Contratto di comodato d'uso: ecco quali sono tutte le regole e gli obblighi del 2023

Il comodato d'uso è una forma contrattuale molto diffusa, soprattutto in ambito familiare o tra amici stretti. Spieghiamo cos'è e come funziona e analizziamo quali sono le regole e gli obblighi del 2023.

contratto-comodato-d-uso

Il comodato d’uso è una forma contrattuale che consente ad un soggetto di dare o concedere un bene ad un terzo. Il bene in comodato può essere ceduto per un periodo a tempo determinato oppure senza scadenza e può essere una casa, un terreno, un’automobile.

Generalmente, contratti di questo tipo vengono stipulati tra familiari o amici stretti, ma, in ogni caso, è sempre preferibile avere qualche tutela.

Nel testo andremo a fornire tutte le informazioni sul comodato d’uso, quali sono le regole e gli obblighi del 2023 e come si deve registrare il contratto stipulato.

Cos’è e come funziona il comodato d’uso 2023

Il comodato d’uso è una tipologia di contratto disciplinato dall’articolo 1803 - e seguenti - del Codice Civile:

“Il comodato e' il contratto col quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile, affinche' se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta”.

Pertanto, prevede la consegna di un bene da un soggetto all’altro: il comodante, ovvero chi dà il bene, e il comodatario, chi lo riceve. Solitamente, contratti di questo tipo vengono stipulati tra familiari o amici molto stretti. Si pensi ad un genitore che concede in comodato d’uso una seconda casa ad un figlio.

In linea di massima, il comodato d’uso è gratuito. Si tratta, infatti, della forma più diffusa che, di solito, utilizzano i genitori nei confronti dei figli, nel momento in cui gli affidano un immobile, senza chiedere nessun canone d’affitto. Tuttavia, esiste anche il comodato d’uso oneroso: il costo deve essere sempre esiguo, simbolico, alla stregua di un rimborso spese. Il proprietario del bene, infatti, non può richiedere il prezzo di mercato.

Il comodato d’uso può essere a tempo determinato e il bene deve essere restituito entro un certo periodo di tempo prestabilito, oppure può essere senza scadenza. In questo secondo caso, il bene deve essere restituito al momento della richiesta del proprietario. Contratti di comodato d’uso possono essere stipulati per immobili, terreni, automobili.

Quando si tratta di immobili o automobili il comodato d’uso può essere a titolo gratuito o oneroso. Nel secondo caso, come abbiamo già detto, il costo deve essere simbolico. Quando si tratta di terreni in comodato, il proprietario può inserire nel contratto una clausola sul godimento del bene, richiedendo, per esempio, una parte del raccolto. Inoltre, si danno terreni in comodato d’uso, solitamente, se si tratta di situazioni temporanee.

Come registrare un contratto di comodato d’uso nel 2023

Il contratto di comodato d’uso deve essere registrato sul sito dell’Agenzia delle entrate. Per facilitare la registrazione e per snellire la burocrazia, il contratto può essere registrato online, comodamente da casa

.Si tratta di un grande vantaggio che permette di non recarsi presso gli sportelli territoriali dell’Agenzia delle entrate, risparmiando una notevole quantità di tempo. Sottolineiamo che registrare il contratto è molto conveniente perché così entrambe le parti sono tutelate.

Per esempio, quando si tratta di un immobile, il modello delle contenere le seguenti informazioni:

  • Generalità, codice fiscale e dati personali del comodante e del comodatario;

  • Durata del contratto;

  • Se si tratta di comodato d’uso oneroso, la somma pattuita, oppure la possibilità di uso gratuito;

  • Dati del bene immobile concesso in comodato, ivi compresi gli estremi catastali;

  • Luogo, data e firma di entrambe le parti.

Se si opta per il comodato d’uso gratuito, si deve specificare la modalità di utilizzo del bene da parte del comodatario.

Il contratto di comodato d’uso deve essere registrato entro venti giorni. Ricordiamo, infine, che registrare un contratto di comodato d’uso all’Agenzia delle entrate comporta alcuni costi come quelli di registrazione e quelli delle marche da bollo.

Comodato d’uso e bonus edilizi nel 2023

Per concludere, non possiamo trascurare di fare un ultimo accenno alle novità relative ai bonus edilizi.

Si può accedere al bonus ristrutturazioni edilizie che consente di fruire di una detrazione Irpef del 50%. Naturalmente, per accedervi, il comodato d’uso deve soddisfare alcune specifiche condizioni. Pertanto, chi ha una casa in comodato d’suo può accedere al bonus ristrutturazioni.

Quale condizione bisogna rispettare? Il contratto di comodato d’uso deve essere regolarmente registrato al momento dell’avvio dei lavori di ristrutturazione. Inoltre, il comodatario deve sostenere effettivamente le spese, allegando tutta la documentazione richiesta.

C’è altro? Il comodatario per poter fruire del bonus ristrutturazioni deve anche avere il consenso di esecuzione dei lavori da parte del proprietario. Il consenso, per avere validità, deve essere in forma scritta. Pertanto, consensi in forma orali non possono essere considerati validi. Il consenso può essere acquisito anche dopo l’avvio dei lavori, ma deve comunque essere formalizzato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si accede alla detrazione fiscale.