Il comodatario è colui che ha diritto a servirsi di un dato bene – in questo caso della casa oppure dell’appartamento – per un dato periodo di tempo. Le tempistiche sono stabilite da un contratto che deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Tra i diritti a lui spettanti rientra anche quello di effettuare i lavori di ristrutturazione? Può usufruire del bonus casa?
Chiariamo subito quanto segue, se il comodatario dovesse sostenere alcune spese urgenti e necessarie al mantenimento dell’abitazione, mentre il proprietario dovrà rimborsargli le spese straordinarie.
Al contrario le spese ordinarie sono completamente a carico del soggetto che usufruisce gratuitamente della casa. Un esempio di spesa ordinaria sono ad esempio le bollette di luce, gas, acqua, spazzatura.
Il comodatario può effettuare lavori di ristrutturazione?
Si pensi al caso di un comodatario che vive in un appartamento tramite la concessione del comodato gratuito da parte di un parente. Il soggetto in questione vive, ad esempio, lì da molti anni e nota la necessità di effettuare alcuni lavori di ristrutturazione. L’intento è quello di usufruire delle agevolazioni fiscali esistenti e allo stesso tempo migliorare lo stato dell’immobile.
Innanzitutto, bisogna capire se il proprietario è d’accordo sul da farsi. È sufficiente avere il suo consenso verbale oppure deve rilasciare un consenso per iscritto?
Cosa prevede il contratto di comodato
L’articolo 1803 c.c. stabilisce che il comodato è un tipo di contratto in cui, il comodante consegna al comodatario un bene immobile – in questo caso l’appartamento – affinché ne possa ricavare utilità per un dato periodo di tempo. Ciò deve avvenire, precisa la legge, a titolo gratuito e prevede tre obblighi per il comodatario:
1. custodire in modo accorto il bene ottenuto in concessione gratuita;
2. può servirsi di esso solo per i fini stabiliti dal contratto;
3. non può cedere a terzi il godimento del bene immobile. Pertanto non può affittarlo.
La legge obbliga a registrare il contratto, entro 20 giorni dalla data del documento stipulato, presso l’agenzia delle entrate.
Bisogna redigere il contratto in forma scritta. Se, invece, si decide di stipulare un contratto in forma verbale deve essere registrato nel momento in cui il contenuto viene pronunciato.
È prevista, inoltre, un’imposta di registro fissa – si tratta di 200 euro – e un’imposta di bollo dell’importo di 16 euro ogni quattro facciate redatte.
Come ottenere il bonus casa
Chiariamo ora se il comodatario può usufruire del bonus casa per effettuare la ristrutturazione. Secondo l’agenzia delle entrate la detrazione delle spese sostenute al fine di recuperare il bene immobile di natura edilizia, spetta a coloro che possiedono regolarmente il bene. Il comodato fa parte dei titoli ritenuti idonei solo se il contratto di comodato d’uso è registrato, presso l’agenzia delle entrate, al momento dell’inizio dei lavori.
Pertanto, se il comodatario ha sostenuto le spese – dimostrabili tramite bonifici parlanti e fatture – può conseguire il beneficio fiscale.
In ogni caso, per concludere, bisogna sempre ottenere il consenso preventivo, a svolgere l’intervento di ristrutturazione, del proprietario.