decreto Legge n. 76 del 16 luglio 2020;
  • selezionare la domanda per la richiesta del passaporto corretta, tra quelle per cui è possibile scegliere, ovvero quella per i maggiorenni oppure quella relativa ai minorenni;
  • selezionare il luogo presso cui bisognerà consegnare tutta la documentazione utile per il rilascio del documento;
  • selezionare il giorno e l’orario nel quale bisognerà consegnare tutta la documentazione utile per il rilascio del documento;
  • selezionare il giorno e l’orario nel quale bisognerà procedere con la rilevazione delle impronte digitali, le quali sono obbligatorie e sono necessarie per il rilascio del documento;
  • comunicare eventuali urgenze e necessità di cui si dispone, per cui si ha bisogno di avere il rilascio del documento in tempi più brevi rispetto a quelli che sono previsti nella normalità dei casi;
  • stampare la ricevuta relativa alla prenotazione eseguita, all’interno della quale saranno indicate tutte le informazioni utili relative alla documentazione da presentare il giorno stabilito ed ogni altra informazione utile per proseguire nella procedura.

Attraverso questa modalità online di prenotazione per il rilascio del passaporto, si eviteranno le lunghe code che normalmente sono previste per richiedere questo documento all’interno degli uffici della Polizia di Stato.

E’ consigliabile controllare e procedere con la prenotazione dell’appuntamento un po’ di tempo prima, in modo da non arrivare con la richiesta del passaporto online proprio all’ultimo secondo ed in modo da avere più scelta sulla selezione del giorno e dell’orario presso cui recarsi agli uffici della Polizia.

Ma, comunque, se non ci si può recare presso le sedi competenti nelle date selezionabili o se si ha urgenza nel rilascio del documento, allora ci si potrà rivolgere direttamente alla Questura oppure al Commissariato di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato.

Se, invece, non si ha proprio la possibilità di prenotare l’appuntamento online, allora quest’ultimo si potrà richiedere, ricordandosi di portare con sé un proprio documento di riconoscimento e la propria tessera sanitaria, attraverso una delle seguenti modalità:

  • recandosi presso gli uffici del proprio Comune di Residenza;
  • recandosi presso una Stazione dei Carabinieri.

Dove presentarla

Dopo aver presentato la prenotazione online bisognerà recarsi presso il luogo di rilascio. Dunque, ecco quali sono i luoghi nei quali, invece, si dovrà e si potrà procedere con la consegna della documentazione utile e con la richiesta di rilascio del passaporto, secondo quanto viene disciplinato all’interno dell’art. 6 della Legge n. 1185 del 21 novembre 1967:

  • presso la Questura;
  • presso l’ufficio passaporti del Commissariato di Pubblica Sicurezza;
  • presso la Stazione dei Carabinieri e presso la Questura o il Commissariato, anche successivamente, per la rilevazione delle impronte digitali.

Quali sono i costi da sostenere

Dal 24 giugno 2014 è stata abolita la tassa annuale di 40,29 euro per il passaporto ordinario. Dunque, ecco quali sono, ad oggi, i costi per il rilascio di questo documento:

  • 42,50 euro da versare mediante bollettino postale al conto corrente n. 67422808, intestato al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del tesoro;
  • 73,50 euro di marca da bollo da acquistare presso un tabaccaio o un rivenditore autorizzato.

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Quante tipologie di passaporto esistono

Le regole e le tipologie di passaporti in Italia hanno subuto diverse modifiche nel tempo. In particolare:

  • fino al 26 ottobre del 2005, in Italia venivano emessi e rinnovati i cosiddetti “passaporti a lettura ottica”, i quali erano caratterizzati da una fotografia e da due bande di caratteri che erano situate nella parte inferiore;
  • dal 26 ottobre del 2005 e fino al 26 ottobre del 2005, in Italia furono emessi i cosiddetti “passaporti a lettura ottica con foto digitale”, i quali erano caratterizzati sempre dalle due bande di caratteri che erano situate nella parte inferiore e da una fotografia, che, però, non era incollata, ma veniva scansionata e stampata direttamente all’interno del documento, in una modalità leggermente scolorita, in modo da poter iscrivere su di essa i dati anagrafici relativi al soggetto titolare di quel documento;
  • dal 26 ottobre del 2006 e fino ancora ad oggi, in Italia si cominciò ad emettere i cosiddetti “passaporti elettronici”, i quali sono caratterizzati dalla presenza di un microchip, che contiene al suo interno i dati relativi al soggetto che risulta titolare del documento, e dall’apposizione della fotografia leggermente scolorita, non più situata nella parte inferiore, ma, invece, nella parte in alto a destra della pagina.

Oltre a queste particolari tipologie di passaporto che si sono succedute nel tempo all’interno del nostro Paese, ad oggi il passaporto può essere emesso e rilasciato, a coloro che ne fanno richiesta, in varie modalità. Nello specifico, ecco quali sono le seguenti tipologie di passaporto, le quali alcune sono quelle normali che possiamo fare e che facciamo tutti per viaggiare, mentre altre vengono definite e considerate come “speciali”, ovvero:

  • quello ordinario, ossia quello standard di tipo elettronico, il quale contiene al suo interno il microchip, che è composto da 48 pagine e che può essere richiesto da chiunque;
  • quello temporaneo, il quale è sprovvisto di microchip, è composto da 16 pagine e può essere richiesto solamente se si presentano delle circostanze particolare, che devono essere opportunamente motivate dai caratteri di necessità e di urgenza;
  • quello collettivo, il quale viene rilasciato solamente da gruppi di persone formati da un minimo 5 soggetti e da un massimo di 50 soggetti, ed il quale può essere richiesto esclusivamente da un capogruppo che possiede un passaporto ordinario attualmente valido e solamente quando sussistono delle motivazioni che sono legate agli accordi di tipo internazionale, alla cultura, alla religione, allo sport o al turismo;
  • quello diplomatico, il quale viene denominato anche “passaporto nero” e può essere richiesto solamente dal personale diplomatico che opera all’interno di un altro Paese, attribuendo a questi soggetti un’immunità sia a livello diplomatico che per quanto riguarda le leggi relative allo Stato presso cui prestano la propria attività lavorativa;
  • quello di servizio, sono delle versioni più leggere e che si presentano in delle forme e dimensioni più ridotte rispetto ai passaporti diplomatici, e possono essere richiesti dal personale delle amministrazioni pubbliche, che presta la propria attività lavorativa all’interno di uno Stato estero, ma senza che ricorrano quelle condizioni che sono considerate indispensabili ai fini del rilascio di quello diplomatico.

Il passaporto diplomatico e quello di servizio possono, dunque, essere emessi e rilasciati ai seguenti soggetti:

  • al personale diplomatico che opera all’estero;
  • al personale consolare che opera all’estero;
  • ai funzionari di rango delle ambasciate;
  • ai funzionari di rango dei consolati;
  • ai funzionari di rango dei consolati onorari;
  • alle alte cariche dello Stato;
  • ai famigliari di alte cariche dello Stato;
  • agli agenti dello Stato che devono recarsi all’estero per motivi di lavoro;
  • agli agenti di altri enti pubblici che devono recarsi all’estero per motivi di lavoro;
  • ai cittadini privati, ma solamente se si presentano determinate circostanze.

Che cos’è e cosa contiene il passaporto elettronico

Il passaporto elettronico, denominato anche “biometrico”, è una particolare tipologia di documento, che viene emesso e rilasciato sotto forma di libretto, il quale è dotato di un microchip ed il quale è costituito e formato da ben 48 pagine, contenenti al loro interno le seguenti informazioni, ovvero:

  • i dati anagrafici relativi al titolare del rispettivo documento;
  • la fotografia relativa al titolare del documento;
  • le impronte digitali del titolare del documento;
  • la firma digitalizzata del titolare;
  • il microchip, da scansionare per poter visualizzare tutti i dati relativi al cittadino.

Il penultimo punto, ovvero la firma digitalizzata relativa al soggetto che risulta il titolare del documento, viene inserita all’interno della seconda pagina di quest’ultimo, in tutti quei casi in cui risulta possibile, mentre non verrà apposta e ci sarà, invece, la scritta “esente”, nei seguenti casi:

  • quando il documento viene emesso e rilasciato a dei soggetti con un’età anagrafica inferiore ai 12 anni;
  • quando il documento viene emesso e rilasciato a dei soggetti che risultano impossibilitati a livello fisico ad effettuare l’apposizione della firma digitalizzata, ed il cui stato di incapacità viene attestato e documentato attraverso la predisposizione di un atto di notorietà.
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